La CSEC-N ha dato avvio alle deliberazioni relative al messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2025-2028 (messaggio ERI, 24.031). La Svizzera deve mantenere una posizione di spicco nei settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione; a tale scopo il Consiglio federale chiede circa 29,2 miliardi di franchi per i prossimi quattro anni. I crediti del messaggio ERI sono destinati a essere impiegati per misure nei settori della formazione professionale, della formazione continua e delle scuole universitarie nonché nella promozione della ricerca e dell’innovazione.

Per la prima volta in relazione al messaggio ERI è stata svolta una consultazione, che ha registrato un’ampia partecipazione. Dal punto di vista del contenuto le priorità elencate nel messaggio sono state complessivamente accolte con favore, mentre il volume finanziario è stato perlopiù giudicato insufficiente. Il messaggio ERI è stato caratterizzato da due tagli all’inizio del 2023 e da un’ulteriore decisione in tal senso all’inizio del 2024. Affinché la Commissione potesse farsi un’idea in merito alle reazioni nel settore ERI, sono state svolte audizioni con i Cantoni e le principali organizzazioni attive negli ambiti delle scuole universitarie, della formazione professionale, della formazione continua e dell’innovazione.

La Commissione si è informata sulle maggiori sfide cui è confrontato il settore, come la penuria di un’adeguata manodopera qualificata in Svizzera e la conseguente necessità di investire sufficienti mezzi finanziari nella formazione continua. Ha inoltre discusso del numero crescente di studenti nelle scuole universitarie a fronte di budget proporzionalmente in diminuzione e della pressione internazionale dovuta alla mancata associazione ai programmi Orizzonte Europa e Europa Digitale. L’aumento della concorrenza internazionale sta portando le PMI a esternalizzare la propria capacità innovativa, indebolendo così il ruolo della Svizzera quale centro d’innovazione.

La Commissione ha preso atto delle misure di sviluppo proposte dal Consiglio federale e, all’unanimità, ha deciso di entrare in materia su tutti i disegni di legge e i decreti federali presentati. Svolgerà la deliberazione di dettaglio sui vari disegni di legge nella prossima seduta che si terrà a metà maggio.

15 milioni per l’UEFA Women’s Euro

Nella seduta odierna è stata trattata la mozione della Commissione omologa del Consiglio degli Stati riguardante il Campionato europeo di calcio femminile 2025 – UEFA Women’s Euro 2025. Secondo la Commissione questo evento sportivo unico rappresenta una grande opportunità per la Svizzera e, di conseguenza, è favorevole alla richiesta di aumentare il credito della Confederazione a 15 milioni di franchi. Ritiene anche che una compensazione del 20 per cento all’interno dei dipartimenti sia un buon compromesso per sgravare le finanze della Confederazione. La mozione è stata approvata con 15 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astensioni. Durante la seduta la Commissione è stata informata che i settori interessati effettuerebbero la compensazione probabilmente a livello di trasporto regionale e comunicazione nazionale.

Una minoranza della Commissione è del parere che questi pagamenti compensativi non siano sufficienti e che tutti gli 11 milioni supplementari che la Commissione intende attribuire debbano essere compensati internamente.

Entrata in materia sulla legge Movetia

Dopo il Consiglio degli Stati è toccato alla Commissione esaminare il disegno di legge Movetia (23.072) con cui il Consiglio federale desidera trasformare Movetia, l’Agenzia svizzera per la promozione degli scambi e della mobilità in materia di formazione, in un istituto autonomo di diritto pubblico per rispondere in modo migliore alle esigenze del governo d’impresa della Confederazione. Per capire meglio la posta in gioco, la Commissione ha sentito il Controllo federale delle finanze (CDF) che nel 2019 aveva emanato raccomandazioni concernenti la governance di Movetia.

La Commissione ha deciso con 16 voti contro 8 senza astensioni di entrare in materia sul disegno. Durante una delle prossime sedute svolgerà la deliberazione di dettaglio e chiarirà diverse questioni di fondo concernenti l’obiettivo di questa trasformazione e i suoi vantaggi.

Presieduta dalla consigliera nazionale Simone de Montmollin (RL/GE), la Commissione si è riunita a Berna il 25 e il 26 aprile 2024. A parte della seduta era presente il Consigliere federale Guy Parmelin, capo del DEFR.