La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati ha esaminato per la seconda volta il messaggio ERI occupandosi in particolare dell’unica divergenza rimasta in merito alla legge sulla formazione professionale. Propone alla propria Camera di prevedere nella legge la possibilità di concedere contributi parziali ai partecipanti a corsi di preparazione agli esami professionali.

​La Commissione ha affrontato l’ultima divergenza concernente il progetto di promozione del settore ERI negli anni 2017–2020. L’unico punto ancora in discussione è il contributo federale diretto a favore delle persone che frequentano corsi di preparazione agli esami professionali. Per valutare meglio la situazione e le implicazioni delle sue decisioni, la Commissione ha anche sentito il segretario generale della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e un rappresentante della Conferenza svizzera degli uffici cantonali della formazione professionale (CSFP).

Con 8 voti contro 4, la Commissione ha deciso di proporre alla propria Camera d’introdurre nella legge la possibilità di versare, su richiesta, contributi parziali alle persone che frequentano corsi preparatori. Questa soluzione permette di tenere conto dei casi di rigore. La versione proposta dalla Commissione è quindi meno vincolante di quella adottata dal Consiglio nazionale. Una minoranza della Commissione ribadisce che la proposta del Consiglio federale è la soluzione migliore per conseguire lo scopo voluto.

15.3958 n Mo. Consiglio nazionale (Barazzone). Inasprire le sanzioni penali contro il commercio illegale di specie minacciate

La CSEC-S ha esaminato la mozione 15.3958 e con 8 voti contro 1 propone al Consiglio degli Stati di accogliere la mozione, che era già stata accolta dal Consiglio nazionale nel marzo 2016. Con questa mozione la Commissione vuole incaricare il Consiglio federale di presentare una modifica della legge federale sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette. Il commercio illegale di specie minacciate e di prodotti da esse derivati dovrà essere considerato un crimine e non più soltanto un delitto. Nel contempo anche le previste pene pecuniarie per infrazioni alla legge devono essere inasprite: nel confronto internazionale, le pene massime inflitte in Svizzera sono blande e dovrebbero essere innalzate ai livelli di quelle dei Paesi circostanti. La maggioranza della Commissione ritiene che questa misura di prevenzione sia atta a impedire che la Svizzera si trasformi in futuro in un crocevia del commercio e del traffico di transito illegali di specie in via di estinzione. Con l’inasprimento delle pene la Svizzera darebbe il buon esempio nella lotta contro questo redditizio commercio illegale.

15.499 n Iv.pa. Buttet. Importazione di carne halal proveniente da macellazione senza stordimento

La CSEC-S ha anche esaminato l’iniziativa parlamentare Buttet (15.499). Con 8 voti contro 3 la Commissione ha deciso di non dare seguito all’iniziativa. L’iniziativa parlamentare chiede l’elaborazione delle basi legali necessarie per eliminare definitivamente le incertezze in relazione alle importazioni di carne halal. La maggioranza della Commissione ritiene che la legislazione attuale sia sufficiente e non vi sia per il momento alcuna necessità di intervenire in questo ambito.

16.055 s Aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Modifica

La Commissione ha iniziato l’esame del progetto 16.055 e ha sentito in merito i seguenti attori: la Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) e l’Unione delle città svizzere (UCS), economiesuisse e l’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) nonché le associazioni di categoria kibesuisse e PRo Enfance. Il dibattito di entrata in materia e la deliberazione di dettaglio avranno luogo durante la seduta del 7 novembre 2016.

In seguito all’introduzione del nuovo modello di gestione dell’Amministrazione federale (NMG), la Commissione ha esaminato, per la prima volta, gli obiettivi delle principali unità amministrative che rientrano negli ambiti di sua competenza. Si è intrattenuta in particolare con i responsabili dell’Ufficio federale della cultura, dell’Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo, dell’Ufficio federale dello sport e della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione. La Commissione si è detta soddisfatta dei colloqui.