Con lettera del 27 settembre 2019 indirizzata alle Commissioni delle finanze, il Consiglio federale ha annunciato modifiche relative al preventivo 2020. Il contributo della Confederazione alla Nagra viene aumentato da 3,7 a 158,1 milioni di franchi. In merito all'annuncio ulteriore del Consiglio federale sono stati espressi pareri contrastanti in seno alla Commissione delle finanze del Consiglio nazionale.

​Preventivo 2019. Aggiunta II (19.042 sn)
Preventivo 2020 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2021-2023 (19.041 sn)

Il presidente della Confederazione Maurer ha presentato alla Commissione delle finanze l'aggiunta II al preventivo 2020. Il Consiglio federale richiede crediti aggiuntivi per un importo di 93 milioni di franchi. Il contributo della Confederazione alla Società cooperativa nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive (Nagra) ha suscitato un lungo dibattito. Con l'aggiunta II 2019, il Consiglio federale ha chiesto all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) un importo supplementare di 460 000 franchi per l'anno in corso. Allo stesso tempo, nell'annuncio ulteriore relativo al preventivo 2020 il Consiglio federale chiede un aumento di 154,4 milioni di franchi nella stessa rubrica. Nonostante questo annuncio ulteriore, il risultato ordinario dei finanziamenti per il 2020 secondo il preventivo del Consiglio federale rimane positivo (435 mio. fr.).

La Commissione è sorpresa che solo ora si sia constatato che la Confederazione, dal 1979, avrebbe contribuito troppo poco ai costi del progetto Nagra. La Commissione ritiene che molte domande siano restate senza risposta, anche dopo la discussione con il capo del DFF. Poiché per contenuto questa tematica è da attribuire più al DATEC che al DFI, la Commissione delle finanze ha incaricato la sua sottocommissione responsabile per gli affari inerenti al DATEC di esaminare approfonditamente le due proposte del Consiglio federale nell'ambito della deliberazione di dettaglio sul preventivo 2020 e sull'aggiunta II 2019.

Valutazione del governo d'impresa della Confederazione. Rapporto di esperti all'attenzione dell'Amministrazione federale delle finanze

Dopo le difficoltà con alcune unità indipendenti (tra cui l’affare AutoPostale, il ciberattacco contro la RUAG), l'Amministrazione federale delle finanze (AFF) ha commissionato il rapporto «Beurteilung der Corporate Governance des Bundes anhand der Analyse von vier Unternehmen». Un rappresentante degli autori ha illustrato alla Commissione delle finanze i principali risultati del rapporto, mentre l'AFF ha esposto le conclusioni che ne ha tratto il Consiglio federale. Il rapporto giunge a una conclusione complessivamente positiva sul governo d’impresa della Confederazione. La gestione strategica da parte della Confederazione delle quattro aziende parastatali esaminate (La Posta, RUAG, FFS e Swisscom), lo scambio di informazioni tra le aziende ed enti proprietari nonché il funzionamento del modello duale di gestione strategica si sono in linea di principio dimostrati validi. Il rapporto ha tuttavia individuato anche un potenziale di miglioramento. La Commissione ha discusso vari punti. Ad esempio, ha chiesto di ridurre l'asimmetria informativa tra l'ente proprietario e le unità indipendenti. La revisione esterna dovrebbe inoltre esaminare gli aspetti relativi ai sussidi. La Commissione ha incaricato la sottocommissione responsabile per gli affari inerenti al DATEC di approfondire le questioni relative all'attuazione.

Corapporti della Commissione delle finanze alle commissioni incaricate dell’esame preliminare

Per lo sviluppo dell'acquis di Schengen/Dublino per gli anni 2020–2025 il Consiglio federale prevede investimenti informatici per circa 122 milioni di franchi, ma richiede un credito d'impegno di circa 99 milioni di franchi (19.049 n). La Commissione delle finanze ha trattato gli aspetti di politica finanziaria di tale proposta nell'ambito della procedura di corapporto. Essa chiede alla competente Commissione della politica estera (CPE) e al Consiglio nazionale di approvare il credito d'impegno, nella misura in cui la CPE ritiene che l'adesione della Svizzera a Schengen/Dublino sia opportuna e politicamente indispensabile. L'aumento del personale del DFGP che ne risulta, ma che non è ancora quantificabile, ha portato a lunghe discussioni in seno alla Commissione delle finanze.

In un corapporto alla Commissione della politica di sicurezza (CPS), la Commissione delle finanze propone inoltre con 17 voti contro 8 al Consiglio nazionale di approvare la decisione programmatica sull’acquisto di nuovi aerei da combattimento (19.039 s) con un volume finanziario di al massimo 6 miliardi di franchi. Secondo la Commissione delle finanze, le imprese estere che ricevono commesse nel quadro dell’acquisto devono essere obbligate a compensare l'80 per cento del valore contrattuale mediante l’assegnazione di mandati in Svizzera. Il Consiglio federale propone operazioni di compensazione pari al 60 per cento. Nella sessione autunnale del 2019, il Consiglio degli Stati ha deciso di fissare la percentuale delle operazioni di compensazione al 100 per cento del valore contrattuale. L'adesione alla proposta del Consiglio degli Stati è stata respinta in seno alla Commissione delle finanze con 18 voti contro 4 e 3 astensioni. Con 13 voti contro 12, la Commissione delle finanze ha inoltre respinto la proposta del Consiglio federale di una quota di compensazione del 60 per cento del valore contrattuale.

Gestione dei processi e flussi finanziari presso la Ginevra internazionale

La Commissione delle finanze del Consiglio nazionale e la Delegazione delle finanze delle Camere federali seguono da tempo con attenzione l’evoluzione del parco immobiliare delle organizzazioni internazionali con sede a Ginevra. Il capo del DFAE ha presentato alla Commissione delle finanze la strategia globale della politica estera svizzera in relazione alla Ginevra internazionale, compresi i relativi flussi finanziari e la gestione dei processi. La Commissione si occuperà di nuovo dell’argomento durante la prossima legislatura.

Nell’ambito della consultazione relativa al credito quadro 2020–2023 per tre Centri ginevrini (18.094 s), nella sessione autunnale 2019 il Consiglio nazionale ha deciso che i pagamenti al Centro per il controllo democratico delle forze armate (DCAF) di Ginevra potranno essere effettuati solo a partire dal 2020, a condizione che le convenzioni sui sussidi tra il Consiglio federale e la Fondazione DCAF soddisfino le disposizioni della legge sui sussidi. Nella sua seduta del 14 ottobre 2019, la Commissione delle finanze ha deciso di incaricare il Controllo federale delle finanze (CDF) di verificare la legittimità degli accordi riveduti tra la Confederazione e il DCAF. Il parere giuridico del CDF dovrebbe essere disponibile in tempo utile per appianare le divergenze in occasione della sessione invernale 2019.

La Commissione si è riunita il 14 ottobre 2019 a Berna sotto la presidenza del consigliere nazionale Markus Hausammann (UDC/TG). A parte della seduta erano presenti il presidente della Confederazione Ueli Maurer, il consigliere federale Ignazio Cassis, collaboratori del DFF, del DFAE, del DDPS e del DFGP, nonché il direttore di INTERFACE.