La Commissione aveva già avviato la deliberazione dell’iniziativa popolare in aprile, ma l’aveva poi sospesa fino all’adozione del progetto sull’imposizione individuale. Alla fine di giugno essa ha incaricato l’Amministrazione di calcolare, dopo gli effetti dell’imposizione individuale, anche quelli del calcolo fiscale alternativo e di diversi modelli di splitting, al fine di disporre di dati comparabili per la campagna di voto (cfr. «Altri documenti» sulla pagina del Parlamento). Con 13 voti contro 12, la Commissione propone, in linea con il Consiglio federale, di raccomandare il rifiuto dell’iniziativa. La maggioranza ritiene che l’imposizione individuale sia il modello più praticabile per il futuro ed è convinta della necessità di modificare il sistema di imposizione delle coppie e delle famiglie. La minoranza chiede invece che le coppie sposate continuino a essere considerate come una comunione economica e tassate di conseguenza. Essa rimanda inoltre alla posizione contraria di una netta maggioranza dei Cantoni nei confronti dell’imposizione individuale. L’oggetto sarà trattato nella sessione autunnale del Consiglio nazionale.
Revisione totale della legge federale sulla promozione del settore alberghiero
In giugno la Commissione è entrata in materia sul progetto di revisione totale della legge federale sulla promozione del settore alberghiero (25.043) (cfr. comunicato stampa della CET-N del 24 giugno 2025). Il Consiglio federale ha rinunciato ad attuare nell’ambito di questo progetto la mozione Stöckli (19.3234), accolta da entrambe le Camere. La Commissione ritiene tuttavia che il mandato del Parlamento sia ancora valido e ha incaricato l’Amministrazione di formulare una proposta di programma d’impulso per il risanamento delle aziende alberghiere. Fino ad allora, la CET-N sospende pertanto la deliberazione.
Scambio automatico di informazioni (SAI) relative a dati salariali con Francia e Italia
Con 13 voti contro 8 la CET-N ha deciso di entrare in materia sulla legge federale sullo scambio automatico internazionale di informazioni relative a dati salariali (25.051). Tale legge è intesa ad attuare gli accordi sull’imposizione dei lavoratori frontalieri o del telelavoro convenuti con Italia e Francia. Una minoranza propone di non entrare in materia, dato che respinge per principio gli accordi. La maggioranza della Commissione si allinea essenzialmente al disegno del Consiglio federale. Solo per l’articolo 19 (Violazione degli obblighi del datore di lavoro) essa respinge la punibilità per negligenza. Per questo articolo e per l’articolo 5 capoversi 3 e 4 sono state formulate proposte di minoranza. Nella votazione sul complesso la CET-N ha approvato il progetto con 17 voti contro 8. L’oggetto sarà trattato nella sessione autunnale.
Dossier UE e dazi statunitensi
La Commissione è stata informata dal consigliere federale Guy Parmelin e da rappresentanti di alto livello del DFAE, del DEFR e del DFI in merito alle questioni di loro competenza del pacchetto di accordi con l’UE. Il pacchetto di misure volte a garantire la protezione dei salari, la prevista legge sul controllo degli aiuti di Stato e i protocolli di modifica degli accordi sugli ostacoli tecnici al commercio (MRA) e sull’agricoltura riguarda settori centrali di competenza della Commissione. La Commissione ha inoltre colto l’occasione per porre al consigliere federale Guy Parmelin alcune domande sulla situazione attuale dei dazi statunitensi e sulle loro ripercussioni per l’economia svizzera. Essa sostiene il Consiglio federale nel voler proseguire i negoziati con gli Stati Uniti e riconosce il grande impegno profuso finora dal Governo e dall’Amministrazione federale. La CET-N approfondirà ulteriormente la discussione sull’attrattiva della piazza economica e finanziaria svizzera nel quarto trimestre del 2025 (sedute di ottobre e novembre).
Sistema di retribuzione per le banche di rilevanza sistemica
Nella primavera 2025, con 21 voti contro 19 il Consiglio degli Stati ha accolto una mozione volta a limitare le retribuzioni dei quadri superiori nel settore bancario a 3–5 milioni di franchi (Mo. Stark 23.3452). In una prima votazione (17 voti contro 7) la CET-N ha preferito una modifica della mozione rispetto alla versione decisa dal Consiglio degli Stati. Il testo modificato si limita alle banche di rilevanza sistemica (SIB) e, invece di un limite superiore fisso, prevede che i sistemi di retribuzione delle SIB siano regolamentati in modo che non creino incentivi sbagliati. In particolare non devono essere corrisposte retribuzioni variabili (premi di risultato) in mancanza di risultati positivi dell’attività. Il testo modificato della mozione si basa fortemente sul postulato 24.4541 depositato dalla CPI e ribadisce la convinzione della Commissione sulla necessità di legiferare in materia di sistemi di retribuzione delle SIB. In una seconda votazione la Commissione ha approvato il testo modificato con 15 voti contro 4 e 5 astensioni.
