Dopo l’esclusione della Svizzera dai programmi di formazione e ricerca dell’Unione europea (UE) i membri della CSEC-S hanno sentito rappresentanti di diverse istituzioni (PF, CRUS, KFH, FNS) direttamente toccate dall’interruzione dei programmi di formazione e di ricerca dell’UE Erasmus+ e Horizon 2020. Dopo aver preso atto delle ripercussioni concrete della sospensione di tali programmi, la CSEC-S è giunta alla conclusione che le soluzioni transitorie fatte elaborare dal Consiglio federale rappresentano certamente un passo importante, ma non sostituiscono la piena adesione. Mediante una mozione, la CSEC-S ha pertanto deciso all’unanimità di incaricare il Consiglio federale di fare rapidamente chiarezza per gli interessati (studenti, ricercatori, scuole universitarie e imprese) e di perseguire il più rapidamente possibile l’associazione della Svizzera ai programmi di formazione e di ricerca dell’UE. Il Consiglio federale deve elaborare, da un lato, soluzioni transitorie per i due programmi interrotti e, dall’altro, è chiamato a fissare le priorità per l’utilizzazione dei contributi obbligatori 2014. Il Consiglio federale deve inoltre illustrare in che misura il finanziamento delle misure transitorie può essere garantito pianificando determinate rinunce. Al riguardo deve prendere in considerazione ulteriori possibilità di finanziamento sempre che queste ultime siano necessarie.
Dopo che, nella sessione primaverile 2014, il Consiglio nazionale si era espresso a chiara maggioranza contro lʼIniziativa popolare sulle borse di studio e revisione totale della legge sui sussidi all'istruzione (13.058 n), ma a favore del controprogetto indiretto proposto dal Consiglio federale sotto forma di una revisione totale della legge sui sussidi all'istruzione, la CSEC-S ha iniziato la deliberazione di questi oggetti. Ha sentito in un primo momento rappresentanti del comitato d’iniziativa e dei Cantoni. L’entrata in materia sulla legge sui sussidi all’istruzione non ha suscitato opposizioni. Nell’ambito della deliberazione di dettaglio le decisioni prese dalla CSEC-S erano conformi a quelle del Consiglio nazionale. Essa sostiene senza voti contrari la decisione del Consiglio nazionale di integrare nella legge la formazione professionale superiore. La proposta di prevedere la possibilità di contributi federali diretti, non accettata dal Consiglio nazionale, è respinta anche dalla CSEC-S con 7 voti contro 4. Con 6 voti contro 5 essa appoggia la decisione del Consiglio nazionale secondo cui riceveranno contributi della Confederazione solo quei Cantoni che rispettano i requisiti formali e materiali sanciti nell’articolo 15 dell’Accordo intercantonale sull'armonizzazione dei criteri per la concessione delle borse di studio (Concordato sulle borse di studio). Una minoranza concorda con la posizione del Consiglio federale e vuole imporre ai Cantoni quale condizione per l’ottenimento di contributi della Confederazione unicamente il rispetto delle disposizioni del Concordato relative all’accesso alle borse di studio.
La Commissione intende concludere la deliberazione di dettaglio nella sua seduta del 20 maggio 2014 e pronunciarsi anche sulla raccomandazione di voto per l’iniziativa popolare, di cui ribadisce la validità, e sulla mozione 14.3006 accolta dal Consiglio nazionale in relazione all’iniziativa sulle borse di studio.
La CSEC-S ha inoltre discusso il Protocollo addizionale di Nagoya-Kuala Lumpur. Biosicurezza. Responsabilità e risarcimenti (13.062 n), che il Consiglio nazionale ha approvato nella scorsa sessione primaverile senza modifiche. Il Protocollo disciplina la gestione dei danni alla biodiversità, causati da organismi geneticamente modificati (OGM) oggetto di movimenti transfrontalieri e crea uno standard minimo a livello internazionale in materia di responsabilità. La Commissione condivide l'orientamento del progetto che è conforme alla strategia del nostro Paese in materia di OGM e si armonizza con il diritto in materia di ingegneria genetica. Inoltre chiede che una ratifica non comporti ulteriori obblighi per il nostro Paese, ma crei condizioni quadro, prescrizioni in materia di sicurezza e chiare norme di responsabilità per tutti i Paesi coinvolti. La CSEC-S è entrata unanime in materia sul decreto federale e l'ha quindi approvato all'unanimità nella votazione sul complesso. Con l’approvazione del decreto federale da parte delle due Camere il Consiglio federale è autorizzato a ratificare il Protocollo addizionale.
La Commissione ha trattato in seguito due iniziative parlamentari a cui la Commissione omologa aveva dato seguito. Si tratta da un lato dell’Iv. Pa. Quadranti. Prosecuzione ed estensione del programma di aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia (13.451 n), che chiede di prolungare la durata di validità della legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia. La Commissione ha riconosciuto il successo registrato sinora dal programma d'incentivazione in corso da 11 anni, ma una minoranza ha espresso alcune riserve nei confronti del prolungamento degli aiuti finanziari della Confederazione che giungeranno a scadenza alla fine di gennaio del 2015. La Commissione si è allineata alla decisione della commissione omologa con 7 voti contro 0 e 4 astensioni. Dall’altro lato la CSEC-S ha trattato l’Iv. Pa. Neirynck. Autorizzare la donazione di oociti (12.487 n). Nell’ambito dell'esame della diagnostica preimpianto la CSEC-S si era già occupata approfonditamente di questa problematica, ma per talune riserve di contenuto e non da ultimo per motivi di tecnica procedurale aveva rifiutato di integrare la donazione di oociti nella legge sulla medicina della procreazione (13.051). Con il voto determinante della sua presidente, la Commissione ha approvato la decisione della CSEC-N. Quest’ultima elaborerà ora un progetto di legge per entrambe le iniziative.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Géraldine Savary (PS/VD), la Commissione si è riunita il 10 e l’11 aprile 2014 a Berna. A parte della seduta era presente il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.
Berna, 11 aprile 2014 Servizi del parlamento