La Delegazione delle finanze vorrebbe che le competenze legali della Confederazione nel settore della revisione del tariffario medico TARMED venissero rafforzate, nel caso in cui i partner tariffali non arrivassero ad accordarsi su una revisione dell’attuale struttura.

​TARMED è basato essenzialmente su dati che risalgono agli anni 1990. Da allora, il progresso in campo medico e tecnico è stato tale che la struttura tariffale non risulta oggi più adeguata. Secondo il principio dell’autonomia tariffale, spetta ai partner tariffali accordarsi sulle tariffe, da stabilire per convenzione. La revisione di TARMED è in linea di principio una necessità incontestata; trovare il consenso dei partner attorno a una nuova struttura tariffale si sta tuttavia rivelando un’operazione molto complicata e irta di difficoltà.

In un rapporto di valutazione, il Controllo federale delle finanze (CDF) osservava già nel 2010 che il blocco intervenuto nelle trattative fra i partner tariffali si sta rivelando estremamente problematico sul piano dei costi della salute. A fine novembre 2010 la Delegazione delle finanze (DelFin) aveva invitato tutti i partner coinvolti a tener conto delle raccomandazioni del CDF e a inserire nella discussione proposte funzionali. La DelFin constata con una certa delusione che negli scorsi anni i progressi sono stati scarsi e che buona parte delle raccomandazioni formulate dal CDF rimangono lungi dall’essere attuate. Con la disdetta dell’accordo quadro tra santésuisse e H+, vi è il grosso pericolo che il 1° ennaio 2017 ci si trovi senza alcuna struttura tariffale; nella migliore delle ipotesi si continuerebbe con il tariffario attualmente in vigore.

Considerata la situazione, la DelFin ha deciso di incontrare per un colloquio il capo del Dipartimento federale dell’interno. In tale occasione, la Delegazione ha discusso anche sul modo in cui le competenze legali della Confederazione potrebbero essere estese al fine di agevolare la necessaria revisione della struttura tariffale TARMED. Attualmente, una possibilità di intervento della Confederazione è prevista soltanto dall’articolo 43 capoverso 5bis della legge federale sull'assicurazione malattie (LaMal). Nel settore delle tariffe per singola prestazione, il Consiglio federale può infatti adeguare una struttura tariffale già esistente se quest'ultima si rivela inadeguata e se i partner tariffali non si accordano su una sua revisione.

Visto lo stallo delle trattative sulle tariffe e le conseguenze dirette sull’aumento dei costi della salute, nonché le ripercussioni indirette sul bilancio della Confederazione, la DelFin è giunta alla conclusione che nel settore TARMED sia assolutamente necessario rafforzare il ruolo della Confederazione e le sue competenze legali. Ha pertanto invitato il DFI a vagliare possibili opzioni per una revisione a livello di legge e di sottoporle alla Delegazione stessa. Durante la sua prossima seduta, la DelFin esaminerà la risposta fornita dal Dipartimento e deciderà sull’opportunità di formulare proposte concrete alle competenti Commissioni della sicurezza sociale e della sanità (CSSS).