Orari di apertura dei negozi
Dopo aver preso atto di una perizia giuridica sulla costituzionalità del disegno del Consiglio federale, la maggioranza della Commissione ha deciso di accoglierlo. Gli orari di apertura dei negozi saranno parzialmente armonizzati in Svizzera, laddove questo comporterà un’estensione degli orari di apertura nella maggior parte dei Cantoni.

1. 14.095 Legge federale sugli orari di apertura dei negozi

Dopo l’entrata in materia, a febbraio 2015 la Commissione aveva sospeso l’esame del disegno di legge chiedendo all’Amministrazione di esaminare in una perizia giuridica la questione delle competenze della Confederazione e dei Cantoni riguardo agli orari di apertura dei negozi, come pure di ridiscutere con la Conferenza dei Direttori Cantonali dell’Economia Pubblica (CDEP) in merito al parere negativo di quest’ultima sul disegno.

Dopo aver preso atto della perizia giuridica, la maggioranza della Commissione ritiene che la Confederazione abbia le competenze necessarie per legiferare in questo ambito. Nonostante l’opposizione mantenuta dalla CDEP, la Commissione rimane dell’opinione che il disegno favorirà la lotta contro il turismo degli acquisti e porterà a un’armonizzazione minima che consentirà di eliminare le distorsioni concorrenziali tra i Cantoni.

Nel quadro della deliberazione di dettaglio, la Commissione ha approvato due proposte di emendamento del disegno. In un tentativo di compromesso ha dunque deciso, con 7 voti contro 1 e 5 astensioni, di ridurre di un’ora gli orari minimi previsti per il sabato (dalle 6.00 alle 18.00 anziché dalle 6.00 alle 19.00). La maggioranza della Commissione, con 9 voti contro 4, ha voluto altresì precisare esplicitamente nella legge che la nuova legge quadro non coinvolge i Cantoni che non posseggono alcuna legislazione in materia di orari di apertura dei negozi, in quanto per questi si applicano solo le restrizioni previste dalla legge sul lavoro. La maggioranza pensa che questa precisazione chiarisca i dubbi dei Cantoni interessati che, avendo di fatto una situazione completamente liberalizzata, temevano di dover legiferare in proposito.

In occasione della votazione finale, la Commissione ha accolto il disegno con 8 voti contro 4 e un’astensione. Una minoranza ha proposto al Consiglio federale di non entrare in materia, adducendo che il progetto non servirà a combattere il turismo degli acquisti, poiché detto fenomeno è principalmente dovuto ai prezzi troppo elevati e non agli orari di apertura. Peraltro questa minoranza ritiene che siano i Cantoni ad avere i mezzi più efficaci per risolvere la questione. D’altronde in molti Cantoni i progetti volti a prolungare gli orari di apertura sono stati spesso respinti dalla popolazione.

 

2. 15.049 Legge sulla riforma III dell’imposizione delle imprese (RI imprese III)

La Commissione ha deciso all’unanimità l’entrata in materia sul disegno già in occasione dell’ultima seduta del 25 e 26 giugno 2015. Questa decisione è stata nuovamente confermata. All’inizio della sua deliberazione, la Commissione ha sentito i rappresentanti del mondo economico, ossia i professori Christoph Schaltegger, Robert Waldburger e Pierre-Marie Glauser.
Successivamente la Commissione ha svolto un primo dibattito sulle misure proposte dal Consiglio federale. In questo contesto è giunta rapidamente alla conclusione che, vista la complessità e la profondità della riforma, è necessario procedere a un esame dettagliato dei singoli elementi del disegno. La CET-S ha chiesto all’Amministrazione ulteriori chiarimenti su diversi punti, da fornire alla prossima seduta, e prenderà decisioni solo dopo aver chiarito le questioni ancora aperte.
Pertanto la riforma III dell’imposizione delle imprese non sarà trattata dal Consiglio degli Stati durante la sessione autunnale. La CET-S proseguirà con la discussione dell’oggetto il 22 e 23 ottobre 2015 e se necessario anche il 19 e 20 novembre. L’obiettivo è di iscrivere il disegno all'ordine del giorno della sessione invernale.

 

3. 14.431n Iv. Pa. Imposizione equa degli averi di libero passaggio delle persone che lasciano la Svizzera per un Paese non membro dell’UE/AELS

Mantenendo la sua posizione contraria (cfr. comunicato stampa del 23 febbraio 2015), con 4 voti contro 3 e un’astensione la CET-S propone alla sua Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare. Una minoranza si associa invece alla decisione del Consiglio nazionale e desidera che sia dato seguito all’iniziativa. Se nella sessione autunnale il Consiglio degli Stati accoglierà la proposta della maggioranza, l’iniziativa sarà liquidata.

 

Presieduta dal consigliere agli Stati Roberto Zanetti (PS, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 27 e 28 agosto 2015. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.

 

 

Berna, 28 agosto 2015 Servizi del Parlamento