La Commissione è stata consultata sul Patto
globale delle Nazioni Unite sulla migrazione (GCM). Con 15 voti contro 9, ha
raccomandato al Consiglio federale di non approvare il GCM in occasione della
conferenza che si terrà in Marocco il 10–11 dicembre. La Commissione è
consapevole del fatto che tale Patto è una dichiarazione d'intenti non
giuridicamente vincolante. Tuttavia, la Svizzera non dovrebbe sostenere a
livello internazionale obiettivi che potrebbero essere in conflitto con il
diritto svizzero, poiché questo pregiudicherebbe una politica migratoria
svizzera coerente.
Già in occasione della sua ultima seduta, la
Commissione ha adottato una mozione (18.4093 n) con cui ha incaricato il
Consiglio federale di non approvare il Patto ONU sulla migrazione, come è
invece previsto dall'Esecutivo, e di presentare invece una proposta di
approvazione al Parlamento sotto forma di decreto federale. In tal modo si
consentirà all'Assemblea federale di esprimere il proprio parere sul Patto.
La minoranza della Commissione reputa che il
problema migratorio possa essere affrontato in modo significativo unicamente in
un contesto internazionale; la cooperazione in tale ambito è anche
nell'interesse della Svizzera.
No alla riforma della previdenza per la vecchiaia per i
consiglieri federali
La Commissione ha respinto con 16 voti contro
8 e 1 astensione un'iniziativa parlamentare volta a riformare la
regolamentazione della pensione per i consiglieri federali (17.477 n Iv. Pa.
Una previdenza per la vecchiaia moderna per i nostri consiglieri federali). Il
diritto vigente prevede che la pensione degli ex consiglieri federali ammonta a
223 917 franchi all'anno. Se l'ex magistrato consegue un reddito da attività
lucrativa o sostitutivo che sommato all'importo della pensione eccede la
retribuzione annua di un magistrato in carica, allora la pensione viene
decurtata della somma in eccesso.
L'iniziativa del consigliere nazionale Thomas
Burgherr (UDC/AG) mira a sostituire questo regime pensionistico con un nuovo
regime di previdenza professionale o perlomeno a conseguire una riduzione della
pensione degli ex magistrati. La Commissione non intende apportare modifiche e
si attiene alla normativa vigente. Essa basa la sua decisione sul fatto che i
magistrati dovrebbero prendere la loro decisione di dimissioni
indipendentemente da considerazioni finanziarie relative alla pensione di
vecchiaia.
Una minoranza della Commissione ritiene che il
Consiglio federale dovrebbe dare il buon esempio e accettare tagli alla
previdenza per la vecchiaia.
Con 15 voti contro 9 e 1 astensione la Commissione
si è tuttavia pronunciata a favore dell’elaborazione di un’iniziativa
commissionale (18.463 n) volta alla creazione di una base legale che vieti agli
ex membri del Consiglio federale di accettare mandati retribuiti in imprese che
hanno uno stretto legame con il dipartimento che dirigevano.
I Cantoni non dovrebbero essere completamente liberi di
definire la loro legge elettorale
Con 93 voti contro 90, il 19 settembre 2018 il
Consiglio nazionale, contrariamente alla proposta della CIP, è entrato in materia
in merito al progetto di attuazione delle iniziative cantonali di Zugo e Uri.
La Commissione doveva pertanto svolgere la deliberazione di dettaglio del
progetto (14.307 Iv. Ct. ZG. Ripristino della sovranità cantonale su questioni
elettorali. Modifica della Costituzione federale / 14.316 Iv. Ct. UR. Sovranità
in materia elettorale). Secondo il progetto del Consiglio degli Stati nella
Costituzione dovrebbe essere inserito il principio secondo cui i Cantoni sono
completamente liberi di organizzare le procedure di elezione delle loro
autorità e di determinare i loro circondari elettorali. La Commissione ritiene
tuttavia che i circondari elettorali debbano essere suddivisi in modo da
ottemperare al principio dell'uguaglianza del diritto di voto. Per questo motivo
ha votato con 14 voti contro 11 a favore dello stralcio dal progetto della
frase secondo la quale i Cantoni sono liberi di determinare i loro circondari
elettorali nonché regolamenti elettorali speciali. I Cantoni dovrebbero per
contro essere liberi di optare per il sistema maggioritario, per il sistema
proporzionale o per un sistema misto, come previsto dal progetto del Consiglio
degli Stati.
La minoranza è favorevole alla versione del
Consiglio degli Stati. Solo con questa formulazione è possibile garantire la
sovranità dei Cantoni nell'organizzazione delle loro procedure elettorali. Il
Tribunale federale non dovrebbe essere autorizzato a fornire ai Cantoni
indicazioni sulle dimensioni dei loro circondari elettorali.
Presieduta dal consigliere nazionale Kurt
Fluri (PLR, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 1° e il 2 novembre
2018.