La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale propone a larga maggioranza di accogliere una mozione della sua omologa del Consiglio degli Stati che chiede adeguamenti delle misure di Via sicura – in particolare nell’ambito dei reati di pirateria stradale.

Con 17 voti contro 5 e 2 astensioni la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) propone alla propria Camera di accogliere la mozione della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S). Via sicura. Adattamenti (17.3632). La Commissione concorda con il Consiglio degli Stati nel ritenere che, a quattro anni dall’entrata in vigore delle prime misure di Via sicura, si possa stilare nel complesso un bilancio positivo, anche se reputa necessario intervenire soprattutto nell’ambito dei reati di pirateria stradale. La CTT-N ritiene, in particolare che occorra lasciare ai giudici la facoltà di valutare secondo il loro apprezzamento le circostanze concrete, le infrazioni e la proporzionalità della pena (punto 1 della mozione). La mozione chiede inoltre che l’obbligo di regresso degli assicuratori di cui all’articolo 65 capoverso 3 LCStr sia trasformato di nuovo in un diritto di regresso (punto 2) e che si rinunci all’attuazione delle misure riguardanti gli apparecchi di registrazione dei dati e l’etilometro blocca-motore (punto 3). Una minoranza propone di respingere il terzo punto della mozione, ritenendo che i due strumenti citati siano efficaci nella prevenzione degli incidenti. Un’ulteriore minoranza respinge la mozione nella sua integralità poiché, a suo parere, non è opportuno abrogare o indebolire misure che hanno dimostrato la loro efficacia solo pochi anni dopo l’entrata in vigore di Via sicura.

La Commissione ha inoltre trattato l’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali (Iniziativa per la bici)» (17.051), depositata il 1 marzo 2016 con 105 234 firme valide. L’iniziativa, sostenuta da 26 associazioni e partiti, chiede che l’attuale articolo costituzionale sui sentieri e percorsi pedonali (art. 88 Cost.) sia integrato con disposizioni riguardanti le vie ciclabili. Dalla seduta di ieri è risultato che, in linea di massima, la Commissione condivide l’opinione degli autori dell’iniziativa secondo cui, per quanto concerne le vie ciclabili, la Confederazione dovrebbe assumere gli stessi compiti attribuitile in materia di mobilità pedonale ed escursionistica. Considera questa equiparazione sensata dal punto di vista della politica dei trasporti. Tuttavia, al pari del Consiglio federale e del Consiglio degli Stati, è contraria a modificare le attuali competenze dei Cantoni. La Confederazione deve limitarsi ad assumere compiti sussidiari a livello d’informazione e di coordinamento e, successivamente, emanare semplici norme di principio. Con 11 voti contro 5 e 8 astensioni, la Commissione propone pertanto alla propria Camera di raccomandare di respingere l’iniziativa popolare e, con 16 voti contro 7 e 1 astensione, di accogliere il controprogetto diretto. Si prevede che questo oggetto verrà trattato al Consiglio nazionale nella sessione primaverile.

Con 14 voti contro 11 la Commissione ha inoltre respinto una proposta di mozione commissionale che avrebbe incaricato il Consiglio federale di sospendere le consultazioni relative alla modifica dell’ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV) e alla concessione SRG SSR fino a conclusione del dibattito generalizzato sul servizio pubblico nel settore dei media. Secondo la maggioranza della Commissione la discussione ha già avuto luogo e potrà proseguire nell’ambito dell’elaborazione e delle deliberazioni sulla nuova legge sui media elettronici. La maggioranza osserva peraltro che sia il progetto di ordinanza sia la nuova concessione si fondano sulla LRTV vigente e che la Commissione avrà dunque la possibilità di discutere e di esprimere la propria opinione su entrambi gli oggetti, i quali saranno trattati dalla Commissione nel corso del prossimo trimestre. La maggioranza ritiene infine che la nuova concessione SRG SSR debba avere una durata limitata a quattro anni, ciò che mostra chiaramente l’intenzione del Consiglio federale di apportare nuovi adeguamenti una volta che sarà conclusa la discussione parlamentare sulla legge concernente i mass media. Una minoranza della Commissione è invece del parere che prima di adeguare la ORTV e la concessione sia necessario condurre un dibattito generalizzato sul ruolo del servizio pubblico nel settore dei media.

