14.061 Legge sull'infrastruttura finanziaria (LlnFi)
Contrariamente alla decisione del Consiglio nazionale la CET-S propone la creazione di una competenza legislativa per l’introduzione di limiti di posizione per i derivati in merci. Nella votazione sul complesso essa approva la LInFi con 11 voti contro 0 e 1 astensione.

1. 14.061 Legge sull'infrastruttura finanziaria (LlnFi)

La CET-S ha proseguito e concluso la deliberazione di dettaglio sulla LInFi. Con 9 voti contro 2 la Commissione propone di introdurre una disposizione secondo cui il Consiglio federale può introdurre dei limiti per l’entità delle posizioni al netto nei derivati in merci che una persona può tenere, nella misura in cui l’introduzione dei limiti di posizione corrisponda agli standard internazionali e in Svizzera si ponga una concreta necessità di agire per stabilire la convergenza tra il mercato dei derivati e il mercato base. Secondo la maggioranza della Commissione è sensato introdurre tale disposizione in particolare in riferimento agli standard internazionali e alla regolamentazione nell’UE e negli Stati uniti. Si vuole evitare in questo modo che il commercio con i derivati venga spostato su piattaforme in Svizzera per eludere i limiti di posizione esteri, il che sarebbe dannoso per la reputazione della piazza finanziaria svizzera. La maggioranza della Commissione sostiene inoltre che questo è importante anche in riferimento al riconoscimento dell’equivalenza, poiché non si può rimproverare alla Svizzera di non aver preso delle misure in merito ai limiti di posizione.

Una minoranza respinge l’introduzione di limiti di posizione al momento attuale adducendo che la disposizione non era stata sottoposta ai partecipanti al mercato nell’ambito della procedura di consultazione concernente la LInFi.

La CET-S propone inoltre con 7 voti contro 3 di accogliere una regola d’eccezione per i derivati in materie prime (art. 93 cpv. 3). In questo modo non devono essere sottoposti agli obblighi nel commercio con i derivati i derivati che rappresentano delle operazioni di vendita sospese per le materie prime.

La LInFi sarà discussa nel Consiglio degli Stati nella sessione estiva.

2. 15.021 Contro la speculazione sulle derrate alimentari. Iniziativa popolare

L’iniziativa popolare «Contro la speculazione sulle derrate alimentari» della GISO chiede che le banche, le assicurazioni, i commercianti di valori mobiliari, i fondi ecc. non possano investire in strumenti finanziari che si riferiscono alle derrate alimentari. Esclusi da questo divieto sarebbero tutti i commercianti e i produttori di derrate alimentari che si assicurano tramite i derivati.

Per iniziare la deliberazione la Commissione ha svolto un’audizione con i rappresentanti del comitato di iniziativa, di economiesuisse, della ditta Reinhart AG, della Swiss Trading & Shipping Association (STSA) e della scienza. La Commissione ha posto ai partecipanti all’audizione domande concernenti non soltanto l’iniziativa, bensì anche il tema dei limiti di posizione che il Consiglio federale aveva richiesto nell’ambito della LInFi (ulteriori informazioni concernenti il tema dei limiti di posizione nel paragrafo LInFi).

Per la Commissione è chiaro che la richiesta dell’iniziativa è vincolata a una questione etica e morale: si tratta in definitiva di chiarire come la povertà e la fame possano essere combattute nel mondo. Per la maggioranza della Commissione il modo di procedere dell’iniziativa non rappresenta la via corretta per raggiungere questo obiettivo. Secondo studi scientifici le speculazioni, che hanno un chiaro orizzonte temporale breve, non influiscono sullo sviluppo dei prezzi a lungo termine delle derrate alimentari. Inoltre è stato messo in discussione l’utilità del divieto, dato che le borse per le materie prime non si trovano in Svizzera, bensì principalmente negli Stati Uniti e in Asia. L’iniziativa potrebbe invece danneggiare l’attrattiva della piazza economica svizzera. È meglio trovare soluzioni pratiche alla diminuzione della povertà tramite le organizzazioni internazionali (per esempio la FAO) e l’aiuto allo sviluppo. La Commissione propone pertanto con 9 voti contro 4 di raccomandare di respingere l’iniziativa. Una minoranza propone di raccomandare di accoglierla sostenendo che non è moralmente corretto che oltre agli istituti finanziari anche le casse pensioni effettuino speculazioni con le derrate alimentari. La speculazione influisce sulla volatilità dei prezzi delle derrate alimentari, il che secondo la minoranza della Commissione sarebbe da evitare. Esistono possibilità di investimento alternative che non siano i derivati basati sulle derrate alimentari.

3. 10.538 Iv.pa. Bourgeois. Legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio. Escludere le derrate alimentari dal campo d'applicazione del principio «Cassis de Dijon».

Con 7 voti contro 5 e 1 astensione la CET-S propone alla propria Camera di non entrare nel merito del progetto approvato il 6 maggio 2015 dal Consiglio nazionale. La maggioranza della Commissione condivide dunque la posizione del Consiglio federale. Essa ritiene che il principio «Cassis de Dijon» continui a celare un potenziale per lottare contro i prezzi elevati in Svizzera e che sarebbe prematuro sostenere già definitivamente che esso non sia uno strumento efficace. Rispettare il principio «Cassis de Dijon» per le derrate alimentari deve essere interpretato come un segnale che non si vuole isolare il mercato svizzero dall’UE. Una minoranza vuole entrare nel merito dell’oggetto e segnala uno studio condotto dalla Seco nell’aprile 2013 secondo cui il principio «Cassis de Dijon» nell’ambito delle derrate alimentari non ha avuto effetti tangibili né per il commercio né per i consumatori.

Esso crea soltanto un grande onere amministrativo, soprattutto per i Cantoni. La minoranza considera inoltre irritante la mancanza di reciprocità con l’UE.

4. 12.020 Legge sull’alcool. Revisione totale

Con 7 voti contro 1 e 1 astensione la CET-S accoglie la proposta della Commissione omologa del Consiglio nazionale di rivenire su di una deliberazione consentendo così a quest’ultima di presentare nella procedura di appianamento delle divergenze un modello alternativo in sostituzione dell’imposizione secondo il rendimento. La CET-S precisa tuttavia che si tratta di un puro accordo formale. Essa sottoporrà la nuova proposta - ammesso che incontri il favore della maggioranza del Consiglio nazionale - a un severo esame materiale e si riserva in particolare anche il diritto di apportarvi eventuali modifiche o di respingerla. 

 

Presieduta dal consigliere agli Stati Roberto Zanetti (PS, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 19 maggio 2015. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.

 

Berna, 20 maggio 2015 Servizi del Parlamento