Nell’ambito della deliberazione di dettaglio, la Commissione ha preso le seguenti decisioni di principio.
In linea con il Consiglio nazionale, si è espressa, con 9 voti contro 3 e 1 astensione, a favore della possibilità per una coppia di coniugi di portare il doppio cognome e decidere liberamente l’ordine delle sue componenti. Con 8 voti contro 5, appoggia anche la decisione del Consiglio nazionale che consente ai due fidanzati di comporre individualmente il proprio cognome a partire dai loro due cognomi, permettendo così di optare per lo stesso (doppio) cognome. Per una minoranza sarebbe preferibile un modello che preveda anche la creazione di un cosiddetto cognome di famiglia ufficiale.
Contrariamente al Consiglio nazionale, con 7 voti contro 5 e 1 astensione, la Commissione propone di mantenere il principio del cognome da nubile o celibe, secondo cui può essere trasmesso al coniuge e ai figli comuni soltanto il cognome da nubile o celibe e non un cognome acquisito a seguito di un precedente matrimonio. In questo modo la Commissione intende garantire che anche in futuro il cognome permetta di risalire in modo chiaro all’origine di una persona. Una minoranza ritiene invece tale regime superato e sottolinea il fatto che, al momento di risposarsi, molte persone non si identificano ormai più con il proprio cognome da nubile o celibe.
Non hanno invece suscitato discussioni all’interno della Commissione le disposizioni transitorie decise dal Consiglio nazionale, la soppressione del cognome di affinità, il principio della libera scelta dell’uso del trattino nel doppio cognome e la rinuncia all’introduzione del doppio cognome per i figli.
La Commissione prevede di approvare in via definitiva le proposte relative alle decisioni di principio in occasione della sua prossima seduta, in modo da permettere al Consiglio degli Stati di trattare l’oggetto durante la sessione autunnale.
Introduzione di una regolamentazione quadro applicabile al suicidio assistito
Sulla scorta delle audizioni condotte in aprile sulla situazione attuale dell’assistenza al suicidio in Svizzera, la Commissione considera necessario intervenire sul piano legislativo. Da una parte, propone di avviare un monitoraggio statistico in questo ambito, che rilevi sia il numero dei casi di suicidio assistito in Svizzera sia le diverse modalità di accompagnamento (25.3945). Dall’altra, con una seconda mozione incarica il Consiglio federale di definire una regolamentazione quadro applicabile all’assistenza al suicidio in Svizzera (25.3944). Questa regolamentazione non deve complicare l’accesso al suicidio assistito né inasprire le condizioni da soddisfare, bensì istituire basi legali chiare che disciplinino i requisiti e la procedura da seguire per ricevere assistenza nel percorso. Il Consiglio degli Stati si occuperà presumibilmente di entrambe le mozioni durante la sessione autunnale.
L’iniziativa parlamentare Zopfi (21.464) chiede che la provocazione e l’incitamento pubblici alla disobbedienza e alla violazione dei doveri di servizio non siano più penalmente punibili, trattandosi di un reato astratto di esposizione a pericolo che lede la libertà di espressione. La Commissione propone ora di attuare l’iniziativa limitandosi a un adeguamento del Codice penale applicabile ai civili nei periodi di pace e di rinunciare invece a una revisione del Codice penale militare. Sta attualmente elaborando il corrispondente progetto preliminare.
Registro per la trasparenza: divergenze
La Commissione ha avviato la fase di appianamento delle divergenze sul disegno 1 del progetto 24.046. Ha tuttavia rinviato alla prossima seduta la decisione relativa alla presunzione di esattezza, al fine di procedere a ulteriori chiarimenti. Per quanto riguarda due delle restanti tre divergenze, si allinea al Consiglio nazionale senza opposizioni. Con 7 voti contro 4, ribadisce peraltro che gli uffici cantonali del registro di commercio non devono essere autorizzati a consultare i dati iscritti nel registro per la trasparenza al fine di registrare gli annunci di modifiche (art. 11 cpv. 3bis). Le Camere prevedono di concludere l’appianamento delle divergenze nel corso della sessione autunnale.
Altri oggetti
- Nell’ambito del progetto di modifica del Codice di procedura civile riguardante l’azione collettiva e la transazione giudiziaria collettiva (21.082), la Commissione ha interpellato alcuni esperti internazionali allo scopo di documentarsi sulle regole e pratiche adottate in questo ambito nei vari Paesi europei. Il dibattito di entrata in materia è previsto per il mese di agosto 2025, durante la prossima seduta della Commissione.
- La Commissione ha deciso, all’unanimità, di non approvare l’iniziativa parlamentare Amaudruz 23.479 La durata della violenza carnale non deve più costituire un criterio, soprattutto in considerazione del fatto che nel frattempo il Tribunale federale ha precisato di essersi espresso in modo ambiguo al riguardo, utilizzando una formulazione «inadeguata» in una precedente decisione (cfr. il comunicato stampa del Tribunale federale del 15 ottobre 2024).
- La Commissione propone, senza voti contrari, di dare seguito all’iniziativa 24.314 presentata dal Cantone di San Gallo, che chiede di estendere le possibilità, per i tribunali penali, di rinunciare alla motivazione scritta delle sentenze. Sebbene condivida solo parzialmente le modalità di attuazione proposte dall’iniziativa, la Commissione reputa opportuno intervenire in considerazione del carico di lavoro dei tribunali. Per la relativa decisione manca ancora l’approvazione della CAG-N.
- Con 11 voti e 1 astensione, la CAG-S ha dato seguito all’iniziativa parlamentare 24.434 del consigliere agli Stati Pirmin Schwander, finalizzata a chiarire una questione interpretativa relativa alla verifica dei conti intermedi di una società anonima a rischio di sovraindebitamento. La Commissione lascia tuttavia aperta la modalità con cui tale chiarimento dovrà essere attuato.
- La Commissione ritiene che sia necessario intervenire nell’ambito delle pene uniche e ha deciso all’unanimità di incaricare il Consiglio federale di rivedere il Codice penale in tal senso (Mo. 25.3946).
Presieduta dal consigliere agli Daniel Jositsch (S, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il
26 e 27 giugno 2025.