Dalla metà del 2015 la Delegazione delle finanze segue da vicino il difficile sviluppo economico nel settore della navigazione marittima svizzera. Il capo e il segretario generale del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) informano regolarmente l’organo parlamentare di alta vigilanza sulle finanze in merito all’evoluzione dei rischi finanziari rappresentati dalle fideiussioni della Confederazione per la navigazione marittima, all’attuazione delle misure adottate e all’inchiesta amministrativa commissionata dal DEFR. La Delegazione delle finanze è informata tempestivamente e in modo esauriente e trasparente.

La Delegazione delle finanze ha preso atto delle misure adottate e attuate finora dal DEFR il cui obiettivo è di evitare il più possibile il danno che potrebbe insorgere per le finanze della Confederazione qualora si decidesse eventualmente di ritirare le fideiussioni della Confederazione. Si tratta del rischio potenziale di subire una perdita dell’ordine di milioni a tre cifre. In seguito al resoconto pubblicato oggi da un giornale concernente un documento riservato del Consiglio federale sussiste il pericolo che aumentino i rischi finanziari per la Confederazione. La Delegazione delle finanze ha pertanto accolto con favore la notizia secondo cui il capo del DEFR ha sporto denuncia presso il Ministero pubblico della Confederazione per violazione del segreto d’ufficio (cfr. comunicato stampa del DEFR del 27 gennaio 2017).

La Delegazione delle finanze è stata pure informata tempestivamente sul fatto che il DEFR ha commissionato al Controllo federale delle finanze (CDF) un’inchiesta amministrativa. Sulla base delle conoscenze e delle raccomandazioni contenute nel rapporto d’inchiesta che il DEFR sta analizzando, la Delegazione delle finanze effettuerà una valutazione globale nell’ottica dell’alta vigilanza sulle finanze.

Considerati gli elevati rischi finanziari delle attuali fideiussioni della Confederazione nel settore della navigazione marittima, la Delegazione delle finanze accoglie con favore la decisione del Consiglio federale di non sottoporre al Parlamento l’attuale credito quadro mediante fideiussioni di 1,1 miliardi di franchi in scadenza a metà 2017 (cfr. comunicato stampa del Consiglio federale del 21 dicembre 2016). Le ultime fideiussioni concesse negli anni scorsi scadranno nel 2031.