Nonostante il conflitto in Ucraina, le quantità di gas necessarie alla Svizzera sono attualmente assicurate. La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale ha discusso con la responsabile del DATEC sulla situazione, che rimane tesa e viene monitorata da vicino. La Commissione ha pure chiesto informazioni sulle misure messe in atto per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento del Paese in elettricità e gas a breve, medio e lungo termine.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha discusso a lungo sulla situazione riguardante la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. La guerra in Ucraina desta molte preoccupazioni in merito alle capacità di approvvigionamento di gas della Svizzera e all’elevato livello dei prezzi. La responsabile del DATEC, la consigliera federale Simonetta Sommaruga, unitamente a rappresentanti della Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) e dell’Ufficio federale dell’energia (UFE) hanno fatto il punto della situazione per quanto concerne l’approvvigionamento di gas, ma anche di elettricità a breve, medio e lungo termine.

La Commissione ha preso atto che a breve termine è poco probabile che si verifichi una carenza di gas o di elettricità in Svizzera, nonostante il conflitto in Ucraina. Il livello delle riserve di gas in Europa si avvicina alla media degli anni precedenti. Anche il riempimento dei bacini di accumulazione svizzeri si situa a un livello analogo a quello degli ultimi anni e le capacità di produzione di energia idroelettrica sono buone. Con la fine dell’inverno, la situazione dovrebbe migliorare ulteriormente. Un rischio potrebbe sorgere qualora si verificassero contemporaneamente una nuova ondata di freddo, un’interruzione delle esportazioni di gas dalla Russia e un arresto imprevisto di centrali elettriche all’estero. Tra le alternative atte ad alleviare la situazione potrebbe rientrare in particolare l’aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto (GNL).

La Commissione constata con soddisfazione che il Consiglio federale sta elaborando varie importanti misure atte a garantire la futura sicurezza dell’approvvigionamento in Svizzera. A breve termine, il Governo prevede di costituire una riserva idroelettrica a partire dall’inverno 2022-2023 e di costruire centrali a gas destinate a far fronte ai picchi di carico che potrebbero verificarsi sulla rete. I due progetti fungeranno da assicurazione e saranno utilizzati soltanto in caso di emergenza, qualora si verifichi il rischio di una carenza di elettricità a breve termine che non è possibile evitare in altro modo.

La Commissione ha pure accolto con favore le misure previste dal Consiglio federale per migliorare l’efficienza energetica e incentivare il risparmio di energia elettrica. Per quanto concerne la sicurezza dell’approvvigionamento a lungo termine, essa è al centro del «Messaggio concernente la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili» (21.047), licenziato nel giugno 2021 dal Consiglio federale e che è attualmente all’esame della Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S).

In considerazione dell’attuale clima d’incertezza, la CAPTE-N si compiace di apprendere che la task force incaricata di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, istituita dal DATEC alla fine del 2021, continuerà gli scambi e la collaborazione con gli importanti attori del settore, fra cui ElCom, Swissgrid, i Cantoni e le imprese attive nei settori dell’elettricità e del gas.

Consulenza scientifica sulla politica climatica

La Commissione ha esaminato la mozione 21.4182, che chiede l’istituzione di una commissione di esperti incaricata di fornire al Consiglio federale nel suo insieme consulenza nelle questioni climatiche. A suo avviso, la consulenza scientifica in materia di politica climatica è assicurata in modo adeguato dall’attuale mandato del DATEC conferito a ProClim, anche senza che sia istituito un nuovo organo. La Commissione ha dunque respinto la mozione con 20 voti contro 4 e 1 astensione.

La Commissione ha infine proseguito i propri lavori occupandosi del controprogetto indiretto all’iniziativa per i ghiacciai (21.501). Approverà il suo progetto in occasione della sua prossima seduta del 25 e 26 aprile 2022 in modo tale che possa essere trattato al Consiglio nazionale durante la sessione estiva 2022.

Presieduta dal consigliere nazionale Jacques Bourgeois (PLR, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 21 e 22 marzo 2022. A parte della seduta era presente la consigliera federale Simonetta Sommaruga.