La Commissione della pianificazione del territorio si esprime a netta maggioranza contro la revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio, intesa a un nuovo disciplinamento in materia di costruzioni fuori delle zone edificabili.

​Con 16 voti contro 7 e un’astensione la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) propone di non entrare in materia sul progetto concernente la seconda fase della revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio (18.077). Pur se nell’ottica dell’attività edilizia al di fuori delle zone edificabili e del conseguente aumento del traffico ritiene che vi sia necessità di legiferare, la Commissione reputa il progetto una base inadeguata per affrontare in modo accurato i relativi problemi. Essa giudica così inattuabile proprio la strategia pianificatoria e compensatoria proposta dal Consiglio federale. Le zone agricole speciali sono quindi considerate inadeguate, poiché in virtù della vicinanza agli insediamenti possono insorgere nuovi problemi. Occorre altresì chiedersi se il proposto obbligo di demolizione parziale è attuabile in pratica e proporzionato, poiché causerebbe elevati costi addizionali, in particolare nel settore dell’agricoltura, e dovrebbero essere costantemente a disposizione oggetti compensatori. Secondo la Commissione, gli strumenti proposti lasciano quindi insolute troppe questioni e costituiscono un orientamento generale non opportuno della revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio. È dunque previsto che alla fine dell’estate la Commissione presenti una propria mozione contenente idee concrete che serva da base per un nuovo approccio. Una minoranza è dell’avviso che si debba entrare in materia sul progetto, poiché è data la necessità di legiferare ed esso rappresenta una buona base per ulteriori discussioni.

Gas naturale, gas liquido e biocarburanti: proroga delle agevolazioni fiscali fino alla fine del 2021

Con 22 voti contro 2 la Commissione ha approvato un progetto di modifica della legge federale sull’imposizione degli oli minerali, della legge sulla protezione dell'ambiente e della legge sul CO2 nell’ambito dell’iniziativa parlamentare 17.405. Quest’ultima riguarda le agevolazioni fiscali concesse dal 1° luglio 2008 per i carburanti «puliti». Le agevolazioni scadono il 30 giugno 2020, tuttavia vanno proseguite sotto altra forma; nel suo disegno concernente la revisione totale della legge sul CO2 (17.071) il Consiglio federale ha fatto una proposta in tal senso. Probabilmente la revisione totale non entrerà in vigore in tempo. La Commissione ha perciò elaborato una modifica di legge che proroga le agevolazioni fiscali nonché gli strumenti della vigente legge sul CO2, limitati alla fine del 2020, fino all’entrata in vigore dell’imminente revisione totale, al più tardi comunque fino al 31 dicembre 2021. Il progetto elimina inoltre l’attuale disparità di trattamento fiscale tra gas liquefatti e gas allo stato gassoso. Diverse minoranze importanti vogliono garantire che le proroghe siano portate avanti oltre il 2021 e che le misure siano potenziate (diminuzione delle emissioni del 3 % all’anno rispetto al 1990) qualora la revisione totale non dovesse entrare in vigore. Una minoranza propone di non entrare in materia sul progetto.

Presieduta dal consigliere nazionale Roger Nordmann (S, VD), la Commissione si è riunita a Losanna il 24 e il 25 giugno 2019. A parte della seduta era presente la consigliera federale Simonetta Sommaruga.