Dopo che nell’ambito della consultazione la maggior parte dei partiti politici si è espressa positivamente riguardo all’introduzione di un diritto di veto contro le ordinanze del Consiglio federale, la Commissione delle istituzioni politiche (CIP) del Consiglio nazionale ha sottoposto questo progetto alla propria Camera.

​Nella seduta del 22 febbraio 2019, la CIP-N ha deciso con 18 voti contro 5 di adottare all’indirizzo della propria Camera il progetto che prevede l'introduzione del diritto di veto (14.422 Iv. Pa. Aeschi Thomas. Introduzione del diritto di veto contro le ordinanze). Il progetto potrà essere trattato probabilmente della sessione estiva dopo che il Consiglio federale si sarà pronunciato in merito.

Tra l’estate e l’autunno scorsi la Commissione ha svolto una consultazione in materia. Ad eccezione del PS, il progetto ha incontrato il sostegno di tutti i partiti (PBD, PPD, PLR, i Verdi e UDC). Per contro è stato respinto da 23 Governi cantonali interpellati e dalla Conferenza dei Governi cantonali. Dei rimanenti 21 partecipanti alla consultazione, 16 si sono espressi positivamente e quattro negativamente.

I sostenitori del diritto di veto condividono l’opinione della Commissione secondo cui questo strumento deve avere soprattutto una funzione preventiva. Nell’emanare le ordinanze, il Consiglio federale dovrebbe tener maggiormente conto della volontà del legislatore, dato che in caso contrario quest’ultimo potrebbe avvalersi del diritto di veto. Gli oppositori al progetto vedono invece nello stesso un’ingerenza nella separazione dei poteri e temono ritardi nei processi legislativi.

La CIP-N non si meraviglia dello scetticismo espresso dai Governi cantonali, ma si sente sostenuta nel suo progetto dalle risposte positive ricevute dagli altri attori politici. Essa è convinta di aver elaborato una procedura che consentirà di trattare efficacemente eventuali veti nelle Camere federali. Inoltre ha completato il catalogo delle eccezioni con le ordinanze per le quali un veto non avrebbe senso per motivi materiali. In tal modo si garantisce che il veto sia utilizzato soltanto per importanti ordinanze e in caso di una forte opposizione politica.

La minoranza della Commissione si sente rafforzata nel suo scetticismo nei confronti del diritto di veto contro le ordinanze anche dopo la consultazione. A suo avviso il Parlamento dispone già, proprio grazie al diritto in materia di consultazione, di sufficienti strumenti per poter eventualmente intervenire in caso di ordinanze non opportune.

Il rapporto sui risultati della consultazione, come pure il progetto adottato dalla Commissione unitamente al rapporto esplicativo possono essere consultati al seguente link:
https://www.parlament.ch/it/organe/commissioni/commissioni-tematiche/commissioni-cip/rapporti-consultazioni-cip/consultazione-cip-14-422