Per la grande maggioranza della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni occorre garantire prioritariamente la protezione degli investimenti, in particolare anche nelle regioni periferiche, e una buona offerta di servizi di telecomunicazione per tutti i consumatori. Contrariamente al Consiglio federale, non intende pertanto modificare l’attuale ordinamento sull’accesso. Il progetto è quindi pronto per l’esame in Consiglio nazionale nella prossima sessione autunnale.

​Dopo aver preso le prime decisioni sul progetto di revisione della legge sulle telecomunicazioni (17.058) nella seduta del mese di luglio, ora la Commissione ha proseguito e concluso la deliberazione di dettaglio.

Per quanto riguarda il punto cruciale del progetto, ossia la regolamentazione dell’accesso (art. 11c), il disegno del Consiglio federale prevede di sancire nella legge il principio della neutralità tecnologica e di autorizzare il Consiglio federale ad adottare misure di regolamentazione supplementari se dovesse constatare un insufficiente livello di concorrenza nel mercato dei collegamenti a banda larga. La grande maggioranza della Commissione si è dichiarata contraria per il momento a estendere la regolamentazione dell’accesso e dei prezzi alle nuove reti e propone alla propria Camera, con 23 voti contro 1, di stralciare l’articolo 11c dal disegno. In tal modo la disaggregazione della rete locale rimarrà primariamente limitata al cavo in rame. Al fine di poter garantire anche in futuro l’attuale concorrenza, il Parlamento deve però disporre di uno strumento adeguato per poter prendere ulteriori misure in qualunque momento. La maggioranza della Commissione propone pertanto che il Consiglio federale, a scadenza triennale, renda conto al Parlamento in merito allo sviluppo degli investimenti e del servizio universale, alla qualità e ai prezzi dei servizi di telecomunicazione offerti nonché alla concorrenza fra le reti. La maggioranza fa notare che le attuali condizioni quadro in Svizzera hanno permesso di ottenere servizi di telecomunicazione di alta qualità. Ulteriori regolamentazioni metterebbero invece in pericolo gli investimenti necessari al futuro sviluppo della rete, soprattutto nelle regioni periferiche. Una minoranza propone di inserire direttamente nella legge disposizioni di accesso tecnologicamente neutre.

In merito alla ridiffusione di programmi radiotelevisivi la Commissione ha deciso, con 20 voti contro 0 e 4 astensioni, di eliminare nuovamente dal disegno le norma relativa all’integrità del segnale, decisa durante l’ultima seduta. La Commissione ricorda che non è mai stata sua intenzione impedire la televisione in differita (replay TV). Inoltre, dai recenti approfondimenti è emerso che la LTC non è la legge ideale per una disposizione di questo tipo. Al suo posto, la Commissione propone pertanto, con 20 voti contro 3 e 1 astensione, di inserire nella legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) una disposizione che, per la ridiffusione in differita, vieti ai fornitori di servizi di telecomunicazione di modificare i programmi televisivi. La Commissione resta convinta che le emittenti televisive svizzere debbano negoziare direttamente con i fornitori di servizi televisivi le condizioni per la ridiffusione in differita dei loro programmi. Questa problematica dovrebbe invece essere disciplinata nella legge sul diritto d’autore (LDA). La CTT-N invita la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale a occuparsi di questo aspetto nel quadro della revisione attualmente in corso della LDA (17.069).

Per quanto riguarda la protezione dei fanciulli e dei giovani (art. 46a), la Commissione propone all’unanimità una modifica al fine di completare i blocchi dell’accesso previsti nel disegno del Consiglio federale con misure per la cancellazione di contenuti pornografici. In questo ambito i competenti servizi in Svizzera si coordineranno con le autorità internazionali e con gli organismi di notifica gestiti da terzi.

Nella votazione sul complesso il progetto è stato approvato senza voti contrari ed è pertanto pronto per l’esame in Consiglio nazionale in occasione della sessione autunnale.

La Commissione ha sentito l’autore dell’iniziativa parlamentare Reynard. Iscrivere la neutralità della rete nella Costituzione (18.407). Poiché la neutralità della rete è un tema trattato anche nell’ambito della revisione della LTC attualmente in corso (17.058), la Commissione deciderà in merito all’iniziativa una volta concluse queste deliberazioni.

Nel corso della seduta la CTT-N ha deliberato in merito alle divergenze concernenti l’oggetto Organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria (16.075). Sul punto politicamente più controverso – la questione degli autobus a lunga percorrenza – la Commissione ha deciso, con 14 voti contro 10, di seguire la linea del Consiglio degli Stati al fine di evitare un approccio selettivo da parte delle imprese private che operano in questo settore. La Commissione ha precisato a livello linguistico il testo adottato dal Consiglio degli Stati e introdotto una differenziazione fra traffico a lunga percorrenza e traffico regionale. Una minoranza propone, come il Consiglio federale, di consentire un minimo di concorrenza attraverso i bus a lunga percorrenza. La CTT-N mantiene la maggior parte delle altre divergenze allo scopo di fissare l’importanza del trasporto merci, di una sana concorrenza e dell’inclusione dei settori anche a livello legislativo.

La Commissione propone inoltre alla propria Camera, senza opposizioni, di accogliere la mozione del Consiglio degli Stati (Caroni) Procedure più eque nella circolazione stradale (17.4317). La Commissione concorda con il Consiglio degli Stati e il Consiglio federale sul fatto che la revoca della licenza di condurre costituisca una notevole ingerenza nel libertà della persona interessata e che quindi le procedure, spesso lunghe, dovrebbero essere semplificate.