In futuro gli assegni per i figli dovranno ammontare ad almeno 250 franchi e gli assegni di formazione ad almeno 300 franchi. Per compensare la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS S) ha deciso di dare il via libera all’elaborazione di un relativo progetto di atto normativo. La Commissione si dice inoltre favorevole a una modifica di legge che rafforza il ruolo dei Cantoni nella procedura di approvazione dei premi. È invece contraria a una possibile introduzione di casse cantonali uniche. La CSSS S ha inoltre discusso con la responsabile del DFI le fasi successive alla bocciatura della riforma della previdenza professionale e le sfide legate al finanziamento della 13a rendita AVS. Ha infine esaminato con attenzione la situazione finanziaria degli ospedali.

Con 7 voti contro 3 e 2 astensioni, la CSSS-S ha aderito alla decisione della Commissione omologa di dare seguito all’Iv. pa. Jost «Famiglie forti grazie ad assegni adeguati» (23.406). L’iniziativa chiede di aumentare di 50 franchi l’ammontare minimo mensile degli assegni familiari, portando a un minimo di 250 franchi l’assegno per i figli e a un minimo di 300 franchi l’assegno di formazione. La maggior parte dei Cantoni dovrebbe modificare la propria prassi, dato che al momento soltanto alcuni di essi versano assegni familiari pari o superiori a 250 franchi. Secondo i dati forniti dall’Amministrazione, l'innalzamento degli importi minimi comporterà costi supplementari che si stima potranno attestarsi a 563 milioni di franchi, con un prevedibile conseguente aumento dei contributi a carico dei datori di lavoro.

Attraverso l’adeguamento proposto, la Commissione intende contrastare la perdita di potere d’acquisto cui sono confrontate le famiglie a causa dell'inflazione e dell'aumento delle pigioni e dei premi di cassa malati. In particolare, si vuole evitare che le famiglie rinuncino per motivi finanziari ad avere più figli.

Il Consiglio federale ha deciso di recente di adeguare, con effetto dall'inizio del 2025, gli assegni familiari all’evoluzione dei prezzi. La Commissione constata che gli assegni familiari – a differenza delle rendite AVS – vengono adeguati soltanto sulla base dell'evoluzione dei prezzi e non anche su quella dei salari. Si tratta inoltre del primo aumento dei contributi minimi dall’entrata in vigore, nel 2009, della legge sugli assegni familiari. La Commissione ritiene che l'adeguamento deciso dal Consiglio federale non sia sufficiente.

In una prossima fase, l’omologa Commissione del Consiglio nazionale elaborerà una corrispondente revisione della legge.

Approvazione dei premi: maggiori diritti ai Ca​​ntoni

Nella votazione sul complesso, la Commissione ha approvato con 10 voti contro 0 e 2 astensioni il disegno concernente una modifica della legge sulla vigilanza sull’assicurazione malattie (24.055). In precedenza aveva deciso con 9 voti contro 0 e 3 astensioni di entrare in materia sul progetto. Nella deliberazione di dettaglio, la Commissione ha recepito il disegno del Consiglio federale. Esso prevede di permettere ai Cantoni, nell’ambito della procedura di approvazione dei premi, di prendere posizione sui premi proposti per il loro territorio. Attualmente possono esprimere il loro parere soltanto in merito ai costi stimati. La Commissione è favorevole a questo rafforzamento delle competenze dei Cantoni, soprattutto perché questi ultimi sono nella posizione migliore per valutare la situazione nel loro territorio. Con la modifica della legge viene inoltre stabilito che i versamenti di compensazione in caso di premi incassati in eccesso andranno ai Cantoni, a condizione che i premi siano interamente coperti dalla riduzione dei premi o dalle prestazioni complementari. Il progetto verrà trattato in occasione della sessione invernale.

No a casse malati uniche a livello can​t​​onale

Con 7 voti contro 4 e 1 astensione, la Commissione propone di non dare seguito all’Iv. ct.GE «Per una cassa malati unica e pubblica a Ginevra» (23.319) che chiede di creare una base legale che consenta ai Cantoni di istituire casse cantonali uniche. Poiché il Consiglio degli Stati ha recentemente adottato il po. Poggia «Attuazione della LAMal. Per la libertà di organizzazione dei Cantoni» (24.3224), la Commissione ritiene opportuno attendere il rapporto del Consiglio federale su questo tema prima di prendere misure in tal senso. Inoltre, considera che l’istituzione di casse cantonali uniche comporterebbe notevoli difficoltà di attuazione. Dubita altresì che una misura di questo tipo possa effettivamente contribuire a ridurre i costi della salute e rileva che oggi i costi amministrativi rappresentano meno del 5 per cento del volume dei premi. La Commissione aggiunge che ai Cantoni è già data la possibilità di creare la propria assicurazione-malattia in concorrenza con le altre.