Concorrenza: regole più severe per la Posta
La Commissione si è occupata del progetto preliminare elaborato dalla sua sottocommissione per attuare l’iniziativa parlamentare 23.462 «Regole chiare per le imprese della Confederazione in concorrenza con privati». La Commissione ritiene che l’azienda in cui è maggiormente necessario intervenire e che sia la più forte concorrenza dell’economia privata sia la Posta. Poiché a suo avviso non esiste una soluzione applicabile in modo uniforme a tutte le aziende parastatali, la Commissione si limita dunque ora a ridefinire le condizioni quadro per la Posta: lo scopo aziendale di quest’ultima deve essere definito in modo molto più rigoroso e il divieto di sovvenzionamento trasversale deve essere precisato. La Commissione è entrata in materia sul progetto preliminare con 17 voti contro 7 (senza astensioni) e lo ha approvato nella votazione sul complesso con 14 voti contro 7 e 4 astensioni. Ha respinto con 14 voti contro 7 e 4 astensioni una proposta che chiedeva la sospensione della deliberazione fino al completamento della revisione della legge sulle poste annunciata dal Consiglio federale. Anche le proposte di estendere l’articolo relativo allo scopo al servizio pubblico digitale e di attenuare il divieto di sovvenzionamento trasversale sono state respinte rispettivamente con 14 voti contro 8 e 2 astensioni e con 18 voti contro 7. La Commissione avvierà la consultazione sul suo progetto in settembre.
Approvazione di una procedura più rapida per l’omologazione dei prodotti fitosanitari
La Commissione ha adottato, all’attenzione del proprio Consiglio, il suo progetto relativo all’iniziativa parlamentare 22.441 «Consentire in Svizzera una protezione dei vegetali moderna». Con una modifica della legge sull’agricoltura, la Commissione intende garantire che i prodotti fitosanitari già autorizzati in un Paese UE confinante, nei Paesi Bassi o in Belgio siano disponibili più rapidamente in Svizzera. L’omologazione di un prodotto fitosanitario in uno di questi Paesi deve costituire la base per una procedura di omologazione semplificata e accelerata in Svizzera. La Commissione conferma i punti essenziali del progetto pubblicato nel settembre 2024 nell’ambito della procedura di consultazione. A titolo complementare, con 16 voti contro 9, propone che le omologazioni in situazioni d’emergenza di prodotti fitosanitari nei Paesi UE rilevanti siano riconosciute anche in Svizzera. Ciò dovrebbe garantire che il settore agricolo svizzero non sia svantaggiato rispetto a quello dei Paesi limitrofi per quanto riguarda la disponibilità di prodotti fitosanitari. Una minoranza respinge questa proposta. Un’altra minoranza propone che, per quanto riguarda i prodotti fitosanitari omologati in diversi Paesi UE rilevanti, la Svizzera consideri solo le omologazioni con i requisiti più severi in materia di protezione della salute e dell’ambiente (respinta con 16 voti contro 9). Un’altra minoranza vorrebbe infine che la Svizzera riprendesse automaticamente solo le autorizzazioni di sostanze attive nell’UE che datano dal 2023 (respinta con 15 voti contro 9). Nella fase successiva, il Consiglio federale avrà la possibilità di esprimersi sul progetto, che sarà poi sottoposto al Consiglio nazionale presumibilmente nella sessione invernale.
Decisioni nel settore agricolo
Con 14 voti contro 4 e 4 astensione, la CET-N è favorevole alla mozione 24.3973 «Il contributo per le zone in forte pendenza va calcolato in base alla quota dei prati da sfalcio», accolta dal Consiglio degli Stati. La Commissione ritiene necessario intervenire, poiché la gestione dei prati da sfalcio in forte pendenza è particolarmente impegnativa e sussiste il rischio che non venga più praticata per motivi di economicità. Ciò comporterebbe la perdita di preziosi spazi per la biodiversità. La Commissione chiede pertanto di adeguare il metodo di calcolo del contributo per le zone in forte pendenza nell’ordinanza sui pagamenti diretti. Il preventivo agricolo deve essere aumentato dei relativi costi supplementari.
La Commissione propone, con 16 voti contro 0 e 6 astensioni e in sintonia con il Consiglio degli Stati, di non dare seguito all’iniziativa del Cantone del Giura 23.322.
Presieduta dal consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC, ZG), la Commissione si è riunita a Berna, il 18 e il 19 agosto 2025. A parte della seduta erano presenti la Presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e il Consigliere federale Guy Parmelin.