La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) fa tutto il possibile affinché vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e collocamenti extrafamiliari ricevano rapidamente giustizia nel versamento delle prestazioni complementari e ha adottato un progetto al riguardo trasmettendolo al proprio Consiglio.

​Durante l’ultima riunione la Commissione ha presentato un’iniziativa (19.476 s) affinché in tempi brevi le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e a collocamenti extrafamiliari non subiscano una riduzione delle prestazioni complementari (PC) per avere ricevuto un contributo di solidarietà. Allineandosi alla sua omologa, la Commissione ha approvato all’unanimità un progetto di atto normativo grazie al quale i contributi di solidarietà non sono computati quali sostanza o redditi patrimoniali nel calcolo delle PC. Le riduzioni avvenute in passato in base all’aggiunta del contributo di solidarietà devono essere revocate e gli importi rimborsati agli interessati. La Commissione auspica che il progetto possa essere trattato durante la sessione invernale non solo dal Consiglio degli Stati, ma anche dal Consiglio nazionale per essere poi adottato ancora quest’anno.

14 settimane di congedo per curare figli gravemente ammalati

La Commissione ha discusso la legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari (19.027 n) accogliendola all’unanimità nella votazione sul complesso. Sempre all’unanimità aveva già deciso di entrare in materia dato che la necessità di prendere misure in questo importante ambito di politica sociale era incontestata. Durante la deliberazione di dettaglio si è allineata ampiamente alla posizione del Consiglio federale e del Consiglio nazionale. Nella questione della durata del congedo breve per l’assistenza ai familiari appoggia ad esempio la proposta dell’Esecutivo che prevede un massimo di tre giorni per evento per un totale massimo di dieci giorni all’anno. Anche sulla questione del congedo di assistenza di massimo 14 settimane per genitori di figli con gravi problemi di salute la Commissione sostiene la proposta del Consiglio federale che ha stimato a 75 milioni di franchi all’anno l’indennizzo di questo congedo per il tramite delle IPG. Per quel che riguarda la normativa sulle prestazioni complementari (PC), la Commissione propone all’unanimità di adeguare il tetto massimo per le pigioni introdotto con la più recente revisione al riguardo a marzo 2019 e di determinare un importo per la pigione garantito per i beneficiari di PC che condividono l’alloggio con altre persone. In tal modo la Commissione vuole assicurare che le persone in situazione di handicap che convivono con i genitori o altri non debbano modificare la propria situazione abitativa o addirittura trasferirsi in un istituto per motivi finanziari.

Incontestata la semplificazione del lavoro a tempo ridotto

All’unanimità la Commissione è entrata in materia sull’oggetto 19.035 «Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione. Modifica» e sempre all’unanimità lo ha adottato trasmettendolo al proprio Consiglio. Il progetto è volto a semplificare la normativa sul tempo di lavoro ridotto e a preparare la digitalizzazione della LADI: sono stati discussi soprattutto i nuovi criteri per il prolungamento della durata massima dell’indennità per lavoro ridotto di cui all’articolo 35. La Commissione ha seguito con 8 voti favorevoli e 4 contrari le proposte del Consiglio federale, dato che permettono di creare una base legale più chiara e flessibile. Una minoranza propone di non modificare la normativa in vigore. È stata aggiunta con 7 voti favorevoli, 3 contrari e un’astensione una disposizione che permette ai Cantoni di continuare a servirsi dei sistemi d’informazione della Confederazione versando un indennizzo (art. 83 cpv. 1ter).

Altre delibere

La Commissione ha avviato la deliberazione sulle divergenze in merito al disegno «LAMal. Autorizzazione dei fornitori di prestazioni» (18.047) e intende concluderla durante la prossima riunione di fine novembre affinché sia trattata nella sessione invernale.

La Commissione propone all’unanimità di adottare la mozione CSSS-N «Prestazioni complementari per le forme di alloggio con assistenza» (18.3716).

Ha deciso all’unanimità un postulato con cui incaricare il Consiglio federale di indicare quali adeguamenti siano necessari affinché le persone affette da disabilità fisiche o psichiche ricevano ausili tecnologicamente avanzati, ma anche economicamente sostenibili. Propone dunque di respingere le mozioni 16.3880 (Glättli) e 16.3881 (Golay) «Migliorare l'autonomia e l'integrazione sociale dei disabili».

All’unanimità propone di adottare due mozioni del Consiglio nazionale volte a garantire che i genitori rimangano debitori dei premi che i figli non hanno pagato alla cassa malati anche quando decade l'obbligo di mantenimento [17.3323 (CN Heim) e 18.4176 (CN Brand)]. A partire dall’iniziativa del Cantone di Turgovia «Complemento all’articolo 64a della legge federale sull’assicurazione malattie concernente l’esecuzione dell’obbligo di pagare i premi da parte degli assicurati» (16.312) e dalla mozione CSSS-N «Liste nere. Definizione di urgenza» (18.3708), la Commissioneha svolto una prima deliberazione su un progetto volto a migliorare il modo di procedere degli assicuratori e dei Cantoni nei confronti degli assicurati morosi, incaricando l’Amministrazione di fornire ulteriori chiarimenti. Intende continuare a deliberare agli inizi del 2020.

Presieduta da Joachim Eder (PLR, ZG), la Commissione si è riunita a Unterägeri (Zugo) il 28 e 29 ottobre 2019. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset. Come da tradizione la seduta si è tenuta nel Cantone di origine del presidente della Commissione. La Commissione e il consigliere federale Alain Berset hanno visitato l’ospedale cantonale di Zugo accompagnati dai consiglieri di Stato di Zugo Martin Pfister e Andreas Hostettler.

Foto: Zuger Zeitung