La Commissione ha appreso i dettagli della missione della presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e del consigliere federale Guy Parmelin a Washington il 5 e 6 agosto 2025. Ha altresì preso atto della volontà del Consiglio federale di proseguire i colloqui con le autorità statunitensi, dal momento che le esportazioni svizzere di merci destinate agli Stati Uniti costituiscono una quota elevata dell’industria delle esportazioni. Nell’ottica di una rapida diminuzione dei dazi statunitensi sui prodotti svizzeri, la CPE-S ha esaminato le possibili soluzioni. Ha discusso anche delle conseguenze di questi dazi doganali per i diversi settori economici della Svizzera, che ne saranno interessati in misura diversa. A questo proposito sono state trattate anche le eventuali misure economiche da adottare per ridurre gli oneri a carico delle imprese, in particolare la proroga della durata massima dell’indennità per lavoro ridotto.
Preoccupata degli effetti dei dazi statunitensi e desiderosa di sostenere le misure del Consiglio federale volte a risolvere la situazione, la Commissione ha deciso di inviare a quest’ultimo una lettera in cui lo esorta, nel quadro dei negoziati in corso e sulla base del mandato esistente o adeguandolo se necessario, a presentare la migliore offerta possibile nell’interesse della Svizzera. A tal proposito il Consiglio federale deve disporre di un ampio margine di manovra nei negoziati e le eventuali concessioni devono rispondere all’interesse a lungo termine del nostro Paese ed essere responsabili.
A margine di questa discussione, la Commissione ha adottato, con 11 voti e 1 astensione, un postulato di commissione 25.3952 che chiede un rapporto sulla questione del recepimento nel diritto svizzero della regolamentazione internazionale a fronte della politica economica estera destabilizzante condotta da importanti partner commerciali.
Aumento del capitale di garanzia della Banca africana di sviluppo. Partecipazione della Svizzera (25.045)
La Banca africana di sviluppo (AfDB) svolge un ruolo chiave nella cooperazione internazionale della Svizzera. Nel maggio 2024 i governatori dell’AfDB hanno approvato un aumento del capitale di garanzia per preservare il massimo rating della banca. Il capitale di garanzia è un impegno eventuale che può essere richiamato solo in circostanze eccezionali, situazione che finora non si è mai verificata. Il Consiglio federale intende partecipare all’aumento del capitale di garanzia e pertanto propone al Parlamento di approvare un credito d’impegno di 1,56 miliardi di franchi. Con 7 voti contro 3 e 1 astensione, la CPE-S ha dato seguito alla proposta del Consiglio federale approvando il credito d’impegno. La Commissione ritiene che la Svizzera, con il suo contributo a basso rischio, possa consolidare la sua influenza all’interno dell’AfDB e contribuire a garantire uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo in Africa.
Presidenza svizzera dell’OSCE nel 2026
Dopo il 1996 e il 2014, nel 2026 la Svizzera assumerà per la terza volta la presidenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Il Consiglio federale ha consultato la CPE-S per quanto concerne le priorità tematiche della presidenza svizzera. In linea generale, la CPE-S sostiene all’unanimità le priorità proposte dal Consiglio federale.
Rapporto sulla politica estera 2024
La Commissione ha preso atto del rapporto sulla politica estera 2024. Ha discusso in particolare lo stato del multilateralismo, segnatamente il futuro dell’Agenda 2030.
Altre decisioni
Dopo aver chiarito le condizioni necessarie per il riconoscimento della Palestina da un punto di vista giuridico e politico, la Commissione ha deciso con 9 voti contro 1 e 2 astensioni di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Ginevra 24.328 «Per un riconoscimento dello Stato di Palestina da parte della Svizzera». La maggioranza della Commissione rammenta che il riconoscimento dello Stato di Palestina è di competenza del Consiglio federale e sottolinea che lo strumento dell’iniziativa cantonale non è appropriato. Secondo la minoranza, la Svizzera deve sostenere il processo in atto, che vede diversi Paesi riconoscere lo Stato di Palestina.
La CPE-S ha inoltre deciso all’unanimità di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Ginevra 24.321 «Per la liberazione dei prigionieri politici detenuti dall’Azerbaigian a seguito dell’annessione del Nagorno-Karabakh». Essa ritiene che non spetti all’Assemblea federale formulare richieste all’Azerbaigian e che l’iniziativa sia unilaterale. La Commissione ha anche respinto, con 5 voti contro 4 e 3 astensioni, una proposta di mozione che chiedeva la liberazione dei prigionieri armeni in Azerbaigian e la protezione del patrimonio culturale armeno nel Nagorno-Karabakh.
Infine, la Commissione ha deciso all’unanimità di sospendere l’esame dell’iniziativa del Cantone di Ginevra 25.308 «Per la difesa e la promozione della Svizzera quale centro mondiale del multilateralismo e della diplomazia». Intende infatti esaminare l’iniziativa contemporaneamente al messaggio concernente le misure per rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite nel periodo 2026–2029 (25.061).