La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) propone alla propria Camera di approvare gli ulteriori crediti COVID-19. Propone una sola modifica rispetto alle proposte del Consiglio federale e si allinea a tutte le proposte formulate dalla Commissione omologa all’indirizzo del Consiglio nazionale.

Crediti stanziati finora dall’Assemblea federale e messaggio speciale del Consiglio federale del 20 maggio 2020

In occasione della sessione straordinaria tenutasi dal 4 al 6 maggio 2020 e nell’ambito della prima aggiunta al preventivo per il 2020 (20.007 ns) l’Assemblea federale ha approvato i primi crediti per affrontare la crisi legata al coronavirus (cfr. Bollettino Ufficiale dell’Assemblea federale).

Il 20 maggio 2020 il Consiglio federale ha adottato un messaggio speciale concernente la seconda aggiunta A al preventivo per il 2020, mediante il quale propone l’approvazione di altri 11 crediti aggiuntivi per un totale di 14,9 miliardi di franchi, due crediti d’impegno per un totale di 307,5 milioni di franchi e un limite di spesa di 7 milioni di franchi (20.042 ns, si veda anche l’elenco delle misure della Confederazione per attenuare le conseguenze della pandemia di coronavirus). Il 29 maggio 2020 la CdF-S ha deliberato sulle richieste di credito in presenza dei capi del DFAE, del DEFR e del DATEC.

Deliberazione in seno alla CdF-S

La CdF-S appoggia, con due eccezioni, le proposte del Consiglio federale. Propone le stesse modifiche formulate dalla CdF-N. Se entrambe le Camere seguono le rispettive commissioni incaricate dell’esame preliminare, non vi sarà alcuna procedura di appianamento delle divergenze. Di seguito sono illustrati i crediti aggiuntivi per i quali sono state presentate proposte.

La Commissione sostiene i crediti richiesti dal DFAE, allineandosi al corapporto della Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati che aveva comunicato alla CdF-S di sostenere i crediti a larga maggioranza. La CdF-S ha respinto diverse proposte con 10 voti contro 1. Fra l’altro si chiedevano la compensazione nel preventivo della cooperazione internazionale (crediti 202A290.0117 e 202A290.0121 nonché 202V0337.0), l’adeguamento del mutuo alla situazione dei tassi di interesse (202A290.0117) e lo stralcio del credito (202A290.0117 nonché 604A290.0105 presso la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali).

Con 10 voti contro 1 è stato respinto lo stralcio del credito A290.0109 Indennità per perdita di guadagno per imprese culturali e operatori culturali presso l’Ufficio federale della cultura. Con 9 voti contro 2 (e 2 astensioni) la CdF-S propone (al pari della CdF-N) di sostenere le organizzazioni culturali amatoriali con 10 milioni di franchi (306A290.0111). L’aumento va compensato integralmente nel credito Aiuti finanziari immediati per operatori culturali (306A290.0107), di modo che le finanze federali non dovranno sopportare uscite supplementari. 

Il prestito COVID-19 per lo sport (504A.290.0123) ha sollevato lunghe discussioni. Contrariamente alla sua Commissione omologa del Consiglio nazionale, con 7 voti contro 3 la CdF-S ha respinto una condizione quadro per l’utilizzo dei crediti. I club che intendono richiedere parte del prestito devono garantire che la richiesta diminuzione del salario medio dei giocatori del 20 per cento [art. 41a cpv. 4 lett. b n. 4 dell’ordinanza sulla promozione dello sport; OPSPo; RS 415.01] sia conseguita mediante una riduzione progressiva con l’aumentare dei salari. In tal modo si vuole garantire che i giocatori con i salari più alti subiscano una diminuzione maggiore del salario rispetto a quelli con salari più bassi. È stata inoltre respinta con 9 voti contro 1 una riduzione del credito di 50 milioni di franchi.

La Commissione propone all’unanimità di approvare i 14,2 miliardi di franchi per il fondo AVS nella Seco. La CdF si è in tal modo allineata alla proposta adottata all’unanimità dalla CSSS-S.

Con 10 voti contro 1, la Commissione ha anche respinto la riduzione a 8,75 milioni di franchi del credito per l’Ufficio federale delle comunicazioni destinato al potenziamento della promozione indiretta della stampa (808A290.0125).

Nella votazione sul complesso la CdF-S ha approvato con 8 voti (e 1 astensione) il credito aggiuntivo IIa. Il Consiglio federale tratterà l’oggetto il 4 luglio 2020.

Mozioni di commissione legate alla crisi del coronavirus

La Commissione si è occupata delle ripercussioni di politica finanziaria della crisi del coronavirus. È stata presentata una proposta relativa a una mozione d’ugual tenore a quella decisa dalla Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) il 28 maggio (mozione 20.3470; si veda in merito il comunicato stampa della CdF-N del 29 maggio 2020). Si sarebbe incaricato il Consiglio federale di non allibrare nel conto di ammortamento del freno all’indebitamento le uscite straordinarie in relazione alla COVID-19. Al termine della discussione la proposta è stata ritirata. La CdF-S giudica poco sensato adottare ora una mozione vincolante. La richiesta sarà tuttavia trattata nel rapporto sulle ripercussioni di politica finanziaria. Questo rapporto dovrà essere disponibile per il seminario di politica finanziaria del 29 giugno 2020 e sarà discusso da entrambe le Commissioni delle finanze. Solo a fine anno, ossia alla luce del consuntivo 2020, saranno disponibili informazioni più affidabili riguardo alla situazione di politica finanziaria e allo stato della congiuntura, il quale è fondamentale per l’ammontare delle entrate della Confederazione.

Il 4 maggio 2020 il Consiglio nazionale ha accolto le mozioni 20.3147 Prorogare il termine per il rimborso dei crediti garantiti dalla Confederazione e 20.3148 Mantenere un tasso d'interesse pari allo 0,0 per cento per i crediti garantiti dalla Confederazione, presentate dalla CdF-N. La CdF-S aveva depositato le due mozioni d’ugual tenore 20.3152 rispettivamente 20.3153, entrambe respinte il 5 maggio 2020 dal Consiglio degli Stati. Visto che, diversamente dal Consiglio degli Stati, il Consiglio nazionale ha accolto le mozioni, in qualità di commissione incaricata dell’esame preliminare della seconda Camera la CdF-S ha dovuto occuparsi nuovamente delle richieste delle due mozioni. Con 5 voti contro 3 in entrambe le votazioni, la CdF-S propone al Consiglio degli Stati di respingere le due mozioni. Una minoranza propone di accogliere la mozione 20.3148. Se il Consiglio degli Stati conferma la decisione della maggioranza, le mozioni non saranno accolte.

Presieduta dal suo presidente, il consigliere agli Stati Peter Hegglin (M-CEB/ZG), la CdF-S si è riunita a Berna il 29 maggio 2020. A parte della seduta erano presenti i capi del DEFR, del DFAE e del DATEC, nonché rappresentanze del DFI e del DFF.