Il 3 luglio 2018 la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) ha iniziato a occuparsi della deliberazione di dettaglio della revisione totale della legge sugli acquisti pubblici (LAPub; 17.019) e ha formulato una prima serie di proposte di modifica. La Commissione ha esaminato i primi 37 articoli della legge. L’esame degli articoli 29 e 31 capoverso 1 è stato sospeso fino alla seduta del 1° novembre. Le importanti questioni riguardanti l’aggiudicazione e i relativi criteri (art. 29 e 41) saranno quindi affrontate una volta ottenuti chiarimenti supplementari da parte dell’Amministrazione.

La CET-S ha formulato le seguenti proposte di modifica del testo approvato dal Consiglio nazionale:

·con 10 voti contro 2, la CET-S propone di stralciare le commesse aggiudicate alle organizzazioni attive nell’integrazione professionale dai casi ai quali la LAPub non si applica (art. 10 cpv. 1 lett. e); segue pertanto l’auspicio formulato dalla competente Conferenza cantonale (DCPA), contraria a tale disciplinamento; la Commissione tiene quindi conto del fatto che non in tutti i Cantoni tali organizzazioni indicono bandi pubblici, sebbene la LAPub non si applichi alle organizzazioni cantonali; la CET-S in ogni caso non intende imporre un’armonizzazione ai Cantoni;

·all’articolo 12, la Commissione propone all’unanimità di integrare nel capoverso 2 il capoverso 2bis introdotto dal Consiglio nazionale, di modo che, oltre alle convenzioni dell’OIL, il committente sia tenuto a dimostrare l’osservanza anche di altre importanti norme internazionali che regolamentano il lavoro;

·con 10 voti contro 2 e 1 astensione la CET-S propone l’aggiunta di un nuovo articolo 12a, affinché il committente aggiudichi una commessa unicamente a offerenti (inclusi i subappaltatori) che rispettano almeno le disposizioni legali in materia di protezione dell’ambiente applicabili nel luogo della prestazione;

·all’articolo 20 capoverso 3, la Commissione propone senza opposizioni di allinearsi al disegno del Consiglio federale; in caso di trasferimento di compiti pubblici, essa non vede infatti alcun motivo per ricorrere alla procedura mediante invito senza tenere conto dei valori soglia;


·con 7 voti contro 5, la Commissione propone di integrare l’articolo 21 capoverso 3, in modo da consentire l’aggiudicazione di commesse per incarico diretto al fine di preservare imprese indigene importanti per la difesa nazionale o nell’ottica della tutela di interessi pubblici nazionali; in tal modo la Svizzera potrebbe all’occorrenza sostenere determinate imprese;

·con 11 voti contro 1, la Commissione propone di adeguare la formulazione dell’articolo 26 capoverso 1 di modo che il committente non debba soltanto provvedere affinché gli offerenti e i subappaltatori adempiano le condizioni di partecipazione, bensì garantirlo; essa ritiene che gli offerenti debbano essere tenuti a dichiarare che tutte le imprese partecipanti adempiono le condizioni;

·all’articolo 31 capoverso 2 la CET-S propone senza opposizioni di allinearsi al disegno del Consiglio federale e di mantenere quindi la prassi attuale: soltanto così sarebbe infatti possibile armonizzare il disciplinamento con i Cantoni; il Consiglio nazionale ha deciso di autorizzare in linea di massima le candidature multiple di subappaltatori nel quadro di consorzi, mentre il Consiglio federale ammette tale possibilità soltanto se le candidature multiple sono espressamente previste nel bando;

·la Commissione propone all’unanimità di introdurre un nuovo capoverso 4 nell’articolo 37, in base al quale tutti gli offerenti possono avere accesso al verbale immediatamente dopo l’apertura delle offerte, così da garantire una procedura trasparente e impedire illecite negoziazioni sul prezzo;

·infine, con 12 voti contro 0 e 1 astensione, la Commissione propone di escludere dal campo di applicazione del diritto in materia di acquisti pubblici l’aggiudicazione di commesse a Switzerland Global Enterprise (S-GE; all. 7); gli acquisti di S-GE continuano invece a essere messi a concorso, così come previsto dal diritto vigente.

La CET-S prevede di concludere la deliberazione di dettaglio il 1° novembre, di modo che l’oggetto possa essere sottoposto al Consiglio degli Stati nella sessione invernale.

2. Aiuti finanziari alle organizzazioni che concedono fideiussioni alle piccole e medie imprese

Alla stregua di quanto deciso dal Consiglio nazionale nella sessione autunnale 2018, la Commissione propone all’unanimità di approvare il disegno del Consiglio federale di revisione della legge sugli aiuti finanziari alle organizzazioni che concedono fideiussioni alle piccole e medie imprese(18.024). Lo scopo principale è di aumentare dagli attuali 500 000 a 1 milione di franchi il tetto massimo per le fideiussioni, conformemente a quanto chiesto dalla mozione Comte (15.3792) accolta dal Parlamento nel 2016. Secondo la Commissione sarà in tal modo potenziato lo strumento delle fideiussioni, grazie al quale numerose imprese hanno accesso al credito. Un tetto massimo di 1 milione può segnatamente rivelarsi molto utile per finanziare le cessioni o successioni di PMI. La Commissione propone altresì, con 6 voti contro 5 e 1 astensione, di approvare l’abrogazione della legge federale sulla concessione di fideiussioni e di contributi sui costi di interesse nelle regioni montane e nelle altre aree rurali.

3. Il termine per il cambio delle banconote va mantenuto

La Commissione ha concluso la deliberazione, inziata in giugno, della legge federale sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento (18.025; cfr. comunicato stampa del 19 giugno 2018). Diversamente da quanto originariamente proposto dal Consiglio federale, con 9 voti contro 3 e senza astensioni propone alla propria Camera di mantenere il vigente termine di 20 anni per il cambio delle serie di banconote ritirate. Essa propone poi di destinare al Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura e non assicurabili (fondssuisse) soltanto un quinto del valore complessivo delle banconote non presentate, e non l’intero valore come finora previsto. Il rimanente andrebbe devoluto per un terzo alla Confederazione e per due terzi ai Cantoni. Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato il progetto con 11 voti contro 0 e 1 astensione. L’oggetto sarà sottoposto all’esame del Consiglio degli Stati nella sessione invernale.

4. La Commissione raccomanda l’approvazione della Convenzione BEPS

Con 9 voti contro 0 e 3 astensioni, la CET-S raccomanda di approvare il disegno di decreto federale che approva la Convenzione BEPS (18.063). La Convenzione è volta a consentire un adeguamento efficiente delle convenzioni per evitare le doppie imposizioni agli standard minimi del progetto BEPS dell’OCSE, progetto che mira a lottare contro l’elusione fiscale illecita da parte di imprese multinazionali. La Svizzera riprende inoltre le proposte volte a migliorare l’efficacia dei meccanismi di risoluzione delle controversie. In considerazione delle riserve espresse dai Cantoni in fase di consultazione, la prevista procedura di arbitrato potrà essere avviata soltanto quando la Convenzione sarà applicabile. Il disegno di decreto federale che approva la Convenzione BEPS sarà sottoposto all’esame del Consiglio degli Stati nella sessione invernale.

Presieduta dal consigliere agli Stati Pirmin Bischof (PPD, SO), la Commissione si è riunita a Berna l’8 e il 9 ottobre 2018. A parte delle sedute era presente il consigliere federale Ueli Maurer.