Negli ultimi mesi la Commissione ha già discusso con la BNS e la FINMA le modifiche dell’OFoP previste dal Consiglio federale. Dopo aver sentito alcuni rappresentanti dell’Associazione svizzera dei banchieri e di UBS, la CET-S condivide in larga misura la valutazione della sua omologa, consultata la scorsa settimana (cfr. comunicato stampa della CET-N del 4 novembre 2025). Anche per la CET-S è importante che gli inasprimenti normativi proposti con il progetto di modifica non superino nel complesso il livello di regolamentazione delle principali piazze finanziarie internazionali. La Commissione propone un periodo di transizione di 5–7 anni per consentire a tutte le banche di attuare le disposizioni più severe in materia di valutazione di determinate posizioni di bilancio. Affinché la piazza finanziaria nazionale possa restare competitiva, invita inoltre il Consiglio federale a sfruttare appieno il margine di manovra che gli standard di Basilea III concedono alla Svizzera nella valutazione dei rischi operativi, al massimo nella misura in cui questo a quanto avviene nell’UE e nel Regno Unito (cfr. lettera della CET-S al Consiglio federale).
Estensione della compensazione delle perdite
Con 8 voti contro 4, la Commissione propone alla sua Camera di entrare in materia sul progetto del Consiglio federale relativo all’estensione della compensazione delle perdite dagli attuali sette a dieci anni (24.091), e di approvarlo senza modifiche. In tal modo si allinea al Consiglio nazionale, che ha già approvato il progetto. La maggioranza ritiene che la suddetta estensione offra un sostegno alle imprese nella fase di ripresa delle attività. A suo avviso, è anche coerente con i principi del sistema fiscale non tassare le perdite effettivamente subite. Una minoranza della Commissione si oppone invece al progetto, evidenziandone la dubbia efficacia e rilevando le minori entrate fiscali che ne risulterebbero per Confederazione e Cantoni.
Termini assoluti di prescrizione anche nella legge federale sull’imposta preventiva e nella legge federale sulle tasse di bollo
La Commissione condivide l’obiettivo di fondo dell’omologa Commissione del Consiglio nazionale che, con la mozione 25.3940, chiede di introdurre anche nella legge federale sull’imposta preventiva (LIP) e nella legge federale sulle tasse di bollo (LTB) un termine assoluto di prescrizione. Con 7 voti contro 6, tuttavia, propone una modifica del testo della mozione, affinché – diversamente da quanto previsto nella legge sull’IVA – il termine di prescrizione sia fissato a 15 anni. Una minoranza della Commissione, che intende mantenere la pressione per accelerare i tempi procedurali, sostiene invece la mozione nel suo tenore originario, poiché introdurrebbe nella LIP e nella LTB un termine assoluto di prescrizione di dieci anni. Un’altra minoranza respinge la mozione.
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Con l’iniziativa cantonale 24.325 il Cantone del Giura chiede l’introduzione di un divieto di importazione di derrate alimentare la cui produzione non sia conforme ai requisiti previsti in Svizzera. La Commissione è del parere che tale richiesta sia difficilmente attuabile attuazione e in contraddizione con gli accordi e gli impegni internazionali assunti dalla Svizzera. La CET-S sostiene invece quanto intrapreso dal Consiglio federale, in adempimento della mozione 20.4267, per migliorare l’efficacia dell’obbligo di dichiarazione per le derrate alimentari. Con 10 voti contro 2, la Commissione propone pertanto di non dare seguito all’iniziativa.
Una seconda iniziativa del Cantone del Giura (24.326) chiede di adeguare la legislazione federale al regolamento dell’Unione europea (UE) sulle catene di approvvigionamento a deforestazione zero (Regolamento UE contro la deforestazione e il degrado forestale, EUDR), in modo da garantire che le materie prime immesse sul mercato svizzero o destinate all’esportazione non siano associate alla deforestazione. La CET-S saluta con favore ogni intervento finalizzato a lottare contro la deforestazione. Tuttavia, alla luce del ritardo accumulato dall’UE nell’attuazione del proprio regolamento, raccomanda con 9 voti contro 2 e 1 astensione di non dare seguito all’iniziativa cantonale. Non è opportuno che la Svizzera si esponga con un’azione precipitosa, anche perché l’attuazione dell’EUDR comporta per le imprese coinvolte costi elevati.
Presieduta dal consigliere Stati Hans Wicki (PLR, NW), la Commissione si è riunita a Berna il 13 novembre 2025.