La Commissione dell’energia si pronuncia chiaramente per l’entrata in materia sulla strategia di sviluppo della rete elettrica svizzera. I provvedimenti proposti mirano a ottimizzare la rete per rispondere in modo efficace alle sfide quali la produzione decentralizzata dell’elettricità e, in maniera generale, l’elettrificazione della società.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati propone all’unanimità di entrare in materia sulla strategia Reti elettriche (16.035). I provvedimenti proposti dal Consiglio federale mirano ad accrescere la sicurezza degli investimenti per i gestori di rete e a migliorare la trasparenza, la comprensione e l’accettazione dei progetti di linee elettriche in seno alla società.

La Commissione ha discusso delle sfide legate allo sviluppo della rete. Ritiene che la strategia proposta vada nella giusta direzione per rispondere in modo efficace, dinamico e adeguato alle esigenze future. In effetti, la strategia energetica 2050 implica un’evoluzione della rete elettrica nazionale verso una decentralizzazione della produzione e una rete intelligente. La Commissione procederà ad audizioni in occasione della sua prossima seduta.

Rivitalizzare i corsi d’acqua e preservare le superfici agricole e le aree edificabili

L’iniziativa parlamentare 14.455 mira a impedire che la rivitalizzazione dei corsi d’acqua non si ripercuota sulle terre agricole o sulle aree edificabili. Con 7 voti contro 4 e 1 astensione, la Commissione ha deciso di non dare seguito all’iniziativa. In effetti, reputa che per ogni rivitalizzazione occorra procedere a una ponderazione degli interessi in gioco. Ritiene che dal deposito dell’iniziativa il 26 settembre 2014 siano stati realizzati vari miglioramenti, visto che gli sforzi congiunti della Confederazione e dei Cantoni sono sfociati in una revisione dell’ordinanza sulla protezione delle acque, entrata in vigore il 1° gennaio 2016, che prevede un certo ammorbidimento della normativa. È in corso una seconda revisione.

I sacchetti di plastica non saranno vietati

La mozione de Buman 10.3850, accolta da entrambe le Camere nel 2012, chiedeva un divieto totale dei sacchetti di plastica destinati a essere impiegati una sola volta distribuiti gratuitamente alle casse. Rappresentanti degli esercizi della grande distribuzione hanno presentato alla Commissione le grandi linee di un accordo di settore volontario che dovrebbe consentire di ridurre dell’80 % il consumo di tali sacchetti a partire dal 2018. Questo accordo si applicherà unicamente ai negozi che vendono principalmente derrate alimentari fatta eccezione per gli altri esercizi o gli shop. I clienti dovranno dunque pagare i sacchetti di plastica che oggi vengono dati gratuitamente alle casse dei negozi. L’utilizzo dei sacchetti rimarrà peraltro gratuito per l’acquisto di frutta e verdura sfuse. La Commissione propone di seguire il Consiglio nazionale e di stralciare dal ruolo la mozione.

Promuovere l’economia forestale

La Commissione ha deciso con 7 voti contro 2 e 2 astensioni di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Fässler (15.427) che mira a privilegiare l’utilizzo del legno svizzero nei progetti di costruzione. L’iniziativa vuole costringere i Cantoni e i Comuni che ricevono sussidi federali per le loro foreste a esaminare opzioni che prevedano l’utilizzo di legno indigeno. Per la Commissione, un simile provvedimento va contro il federalismo e per di più potrebbe contravvenire alle norme dell’OMC. Per finire, provvedimenti miranti a promuovere l’economia forestale sono appena stati presi nel marzo di quest’anno nell’ambito della modifica della legge federale sulle foreste (14.046).

Composizione dell’azionariato di swissgrid

La Commissione è stata informata degli ultimi sviluppi giuridici riguardanti la composizione dell’azionariato di swissgrid (13.467). Constata che una rapida modifica della legge non permetterebbe di agevolare un accordo sulla spartizione delle azioni che Alpiq intende cedere. La Commissione parte tuttavia dal principio che prossimamente sarà trovata una soluzione. Continuerà a seguire il dossier da vicino nei prossimi mesi.

Infine, la Commissione ha respinto con 9 voti contro 1 e 2 astensioni la mozione 15.4265 che mira a promuovere la costruzione di edifici a efficienza energetica. Constata che i Cantoni, competenti in materia, si sono già accordati sulle norme dettagliate nell’ambito dei MoPEC (Modello di prescrizioni energetiche dei cantoni).

Presieduta dal consigliere agli Stati Werner Luginbühl (BD/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 23 e 24 giugno 2016. A parte della seduta era presente la consigliera federale Doris Leuthard.