Una nuova procedura per consentire ai privati sovraindebitati di voltare pagina
Con 16 voti contro 9 e nessuna astensione la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale ha deciso di proporre alla propria Camera di accogliere il disegno del Consiglio federale volto a modificare la legge federale sulla esecuzione e sul fallimento (25.019) e a introdurre una procedura di fallimento risanatorio per persone fisiche.
La Commissione ha concluso l’esame delle ultime disposizioni del disegno di legge e ha deciso, con 14 voti contro 8 e 2 astensioni, di riesaminare la questione del periodo durante il quale è consentito effettuare prelievi sul reddito. In giugno aveva deciso di aumentare a 5 anni la durata di 3 anni decisa dal Consiglio federale. Tuttavia, è stata proposta una nuova soluzione di compromesso: mantenere la durata di 3 anni se le condizioni di cui all’articolo 337 capoverso 3 D-LEF sono tutte soddisfatte e prevedere un margine di manovra per i tribunali affinché possano ordinare di prorogare a 4 anni la durata del prelievo se il debitore è durevolmente insolvente da oltre un anno e non si prospetta alcun miglioramento della sua capacità economica. La maggioranza della Commissione si è espressa a favore di questo compromesso con 13 voti contro 11 e nessuna astensione. Una minoranza vuole mantenere la durata di 3 anni inizialmente proposta dal Consiglio federale, mentre un’altra minoranza chiede di mantenere la durata di 5 anni proposta dalla Commissione durante la sua precedente seduta. La Commissione ha peraltro rifiutato con 16 voti contro 9 e nessuna astensione una proposta tesa a stralciare completamente la procedura di fallimento risanatorio. Una minoranza sostiene questa proposta. Il Consiglio nazionale tratterà verosimilmente quest’oggetto durante la sessione autunnale.
Trattati diversi temi relativi al diritto di locazione
La Commissione ha esaminato in modo approfondito diverse questioni relative al diritto di locazione. Ha preso innanzitutto atto del rapporto del Consiglio federale del 26 febbraio 2025 che illustra l’evoluzione dei canoni d’affitto e la carenza di alloggi in Svizzera (rapporto in adempimento dei postulati 22.4289 e 22.4290). La Commissione ha discusso delle cause che hanno portato a questa difficile situazione e ha esaminato possibili soluzioni, decidendo tuttavia di non intervenire attivamente depositando un proprio intervento come invece proponeva una minoranza.
La Commissione si è inoltre nuovamente occupata dell’attuazione dell’iniziativa parlamentare Egloff 17.493 «Criteri comprovabili per determinare le pigioni in uso in una località o in un quartiere». Ha preso atto con grande interesse di un rapporto complementare (t/ f) dell’Amministrazione, che analizza dal punto di vista storico il concetto di pigioni in uso in una località o in un quartiere. Dato che oggigiorno gli uffici di conciliazione in materia di locazione interpretano in maniera molto diversa questo concetto, la Commissione è del parere che occorra valutare l’opportunità di una precisazione legale. Ha pertanto incaricato l’Amministrazione di procedere a ulteriori chiarimenti.
Riforma della pena detentiva a vita
La Commissione è favorevole a una modifica del Codice penale secondo cui in futuro la liberazione condizionale dalla pena detentiva a vita potrà essere esaminata per la prima volta dopo 17 anni e non più come finora dopo 15 anni. Dopo essere entrata in materia sul progetto con 16 voti contro 8, nella votazione sul complesso la Commissione ha deciso con 17 voti contro 7 di proporre alla propria Camera di accoglierlo. In questo modo si allinea fondamentalmente alla decisione del Consiglio degli Stati. Una minoranza propone la non entrata in materia.
In un punto la Commissione ha deciso con 14 voti contro 9 e 1 astensione di scostarsi dal Consiglio degli Stati: vuole introdurre una disposizione transitoria affinché le nuove norme non siano applicabili alle persone che già oggi stanno scontando una pena detentiva a vita. Una minoranza respinge questa disposizione transitoria ribadendo il principio secondo cui le disposizioni del nuovo diritto concernenti l’esecuzione sono applicabili anche a chi è stato condannato secondo il diritto anteriore (art. 388 cpv. 3 CP).
Estratto nazionale del registro delle esecuzioni
La Commissione ha concluso l’esame dell’oggetto 24.065 con cui, oltre alle modifiche puntuali proposte dal Consiglio federale, intende anche istituire le basi legali per l’allestimento di un estratto nazionale del registro delle esecuzioni. Sulla scorta dei pareri espressi dai partecipanti alla consultazione ha apportato ulteriori modifiche alla formulazione delle nuove disposizioni di legge. Per motivi di protezione dei dati, la Commissione precisa tra le altre cose quali informazioni possono figurare nell’estratto e propone all’unanimità di conferire alla Confederazione la responsabilità di gestire il previsto sistema d’informazione centralizzato. La Commissione propone inoltre che l’identificazione della persona sulla quale viene richiesta l’informazione avvenga automaticamente attraverso il sistema stesso (11 voti contro 10 e 1 astensione) e che anche le richieste di rettifica delle iscrizioni erronee possano essere trasmesse all’ufficio d’esecuzione competente tramite il sistema d’informazione (14 voti contro 9). Il progetto, adottato dalla Commissione nella votazione sul complesso con 22 voti favorevoli e nessuno contrario, sarà trattato dal Consiglio nazionale durante la sessione autunnale.
Altri oggetti
- La Commissione condivide la richiesta formulata nella mozione 24.4464 del consigliere agli Stati Regazzi «Una strategia contro l’uso abusivo delle nostre immagini»; vuole però precisarne la formulazione per garantire che l’attuazione sia il più efficace possibile. Con 13 voti contro 12 ha pertanto deciso sia di modificarne il tenore sia di proporre alla propria Camera di accoglierla nella versione modificata. Una minoranza propone di respingere la mozione.
- La Commissione ha deciso con 22 voti favorevoli e 3 astensioni di proporre alla propria Camera di accogliere la mozione 4420 «Certezza del diritto nello sfruttamento di aree d’estrazione». Intende così evitare che vengano frenati gli investimenti in nuovi progetti e che si debba importare materia prima, con ingenti costi in termini finanziari ma anche ecologici. Questa mozione potrà essere trattata nel quadro della revisione della legge federale sul diritto fondiario rurale.
- Con 18 voti contro 1 e 2 astensioni la Commissione ha deciso di dare seguito all’iniziativa parlamentare 425 che intende modificare l’articolo 301a CC in caso di modifica illecita del luogo di dimora dei figli. Lo scopo è di definire chi ha l’onere di accompagnare e riprendere i figli affinché le relazioni personali siano mantenute. La Commissione omologa del Consiglio degli Stati esaminerà l’iniziativa prossimamente.
La commissione si è riunita il 28 e 29 agosto 2025 nel Cantone di origine del suo presidente, il consigliere nazionale Vincent Maitre (M-E/GE).