La Commissione è tornata a occuparsi del rapporto del Consiglio federale concernente la «Valutazione delle possibilità di sviluppo di FFS Cargo» (15.3496). Lo scorso novembre essa aveva dato incarico all’Amministrazione di approfondire singole varianti, segnatamente quella riguardante la proposta di subordinare FFS Cargo direttamente alla Confederazione. La Commissione ha discusso il rapporto aggiuntivo, dicendosi concorde con il Consiglio federale nel ritenere che il rafforzamento del trasporto di merci su rotaia sia un obiettivo particolarmente importante. Il Consiglio federale propone che questo obiettivo sia conseguito in seno al gruppo FFS, ma con un proprio consiglio di amministrazione rafforzato. La Commissione sostiene questa modalità, sottolineando da parte sua l’importanza che il settore non venga integrato soltanto da conoscenze specialistiche, ma anche da un impegno possibilmente sostenibile.

Dopo questa decisione concernente FFS Cargo, la Commissione ha avviato la deliberazione di dettaglio relativa all’Organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria (16.075 n). Nel complesso si è allineata alle proposte del Consiglio federale, anche se su alcuni aspetti specifici ha voluto fissare altre priorità. Con 18 voti contro 5 ha ad esempio approvato una proposta volta a fare in modo che nella legge, al posto di una gestione di sistema nel traffico merci, venga ancorata una soluzione settoriale concordata. La Commissione ritiene invece che, allo stato attuale, non sia opportuno che nella legge vengano introdotte disposizioni più ampie riguardo alla gestione di sistema (art. 18a LTV), visto che fra gli attori interessati non è stato possibile concordare una soluzione. Senza voti contrari propone pertanto che l’articolo venga stralciato dal progetto di revisione. La Commissione si allinea invece al Consiglio federale per quanto attiene ai diritti dei passeggeri ed è d’accordo che le relative disposizioni siano mantenute nel progetto OIF, benché dal punto di vista tematico abbiano poco a che vedere, a suo dire, con il resto della revisione di legge. La Commissione ha deciso di seguire il Consiglio federale anche nella questione riguardante la non applicabilità della legge sulla trasparenza per l’attività di vigilanza dell’UFT nel settore della sicurezza (art. 14 cpv. 2 Lferr). Essa auspica che nel progetto OIF sia introdotta una disposizione relativa agli autobus a lunga percorrenza (art. 9 LTV). Le aziende interessate potranno così effettuare trasporti soltanto se non rappresentano una concorrenza significativa nel traffico a lunga distanza e solo una concorrenza di poco conto nel traffico regionale delle persone. La Commissione ha approvato una proposta in tal senso con 12 voti contro 12 e il voto decisivo della presidente. In tal modo, secondo la maggioranza della Commissione si dovrebbe impedire, nell’interesse dei contribuenti, un approccio selettivo. La minoranza vorrebbe che, alle stesse condizioni, sia ammesso almeno il principio della concorrenza nell’interesse dei consumatori. Nella votazione sul complesso, la Commissione ha accolto il progetto all’unanimità. Esso sarà presumibilmente trattato dal plenum nella prossima sessione primaverile.

La Commissione ha inoltre incontrato alcuni rappresentanti delle FFS e di un’azienda di autobus (Twerenbold), nonché il direttore dell’UFT, per discutere riguardo al Rapporto sui trasporti internazionali di viaggiatori (ferrovia/autobus) (14.3673), di cui ha preso atto. Senza voti contrari, ha deciso di presentare una mozione di commissione (18.3001) che incarica il Consiglio federale di elaborare un piano nazionale riguardante i terminal degli autobus. La Commissione ha pure preso atto del Rapporto sul trasferimento del traffico 2017. Con 21 voti contro 0 e 1 astensione, ha deciso di incaricare l’Amministrazione di presentarle, entro la fine del 2018, una strategia concernente la realizzazione a medio termine dell’obiettivo di trasferimento.