La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) propone di modificare la legislazione in modo tale che la Confederazione in collaborazione con i Cantoni, le scuole universitarie, gli istituti di ricerca e le imprese svizzere possa realizzare un’infrastruttura digitale autonoma. Vanno inoltre definiti standard di sicurezza di governance. La Commissione ha dato seguito a un’iniziativa parlamentare in tal senso.

Vista la crescente minaccia per la cibersicurezza, la maggioranza della Commissione ritiene necessario che la Svizzera realizzi un’infrastruttura digitale autonoma, che comprenda in particolare anche i servizi di cloud. In tal modo sarebbe possibile garantire il massimo livello di sicurezza per i dati personali degni di particolare protezione. I dati devono essere inviolabili e sottostare al diritto svizzero. La maggioranza rileva che lo scopo non è quello di provvedere a una centralizzazione da parte della Confederazione. Si tratta piuttosto di attuare un progetto che coinvolga gli attori accademici, scientifici ed economici della Svizzera, ad esempio sotto forma di un partenariato pubblico-privato. Secondo la maggioranza, un tale progetto consentirebbe anche di rafforzare la collaborazione tra attori pubblici, a tutto vantaggio della cibersicurezza. Inoltre, la Confederazione dovrebbe anche definire standard per la gestione della sicurezza e assicurare che siano attuati in tutti i Cantoni. La maggioranza della Commissione è consapevole della complessità del progetto e ritiene pertanto che sia opportuno procedere a tappe nell’ambito di un’iniziativa parlamentare. Da parte sua, la minoranza ritiene invece che non sia compito dello Stato realizzare un’infrastruttura digitale. Rileva il ruolo sussidiario della Confederazione e auspica un approccio decentralizzato, come previsto nella Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber-rischi. Inoltre, mette in guardia su un eccessivo impegno finanziario da parte della Confederazione e sulle responsabilità per danni che ne potrebbero derivare per quest’ultima.
Alla luce di queste considerazioni la CPS-N ha deciso, con 14 voti contro 10 e 0 astensioni,  di dare seguito all’iniziativa parlamentare 21.495 Moret Isabelle nella prima tappa. In una seconda fase la Commissione omologa del Consiglio degli Stati esaminerà l’iniziativa (art. 109 LParl).
 
Nell’ambito delle sue ulteriori deliberazioni in merito alla cibersicurezza, la CPS-N ha inoltre adottato con 14 voti contro 10 un suo postulato per rafforzare le autorità di perseguimento penale nel settore delle criptovalute (22.3017). Il postulato incarica il Consiglio federale di esaminare come poter garantire che le autorità di perseguimento penale della Confederazione si procurino, in stretta collaborazione con le autorità cantonali, la tecnologia necessaria ad analizzare le criptovalute e a tracciare le transazioni nei sistemi blockchain, ad esempio nel caso del pagamento di un riscatto o di altre frodi. La maggioranza della Commissione sottolinea che tali analisi sono complesse e costose e pertanto superano le capacità soprattutto dei Cantoni più piccoli. Invece, con un centro di analisi unificato condiviso dalle autorità di perseguimento penale della Confederazione e dei Cantoni, queste capacità potrebbero essere garantite. Questo è tanto più importante visto che nella maggior parte dei casi i riscatti sono richiesti in Bitcoin o in altre criptovalute. La minoranza richiama l’attenzione sulle competenze che la Costituzione attribuisce in quest’ambito ai Cantoni e ritiene più importante che siano in primo luogo rafforzati lo scambio intercantonale di dati e la collaborazione internazionale nell’ambito del perseguimento penale.

Altri temi

La Commissione è stata informata sulla crisi in Ucraina da rappresentanti del DDPS e del DFAE. È molto preoccupata per la crescente tensione ai confini ucraini e per il pericolo di un’escalation militare. Intende continuare a tenersi costantemente al corrente sullo sviluppo della situazione.

Nel quadro di una consultazione sulla prevista attuazione della legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT / 19.032) la Commissione ha preso atto dei disegni di ordinanza. Dopo una discussione ha deciso di rinunciare a sottoporre al Consiglio federale raccomandazioni di modifica delle disposizioni di ordinanza. Tutte le proposte di modifica sono state respinte.   

Presieduta dal consigliere nazionale Mauro Tuena (UDC, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 14 e il 15 febbraio 2022. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Viola Amherd, capo del DDPS, e il consigliere federale Ueli Maurer, capo del DFF.