La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) ha deciso con 7 voti contro 6 di non entrare in materia sul controprogetto del Consiglio nazionale, allineandosi in tal modo al Consiglio federale. Ritiene che la sfera privata e, in particolare, il segreto bancario siano sufficientemente protetti e non ravvisa alcuna necessità di intervenire in materia.

​1. La CET-S aveva già esaminato l’iniziativa popolare «Sì alla protezione della sfera privata» nella sua seduta del 10 gennaio 2017 (15.057). In quell’occasione aveva invitato il Consiglio federale a rilasciare un parere sul controprogetto diretto del Consiglio nazionale. In tale parere, licenziato il 5 aprile 2017, il Consiglio federale respinge il controprogetto, come ha fatto in precedenza con l’iniziativa popolare. La Commissione ha ora deciso con 7 voti contro 6 di non entrare in materia sul controprogetto. Propone inoltre con 11 voti contro 2 di raccomandare di respingere l’iniziativa popolare.
La maggioranza della Commissione è d’accordo con il Consiglio federale nel ritenere che il segreto bancario sia sufficientemente protetto a livello di legge e che il controprogetto non migliorerebbe affatto la posizione dei contribuenti onesti. Potrebbe anzi determinare una banalizzazione della sottrazione d’imposta e bloccare future revisioni dell’imposta preventiva e del diritto penale fiscale. La maggioranza della Commissione è contraria a impedire preventivamente riforme di legge già per ragioni puramente formali. In fondo il Parlamento ha facoltà di respingere o modificare in ogni momento qualsiasi riforma.
La minoranza della Commissione vuole sancire la protezione della sfera privata e il segreto bancario nella Costituzione segnalando in tal modo che ripone fiducia nei cittadini. Rinvia inoltre alla revisione del diritto penale fiscale pianificata dal Consiglio federale nel 2014, che prevedeva di fatto l’equiparazione tra frode fiscale e sottrazione fiscale, ma che nella consultazione era stata aspramente criticata. La minoranza vuole che il progetto sospeso da allora non sia più proseguito in questa forma, eventualità che il Consiglio federale lascia aperta.
L’oggetto sarà esaminato durante la sessione estiva dal Consiglio degli Stati.

2. Proroga di 10 anni dell’aliquota speciale IVA

La Commissione ha esaminato la proposta della CET-N (15.410) di prorogare l’aliquota speciale dell’IVA per le prestazioni del settore alberghiero con riserva sulla decisione del Consiglio nazionale. A tal proposito ha sentito quale rappresentante della CET-N il consigliere nazionale Dominique de Buman. La Commissione sostiene con 9 voti contro 4 la proposta della maggioranza della CET-N e del Consiglio federale di prorogare l’aliquota speciale IVA di altri 10 anni sino alla fine del 2027. In tal modo vuole mettere il settore alberghiero in condizione di pianificare in sicurezza e, in una fase contraddistinta dal franco forte, vuole evitare di accollargli ulteriori oneri. La minoranza vorrebbe prorogare l’aliquota speciale IVA soltanto di tre anni sino alla fine del 2020. Nella votazione sul complesso il progetto è stato accolto all’unanimità. Sarà esaminato dal Consiglio nazionale il 4 maggio nella sessione speciale e dal Consiglio agli Stati nella sessione estiva.

3. Altre decisioni

La CET-S ha proseguito l’esame del disegno di legge sul trattamento fiscale delle sanzioni finanziarie (16.076) valutando diverse varianti. Intende ridiscuterne nella seduta del 26/27 giugno 2017, in attesa che l’amministrazione le presenti un rapporto sulle conseguenze delle diverse varianti sulla base di esempi concreti. Il disegno sarà dunque trattato al più presto nella sessione autunnale 2017 dal Consiglio degli Stati.

Con 9 voti contro 0 e 2 astensioni la Commissione propone di accogliere la mozione presentata dalla consigliera nazionale Christa Markwalder (14.3801) che chiede di introdurre nella legge federale concernente i viaggi «tutto compreso» sanzioni più efficaci nei confronti di organizzatori o venditori di viaggi che violano il loro obbligo di garanzia previsto dalla legge. La Commissione prende atto con soddisfazione che il Consiglio federale ha preso contatto con gli operatori del settore in merito all’attuazione della mozione.

Presieduta dal consigliere agli Stati Martin Schmid (PLR, GR), la Commissione si è riunita a Berna il 24 aprile 2017. A parte della seduta era presente il Consigliere federale Ueli Maurer.