La Delegazione delle finanze ha dato il proprio assenso a varie spese urgenti previste prima della fine dell’anno, approvando lo stanziamento di 16,5 milioni di franchi per l’approntamento di gruppi elettrogeni d’emergenza, di 15 milioni destinati principalmente a finanziare la limitazione delle emissioni foniche cagionate dalla centrale di riserva di Birr e di 10 milioni per l’iniziativa di risparmio energetico invernale promossa dalla Confederazione. Ha inoltre destinato ulteriori 15 milioni al credito d’impegno per la centrale di Birr e approvato un nuovo credito d’impegno di 46,5 milioni per i gruppi elettrogeni d’emergenza, affinché la Confederazione possa assumere rapidamente impegni per il periodo 2022 – 2026.

Per rafforzare l’approvvigionamento energetico nell’inverno a venire, nei mesi scorsi il Consiglio federale ha preso diversi provvedimenti: oltre alla costituzione di una riserva di energia idroelettrica, questi comprendono il piano di salvataggio per le aziende elettriche di rilevanza sistemica, la realizzazione di una centrale di riserva a Birr (AG), l’impiego di gruppi elettrogeni d’emergenza, la campagna di risparmio energetico promossa dalla Confederazione, l’aumento delle capacità della rete di trasporto e la temporanea riduzione del prelievo dai deflussi residuali.

All’inizio di settembre la DelFin aveva già approvato un credito d’impegno urgente di 470 milioni di franchi per l’approntamento della centrale di riserva di Birr nel periodo 2022-2026 e un credito aggiuntivo urgente di 160 milioni per il 2022 (v. il relativo comunicato stampa). Contestualmente all’attivazione del piano di salvataggio per le aziende elettriche di rilevanza sistemica, aveva inoltre approvato un credito d’impegno di 10 miliardi e un credito aggiuntivo urgente di 4 miliardi per aiuti finanziari sotto forma di mutuo alla Axpo Holding AG (v. il relativo comunicato stampa).

Con un annuncio ulteriore a complemento del messaggio concernente l’aggiunta II al preventivo 2022 (22.042), il Consiglio federale ha ora sottoposto per approvazione alla DelFin altri crediti urgenti (cfr. comunicato del Consiglio federale), motivandone l’urgenza adducendo da un lato che gli impegni finanziari relativi all’impiego di gruppi elettrogeni d’emergenza e alla centrale di riserva di Birr debbono essere assunti rapidamente, e dall’altro che lo stanziamento dei crediti aggiuntivi a favore dei gruppi elettrogeni d’emergenza, della centrale di Birr e della campagna di risparmio energetico non può attendere la decisione del Parlamento nella sessione invernale.

La costituzione di un pool di gruppi elettrogeni d’emergenza permette di realizzare e gestire una centrale di riserva virtuale. Affinché la potenza auspicata possa essere disponibile a febbraio del 2023, occorre ultimare rapidamente i necessari preparativi, quali l’installazione di dispositivi di comando a distanza, filtri antiparticolato e sistemi di riduzione delle emissioni foniche, l’integrazione nella piattaforma informatica di Swissgrid e lo svolgimento dei necessari test. Il Consiglio federale ha inoltre chiesto alla DelFin un credito aggiuntivo urgente di 16,5 milioni per il 2022 e un nuovo credito d’impegno di 46,5 milioni per il periodo 2022-2026. La DelFin ha accolto entrambe le richieste dopo aver dibattuto approfonditamente la questione con il capo del DATEC e il direttore dell’Ufficio federale dell’energia (UFE).

Per limitare le emissioni foniche della centrale di riserva di Birr, garantire l’affidabilità dell’accesso alla rete elettrica e del gas e assicurare l’integrazione nel sistema informatico di Swissgrid, il Consiglio federale ha chiesto con procedura d’urgenza alla DelFin di destinare ulteriori 15 milioni sia al credito aggiuntivo 2022, sia al relativo credito d’impegno 2022-2026. Anche tale richiesta è stata accolta. I fondi in questione sono necessari in particolare per finanziare provvedimenti che permettano di ridurre rapidamente e sensibilmente l’inquinamento fonico. La DelFin si aspetta non solo che il Consiglio federale faccia tutto quanto in suo potere perché, qualora si verifichi una situazione di penuria energetica, la centrale di riserva possa essere messa in funzione a partire dal febbraio 2023, ma anche che sia previsto, nelle ordinanze interessate, un numero limitato di deroghe alle disposizioni sulla qualità dell’aria e l’inquinamento fonico.

Alla fine di agosto il Consiglio federale ha lanciato la campagna di risparmio energetico (cfr. comunicato, www.zero-spreco.ch). Questa comporta una spesa di 10 milioni cui l’UFE non è in grado far fronte con i fondi a sua disposizione. La DelFin ha approvato con procedura d’urgenza lo stanziamento, così da garantire che la campagna possa essere portata avanti senza soluzione di continuità.

Il Consiglio federale ha sottoposto i crediti in questione alle Commissioni delle finanze per l’approvazione a posteriori (art. 28 cpv. 2 e 34 cpv. 2 della legge sulle finanze della Confederazione [LFC]). La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati si è già riunita e ha proposto alla propria Camera di approvarli (cfr. comunicato della CdF-S). Quella del Consiglio nazionale si riunirà il 28 novembre per esaminare la questione, mentre il Parlamento si pronuncerà in merito nella sessione invernale.

Conformemente alla LFC, il Consiglio federale può stanziare crediti d’impegno urgenti (art. 28) e crediti aggiuntivi urgenti (art. 34) prima che l’Assemblea federale li abbia approvati. A tal fine è tuttavia necessario il consenso della DelFin.

Presieduta dal consigliere agli Stati e presidente della Camera Thomas Hefti, la Delegazione si è riunita a Berna il 21 e 22 novembre 2022. In merito ai crediti urgenti ha sentito, alla presenza del direttore del Controllo federale delle finanze, il capo del DATEC, il segretario generale del DATEC e il direttore dell’UFE.