Dal 25 al 30 ottobre 2021 una delegazione della Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati si è recata negli Stati Uniti. Durante il suo soggiorno a Washington la delegazione si è occupata di questioni commerciali e opportunità economiche nonché della politica internazionale in materia di sanzioni. A New York la delegazione si è concentrata sulla candidatura della Svizzera per un seggio nel Consiglio di sicurezza dell'ONU.

A Washington si è posto l'accento su economia e formazione

Nella prima parte del viaggio la delegazione si è recata a Washington dove si è dedicata alla cura e all'ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali con gli USA, segnatamente nel settore della cooperazione economica. Durante uno scambio con diversi membri del Congresso, think tank e organizzazioni economiche la delegazione si è informata sullo stato attuale del pacchetto di infrastrutture del Governo degli Stati Uniti e sulle relative opportunità per le aziende svizzere. Sono stati oggetto di discussione anche l'acquisto, proposto dal Consiglio federale, dell'aereo da combattimento F-35A e gli affari offset correlati. Nel settore del commercio estero la delegazione ha discusso con diversi interlocutori delle prospettive relative alla politica statunitense in materia di sanzioni, esaminando in particolare le opportunità e i rischi che ne deriverebbero per le aziende svizzere. Sono inoltre stati tematizzati gli sviluppi nelle relazioni tra le due grandi potenze USA e Cina con particolare accento sulle ripercussioni che potrebbero avere su Stati terzi come la Svizzera, argomento di grande interesse per la delegazione.

Oltre alle diverse questioni economiche, la delegazione si è occupata anche della cooperazione tra la Svizzera e gli USA nel settore della formazione. Nell'ambito di un incontro con imprese e istituti di formazione ha evidenziato la grande esperienza e la preziosa competenza che contraddistinguono la Svizzera nel settore della formazione duale. La delegazione si è informata segnatamente sugli attuali accordi tra la Svizzera e gli Stati Uniti nel settore della formazione, della ricerca e dell'innovazione e ha esaminato le possibilità di approfondirli e svilupparli ulteriormente in modo che risultino vantaggiosi per entrambi i Paesi.

Priorità tematiche a New York: Consiglio di sicurezza dell'ONU e sanzioni

La seconda parte del viaggio informativo ha condotto la delegazione a New York dove si è concentrata sulla candidatura della Svizzera per un seggio non permanente nel Consiglio di sicurezza dell'ONU per il periodo 2023–2024. Durante un colloquio con numerosi ex, attuali o futuri membri del Consiglio di sicurezza, la delegazione si è informata sulle opportunità e i rischi di una affiliazione della Svizzera, in particolare in relazione alla possibilità di conciliare la neutralità svizzera con il suo ruolo di membro del Consiglio di sicurezza. La delegazione si è fatta quindi un quadro completo dei compiti, del modo di lavorare e dei processi propri del Consiglio di sicurezza allo scopo di disporre di informazioni importanti in vista dell'attuazione concreta della partecipazione parlamentare durante il biennio in cui la Svizzera deterrebbe il seggio. La delegazione si è poi chinata in modo particolare sulle attività dei comitati delle sanzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU occupandosi, in occasione di un incontro con Daniel Kipfer Fasciati, mediatore per il regime delle sanzioni dell'ONU contro i gruppi dello Stato islamico (ISIS) e di Al-Qaïda, soprattutto di questioni concernenti lo Stato di diritto in relazione all'attuazione delle sanzioni.

Nel settembre 2021 il segretario generale dell'ONU, António Guterres, ha presentato dinanzi all'Assemblea generale la sua visione per una cooperazione globale migliore intitolata «Our Common Agenda». Durante il suo soggiorno a New York la delegazione ha avuto l'opportunità di discutere con Volker Türk, segretario generale aggiunto per il coordinamento strategico nel Segretariato delle Nazioni Unite, in merito all'agenda del segretario generale, alle sfide globali maggiori, alla necessità di riformare l'ONU e alle prospettive future dell'organizzazione.

Durante il soggiorno della delegazione a New York, nell'Assemblea generale dell'ONU si sono svolti un dibattito sulla Corte internazionale di giustizia e un colloquio con la presidente del Consiglio per i diritti umani. Per la Svizzera hanno preso la parola nella sala dell'Assemblea generale il presidente della delegazione, il consigliere agli Stati Damian Müller, e la consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger. Sempre a New York il divisionario svizzero Patrick Gauchat, finora capo della delegazione svizzera presso la Commissione di supervisione delle nazioni neutrali (NNSC) in Corea, è stato nominato da segretario generale a capo della missione di pace dell'ONU per la sorveglianza dell'armistizio nel Vicino Oriente (UNTSO). Durante un colloquio con il divisionario Gauchat la delegazione si è congratulata per questa nomina prestigiosa e si è informata sul contributo svizzero alle diverse operazioni ONU di pace nonché sull'influenza dei buoni uffici nell'ambito della promozione della pace.

Ogni anno le Commissioni della politica estera inviano in viaggio all'estero una delegazione ciascuna. Quest'anno la delegazione della CPE-S era guidata dal presidente della Commissione Damian Müller (PLR/LU) ed era composta dalla consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger (Alleanza del Centro/LU) e dai consiglieri agli Stati Daniel Jositsch (PS/ZH) e Matthias Michel (PLR/ZG). Durante il suo viaggio la delegazione ha ricevuto il solido sostegno dell'ambasciata svizzera a Washington e della rappresentanza permanente della Svizzera all'ONU ed è stata impressionata positivamente dalla preziosa ed efficace rappresentanza degli interessi sul posto.