La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) ha approvato, con 9 voti contro 4, i crediti a favore dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione per gli anni 2025–2028 per l’importo richiesto dal Consiglio federale. Respinge gli ulteriori aumenti decisi dal Consiglio nazionale per questi settori nella sessione estiva.

Corapporti d​ella CdF-S

Alla luce della delicata situazione finanziaria della Confederazione, la Commissione ha esaminato il progetto del Consiglio federale per la promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (24.031), che prevede uscite per un totale di 29,2 miliardi di franchi negli anni 2025–2028. Nella sessione estiva il Consiglio nazionale aveva deciso di aumentare questo importo di circa 150 milioni di franchi.

Dopo una lunga discussione, la Commissione propone con 9 voti contro 4 di sostenere tutti i crediti previsti nella versione del Consiglio federale (fr. 29,2 mia.). La maggioranza sottolinea che, rispetto al precedente quadro finanziario quadriennale, sulla base del progetto del Consiglio federale sono già stati stanziati fondi supplementari significativi per questi settori nonostante la situazione finanziaria sfavorevole in cui versa la Confederazione. Anche la quota rilevante di studenti stranieri e i costi che questi comportano hanno sollevato alcuni interrogativi. Dopo una discussione approfondita, la Commissione propone con 8 voti contro 2 e 1 astensione di sostenere la decisione del Consiglio nazionale secondo cui gli studenti stranieri devono versare tasse almeno tre volte più elevate di quelle versate dagli studenti svizzeri.

Conformemente alla legge sul Parlamento, le proposte della CdF-S saranno presentate alla commissione incaricata dell’esame preliminare (CSEC-S), ma anche direttamente al Consiglio degli Stati.

La CdF-S si è inoltre occupata della Strategia di cooperazione internazionale 2025–2028 e dei quattro crediti d’impegno per un importo complessivo di 11,27 miliardi di franchi, che il Consiglio federale ha chiesto di stanziare a questo scopo (24.049). Ha inoltre discusso una proposta intesa a invitare la Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S), incaricata dell’esame preliminare, a ridurre i crediti d’impegno richiesti dal Consiglio federale, al fine di garantire un margine di manovra nel bilancio federale per ulteriori investimenti destinati a rafforzare rapidamente le capacità di difesa dell’esercito. Tale proposta è stata respinta con 6 voti contro 4 e 2 astensioni. Secondo la maggioranza della Commissione, la sua attuazione avrebbe un impatto finanziario talmente importante da mettere in discussione la strategia stessa; cosa che vorrebbe evitare. È stato inoltre sottolineato che nel credito della cooperazione internazionale sono stati integrati tutti gli aiuti all’Ucraina. La Commissione farà pervenire le proprie considerazioni alla CPE-S.

Legge federale ​concernente le misure di sgravio del bilancio della Confederazione applicabili dal 2025

La Conferenza dei governi cantonali (CdC) è stata sentita, su sua richiesta, dalla CdF-S nell’ambito della trattazione del progetto del Consiglio federale relativo alla legge federale concernente le misure di sgravio del bilancio della Confederazione applicabili dal 2025 (24.016). La CdC sostiene pienamente il progetto. Ha preso posizione in generale sulla ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni e sul loro finanziamento, discutendo in primo luogo del progetto «Dissociazione 27 – ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni». La Commissione proseguirà i propri lavori, in occasione della prossima seduta, con il dibattito di entrata in materia e la deliberazione di dettaglio.

24.041 ns ​​Preventivo 2025 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2026-2028

La Commissione ha avviato l’esame del preventivo 2025 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2026-2028, conducendo un intenso dibattito con il capo del Dipartimento federale delle finanze e la Commissione omologa del Consiglio degli Stati. Il 26 giugno 2024 il Consiglio federale ha approvato le cifre del preventivo 2025, dal quale risulta un deficit di finanziamento di 0,4 miliardi di franchi. Il margine (eccedenza strutturale) di 0,1 miliardi di franchi, derivante da misure di sgravio di entità pari a circa 2,5 miliardi di franchi, permette di rispettare i dettami del freno all’indebitamento, che consente un deficit congiunturale di 500 milioni di franchi. Il piano finanziario 2026 prevede una necessità di correzione relativamente bassa. A partire dal 2027 il piano finanziario tornerà a presentare un disavanzo elevato, pari a circa 2,5 miliardi di franchi.

La Commissione rileva che le decisioni delle Camere relative a diversi decreti finanziari pluriennali (esercito, ERI, cultura e ambiente) non si riflettono nelle cifre del Consiglio federale. Le Commissioni proseguiranno l’esame del preventivo all’inizio di settembre, dopo che il Consiglio federale avrà adottato il messaggio sul preventivo 2025 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2026-2028.

Alta vigilanza finanziaria sulle ​imprese della Confederazione

Le sottocommissioni di entrambe le Commissioni hanno infine riferito in sede plenaria in merito all’esito degli accertamenti compiuti riguardo al raggiungimento degli obiettivi strategici da parte delle imprese e degli istituti della Confederazione nell’esercizio 2023. Nel quadro dei loro compiti di alta vigilanza, le Commissioni sono infatti chiamate a verificare se il Consiglio federale e i dipartimenti assolvono correttamente la loro funzione di ente proprietario.

Presieduta dal consigliere agli Stati Jakob Stark (UDC, TG), la Commissione si è riunita a Warth-Weiningen e a Berna il 4 e il 5 luglio 2024. A parte delle sedute erano presenti la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il consigliere di Stato Martin Bühler, direttore del Dipartimento delle finanze e dei comuni del Cantone dei Grigioni, nonché rappresentanti di vari dipartimenti (DFF, DFAE, DEFR).