La CET-S ha formulato le seguenti proposte di
modifica del testo approvato dal Consiglio nazionale:
·con 10 voti contro 2, la CET-S propone di
stralciare le commesse aggiudicate alle organizzazioni attive nell’integrazione
professionale dai casi ai quali la LAPub non si applica (art. 10 cpv. 1 lett.
e); segue pertanto l’auspicio formulato dalla competente Conferenza cantonale
(DCPA), contraria a tale disciplinamento; la Commissione tiene quindi conto del
fatto che non in tutti i Cantoni tali organizzazioni indicono bandi pubblici,
sebbene la LAPub non si applichi alle organizzazioni cantonali; la CET-S in
ogni caso non intende imporre un’armonizzazione ai Cantoni;
·all’articolo 12, la Commissione propone
all’unanimità di integrare nel capoverso 2 il capoverso 2bis
introdotto dal Consiglio nazionale, di modo che, oltre alle convenzioni
dell’OIL, il committente sia tenuto a dimostrare l’osservanza anche di altre
importanti norme internazionali che regolamentano il lavoro;
·con 10 voti contro 2 e 1 astensione la CET-S
propone l’aggiunta di un nuovo articolo 12a, affinché il committente
aggiudichi una commessa unicamente a offerenti (inclusi i subappaltatori) che
rispettano almeno le disposizioni legali in materia di protezione dell’ambiente
applicabili nel luogo della prestazione;
·all’articolo 20 capoverso 3, la Commissione
propone senza opposizioni di allinearsi al disegno del Consiglio federale; in
caso di trasferimento di compiti pubblici, essa non vede infatti alcun motivo
per ricorrere alla procedura mediante invito senza tenere conto dei valori
soglia;
·con 7 voti contro 5, la Commissione propone di
integrare l’articolo 21 capoverso 3, in modo da consentire l’aggiudicazione di
commesse per incarico diretto al fine di preservare imprese indigene importanti
per la difesa nazionale o nell’ottica della tutela di interessi pubblici
nazionali; in tal modo la Svizzera potrebbe all’occorrenza sostenere
determinate imprese;
·con 11 voti contro 1, la Commissione propone di
adeguare la formulazione dell’articolo 26 capoverso 1 di modo che il
committente non debba soltanto provvedere affinché gli offerenti e i
subappaltatori adempiano le condizioni di partecipazione, bensì garantirlo;
essa ritiene che gli offerenti debbano essere tenuti a dichiarare che tutte le
imprese partecipanti adempiono le condizioni;
·all’articolo 31 capoverso 2 la CET-S propone
senza opposizioni di allinearsi al disegno del Consiglio federale e di
mantenere quindi la prassi attuale: soltanto così sarebbe infatti possibile
armonizzare il disciplinamento con i Cantoni; il Consiglio nazionale ha deciso
di autorizzare in linea di massima le candidature multiple di subappaltatori
nel quadro di consorzi, mentre il Consiglio federale ammette tale possibilità
soltanto se le candidature multiple sono espressamente previste nel bando;
·la Commissione propone all’unanimità di
introdurre un nuovo capoverso 4 nell’articolo 37, in base al quale tutti gli
offerenti possono avere accesso al verbale immediatamente dopo l’apertura delle
offerte, così da garantire una procedura trasparente e impedire illecite
negoziazioni sul prezzo;
·infine, con 12 voti contro 0 e 1 astensione, la
Commissione propone di escludere dal campo di applicazione del diritto in
materia di acquisti pubblici l’aggiudicazione di commesse a Switzerland Global
Enterprise (S-GE; all. 7); gli acquisti di S-GE continuano invece a essere
messi a concorso, così come previsto dal diritto vigente.
La CET-S prevede di concludere la deliberazione di dettaglio il 1°
novembre, di modo che l’oggetto possa essere sottoposto al Consiglio degli
Stati nella sessione invernale.
2. Aiuti finanziari
alle organizzazioni che concedono fideiussioni alle piccole e medie imprese
Alla stregua di quanto deciso dal Consiglio
nazionale nella sessione autunnale 2018, la Commissione propone all’unanimità di approvare il disegno del Consiglio federale di revisione della
legge sugli aiuti finanziari alle organizzazioni che concedono fideiussioni
alle piccole e medie imprese(18.024).
Lo scopo principale è di aumentare dagli attuali 500 000 a 1 milione di
franchi il tetto massimo per le fideiussioni, conformemente a quanto chiesto
dalla mozione Comte (15.3792)
accolta dal Parlamento nel 2016. Secondo la Commissione sarà in tal modo
potenziato lo strumento delle fideiussioni, grazie al quale numerose imprese
hanno accesso al credito. Un tetto massimo di 1 milione può segnatamente
rivelarsi molto utile per finanziare le cessioni o successioni di PMI. La
Commissione propone altresì, con 6 voti contro 5 e 1 astensione, di approvare
l’abrogazione della legge federale sulla concessione di fideiussioni e di
contributi sui costi di interesse nelle regioni montane e nelle altre aree
rurali.
3. Il termine per il cambio delle
banconote va mantenuto
La
Commissione ha concluso la deliberazione, inziata in giugno, della legge
federale sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento (18.025;
cfr. comunicato
stampa del 19 giugno 2018). Diversamente da quanto originariamente proposto
dal Consiglio federale, con 9 voti contro 3 e senza astensioni propone alla
propria Camera di mantenere il vigente termine di 20 anni per il cambio delle
serie di banconote ritirate. Essa propone poi di destinare al Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura e non
assicurabili (fondssuisse) soltanto un quinto del
valore complessivo delle banconote non presentate, e non l’intero valore come
finora previsto. Il rimanente andrebbe devoluto per un terzo alla
Confederazione e per due terzi ai Cantoni. Nella votazione sul complesso la
Commissione ha approvato il progetto con 11 voti contro 0 e 1 astensione.
L’oggetto sarà sottoposto all’esame del Consiglio degli Stati nella sessione
invernale.
4. La Commissione raccomanda
l’approvazione della Convenzione BEPS
Con 9
voti contro 0 e 3 astensioni, la CET-S raccomanda di approvare il disegno di
decreto federale che approva la Convenzione BEPS (18.063).
La Convenzione è volta a consentire un adeguamento efficiente delle convenzioni
per evitare le doppie imposizioni agli standard minimi del progetto BEPS
dell’OCSE, progetto che mira a lottare contro l’elusione fiscale illecita da
parte di imprese multinazionali. La Svizzera riprende inoltre le proposte volte
a migliorare l’efficacia dei meccanismi di risoluzione delle controversie. In
considerazione delle riserve espresse dai Cantoni in fase di consultazione, la
prevista procedura di arbitrato potrà essere avviata soltanto quando la
Convenzione sarà applicabile. Il disegno di decreto federale che approva la
Convenzione BEPS sarà sottoposto all’esame del Consiglio degli Stati nella
sessione invernale.
Presieduta dal consigliere agli Stati Pirmin Bischof (PPD, SO), la Commissione si è riunita a
Berna l’8 e il 9 ottobre 2018. A parte delle sedute era presente il consigliere
federale Ueli Maurer.