I costi dei test COVID per le persone asintomatiche dovrebbero continuare a essere assunti dalla Confederazione. Inoltre il Consiglio federale dovrebbe definire una serie di criteri oggettivamente misurabili in base ai quali eliminerà l’obbligo del certificato. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) fa queste richieste in una lettera al Consiglio federale.

Già nella sua seduta dello scorso 18 agosto la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale si era occupata in modo approfondito della prevista rinuncia alla copertura dei costi da parte della Confederazione per i test antigenici rapidi e per i test antigenici autodiagnostici a partire dal 1° ottobre 2021. Allora l’ipotesi dell’estensione dell’obbligo del certificato non era ancora stata ventilata. Questo obbligo vige però dal 13 settembre 2021, mettendo sotto una nuova luce la decisione del Consiglio federale di rendere a pagamento il test COVID per gli asintomatici. Con 16 voti contro 6 e 3 astensioni, la Commissione chiede al Consiglio federale di ritornare sulla sua decisione e di continuare a offrire gratuitamente questi test (ad es. per il certificato COVID). A suo avviso, per evitare il sovraccarico del sistema sanitario a causa di pazienti con il COVID-19, i quali richiedono cure dispendiose, sono essenziali non solo le vaccinazioni ma anche i test. In questo modo è possibile individuare le persone contagiate e prevenire ulteriori contagi. Inoltre, si eviterebbe di limitare il diritto all’istruzione nei confronti degli studenti che potrebbero partecipare alle lezioni in presenza solo se fossero in grado di pagare i test presso le università o università professionali che prevedono l’obbligo del certificato.
Con 16 voti contro 6 e 2 astensioni, la Commissione chiede inoltre al Consiglio federale di definire una serie di criteri oggettivamente misurabili sulla base dei quali eliminerà l’obbligo del certificato.