Alt​​​ri oggetti

Per la Commissione, le misure per risolvere lo spinoso problema legato allo spreco di medicamenti non sono ancora esaurite. Con 9 voti contro 0 e 1 astensione, propone pertanto di accogliere la mo. CSSS-N «I prezzi dei medicamenti devono tenere conto degli sprechi causati dalle confezioni o dai dosaggi non appropriati» (24.3397). Con 7 voti contro 1 e 2 astensioni propone di accogliere anche la mo. Rechsteiner Thomas «Fermare lo spreco di medicamenti» (22.4245).

Con 7 voti e 5 astensioni, la Commissione propone di non dare seguito all’Iv. ct.GE «Per una politica federale coerente in materia di salute sessuale e salute riproduttiva» (23.317). La presa a carico dei costi della contraccezione da parte dell’AOMS non è conforme al campo di applicazione della LAMal.

Con 10 voti contro 2, la Commissione propone di non aderire alla decisione del Consiglio nazionale di dare seguito all’Iv. pa. Dobler «Direttive anticipate del paziente. Addebitare i costi della consulenza medica all’assicurazione malattie» (22.420). Rileva che l’AOMS copre già i costi della consulenza medica per la redazione di direttive anticipate se queste ultime vengono fornite nell’ambito del trattamento di una malattia. Al di fuori di questa situazione, la redazione di direttive anticipate rimane una responsabilità individuale.

La CSSS-S ha dato avvio all’esame della mo. Müller Damian «Contrastare la carenza di personale qualificato con un pacchetto di misure che renda più attrattivo il proseguimento dell’attività lucrativa dopo l’età ordinaria di pensionamento» (23.3596) e proseguirà i lavori in occasione di una prossima riunione.

La Commissione ha avviato le deliberazioni relative alla mo. CSSS-N «Abolizione della rendita per figli dei beneficiari di una rendita di vecchiaia e contemporaneo aumento delle prestazioni complementari per i genitori con obbligo di mantenimento» (24.3004) e ha incaricato l’Amministrazione di condurre analisi approfondite. In vista di un ulteriore esame che si terrà nel primo trimestre del 2025, vorrebbe in particolare che le venissero sottoposte opzioni intese a limitare eventualmente i beneficiari della rendita oppure una clausola di esclusione.

Dopo il rifiuto in votazione popolare della riforma della LPP, la Commissione ha svolto un colloquio con la responsabile del Dipartimento federale dell’interno sulle strategie intese a garantire il secondo pilastro. La Commissione ha preso atto che la consigliera federale sentirà le parti in causa e svolgerà un’analisi approfondita entro la prossima estate.

La Commissione ha conferito i primi mandati in vista dell’esame del progetto concernente l’attuazione e il finanziamento della 13a rendita AVS. In particolare, sarà elaborata una panoramica del fabbisogno di finanziamento di tutti i progetti di riforma previsti che hanno un impatto sulle assicurazioni sociali.

In occasione di un dibattito sulla situazione finanziaria degli ospedali, la Commissione ha esaminato attentamente le tariffe in base alle quali vengono rimunerate le cure ospedaliere. A tal fine ha sentito rappresentanti dei Cantoni, degli assicuratori e degli ospedali e si è fatta spiegare da alcuni rappresentanti del Cantone di San Gallo le argomentazioni sull’Iv. ct. «Tariffe a copertura dei costi per gli ospedali rilevanti per l’assistenza sanitaria» (24.304) inerenti allo stesso tema. Si occuperà nuovamente dell’argomento nel primo trimestre dell’anno prossimo, quando i lavori di revisione dell’ordinanza concernente la determinazione delle tariffe saranno in fase avanzata e l’Amministrazione disporrà di ulteriori analisi in merito alla situazione dei vari tipi di ospedale.

Presieduta dal consigliere agli Stati Damian Müller (PLR, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 7 e 8 ottobre 2024. A parte della seduta era presente la consigliera federale Elisabeth Baume‑Schneider.