La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) ha svolto approfondite audizioni in merito alla legge sulla sicurezza delle informazioni. Ne ha ricevuto osservazioni critiche dai rappresentanti dell’economia interessati e dai Cantoni e ha conferito al DDPS mandati supplementari. Essa intende iniziare l’esame del disegno di legge a settembre.

​Già in occasione della sua ultima seduta la Commissione aveva deciso di chiedere al DDPS informazioni in merito alla legge sulla sicurezza delle informazioni (LSIn, 17.028) e svolgere indagini conoscitive (cfr. Comunicato stampa della CPS-S del 7 aprile 2017). In particolare, ha voluto saperne di più sulle ripercussioni concrete del disegno di legge sotto il profilo delle finanze, del personale e dell’organizzazione. Per questo motivo ha sentito le seguenti cerchie: gruppo di esperti che era stato incaricato dal DDPS di elaborare il concetto normativo; autorità e organizzazioni interessate (Tribunale federale, Servizi del Parlamento, Banca nazionale svizzera); l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza; rappresentanze dell’economia (Economiesuisse e Unione svizzera delle arti e mestieri) e dei Cantoni (Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri). In ragione delle riserve espresse contro singoli articoli e contro costose procedure di sicurezza relative alle aziende, la Commissione ha incaricato il DDPS di sottoporle entro agosto una presa di posizione che dovrebbe anche mostrare come si può coordinare il disegno di LSIn con il disegno sulla legge sugli acquisti pubblici. La Commissione riprenderà la trattazione dell’oggetto a settembre.

La CPS-S vuole trasmettere la mozione 15.3770 alla CET-S

La Commissione ha proseguito l’esame della mozione 15.3770 «Armasuisse. Acquisto di beni e servizi a livello regionale e a favore delle PMI». Dopo avere sentito la Conferenza degli acquisti della Confederazione, con 6 voti contro 5 e 1 astensione ha proposto all’Ufficio del Consiglio degli Stati di trasmettere la mozione alla CET-S. La Commissione ritiene che, pur essendo rivolto ad armasuisse, quanto chiesto dalla mozione riguardi non soltanto il DDPS, bensì tutti gli acquisti della Confederazione e occorre perciò occuparsene nell’ambito della revisione totale della legge sugli acquisti pubblici (17.019) e dell’approvazione dell’Accordo dell’OMC sugli appalti pubblici (17.020). Trasmettendo la mozione alla CET-S, la Commissione vorrebbe garantire che la problematica non venga confinata al DDPS, ma che venga trattata nel contesto più ampio degli acquisti pubblici.

La CPS-S aveva avviato l’esame della mozione durante la sua seduta del 19/20 gennaio 2017 e deciso all’epoca, prima di prendere una decisione, di sentire una rappresentanza della Commissione degli acquisti della Confederazione (cfr. Comunicato stampa della CPS-S del 20 gennaio 2017).

Direttiva sulle armi dell’UE: il Consiglio federale sfrutti tutto il margine di manovra di cui dispone

La CPS-S è stata informata dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga e da rappresentanti di fedpol in merito alle decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio dei Ministri sull’adeguamento della legislazione sulle armi e al calendario previsto. Mancano ancora le decisioni del Consiglio federale. A tal proposito, la Commissione si aspetta che il Consiglio federale sfrutti tutto il margine di manovra esistente.

Presieduta dal consigliere agli Stati Isidor Baumann (PPD, UR), la Commissione si è riunita il 16 maggio 2017 a Berna. A parte della seduta erano presentila consigliera federale Simonetta Sommaruga, titolare del DFGP, e dal consigliere federaleGuy Parmelin, capo del DDPS.