La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) propone all’unanimità alla propria Camera di respingere la mozione 16.3053 «Test antidroga nell’esercito». Essa considera adeguate le possibilità attualmente a disposizione dell’esercito e attribuisce grande importanza alla salvaguardia del rapporto di fiducia tra militari.

La mozione 16.3053 adottata dal Consiglio degli Stati incarica il Consiglio federale di elaborare una base legale che consenta di sottoporre i militari a un test antidroga durante il servizio militare. La Commissione rammenta però che già oggi possono essere eseguiti test ai militari in caso di un sospettoconcreto di consumo di droghe. L’attuale sistema, che si fonda sullo stretto contatto tra i militari, ha dato buoni risultati. Inoltre sinora non sono stati provati incidenti dovuti all’influsso di droghe durante il servizio militare. In quest’ottica la CPS-N ritiene sproporzionato permettere nuovi test antidroga preventivi senza il sospetto concreto di un reato. Tali misure potrebbero istigare anche diffidenza tra i subordinati e i superiori. Oltre a ciò si porrebbero problemi tanto nell’esecuzione dei test quanto nell’applicazione dei loro risultati. Infine la Commissione fa notare i notevoli costi generati da questi test.

Frontiere esterne: un chiaro sì allo sviluppo dell'acquis di Schengen

La CPS-S propone alla propria Camera con 13 voti contro 9 e un’astensione di approvare il decreto federale concernente lo sviluppo dell’acquis di Schengen e si pronuncia a favore della partecipazione al Fondo sicurezza interna nel settore delle frontiere esterne e dei visti. La maggioranza è convinta che la cooperazione iniziata nel 2009 con l’UE debba proseguire. In tal modo la Svizzera si mostra solidale e approfitta al contempo del sistema Schengen. La minoranza critica invece la mancanza di volontà nell’attuare correttamente il sistema Schengen e propone di non entrare in materia.

Evoluzione del sistema dell’obbligo di prestare servizio

La Commissione ha continuato la discussione sul rapporto del gruppo di studio sul sistema dell’obbligo di prestare servizio. Inizialmente ha confermato la sua decisione di concentrarsi sui modelli proposti dal gruppo di studio «Statuts quo plus» e «Obbligo di prestare servizio di sicurezza». Ha poi iniziato a trattare le 13 raccomandazioni contenute nel rapporto volte a migliorare il sistema dell’obbligo di prestare servizio. La Commissione proseguirà le discussioni sulle raccomandazioni e sui modelli nel mese di gennaio 2017.

Presieduta dalla consigliera nazionale Corina Eichenberger-Walther (PLR, AG), la Commissione si è riunita il 7 e l’8 novembre 2016 a Ginevra e a Cologny. Il primo giorno si è riunita presso il quartiere generale del Forum economico mondiale. In data odierna la Commissione ha visitato i tre Centri ginevrini: il Centro per la politica di sicurezza (GCSP), il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD) e il Centro per il controllo democratico delle forze armate (DCAF).