La Commissione ha esaminato la mozione 19.3633 s Mo. Noser. Difensore civico dei diritti dell'infanzia e, con 10 voti contro 2 e 1 astensione, propone al Consiglio degli Stati di accoglierla. Con la mozione si incarica il Consiglio federale di sottoporre al Parlamento le basi giuridiche per l’istituzione di un difensore civico dei diritti dell'infanzia

Quale istanza indipendente, esso dovrà essere accessibile ai bambini e ai giovani, informarli in merito ai loro diritti e consigliarli e, se necessario, fungere da intermediario tra i minori e gli organi statali e formulare raccomandazioni. La Commissione ha sentito rappresentanti dell’associazione Kinderanwaltschaft Schweiz e della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS).

La Commissione appoggia quanto chiesto dalla mozione in quanto vorrebbe sostenere i bambini e i giovani nell’esercizio dei loro diritti, ben ancorati nel sistema giuridico svizzero. Oltre alle attuali ampie offerte di consulenza psicosociale per minori, occorre istituire un servizio con specifiche conoscenze specialistiche in materia di diritti dell’infanzia. Il difensore civico dev’essere accessibile facilmente e in tutte le regioni linguistiche ai bambini in situazioni di difficoltà. La Commissione ritiene che un siffatto servizio costituisce un valore aggiunto soprattutto se opera nell’ambito dell’intermediazione. Nell’ottica di un’eventuale accettazione e attuazione della mozione si tratta di esaminare più a fondo le competenze concrete di un siffatto servizio.

Una minoranza della Commissione propone al Consiglio degli Stati di respingere la mozione. Considerati i pochi casi che i servizi di consulenza per i minori esistenti non sono in grado di aiutare, l’onere finanziario e amministrativo per l’istituzione di un difensore civico non si giustifica.

Rilevazione statistica dei crimini d’odio

Con 6 voti contro 3 e 1 astensione, la Commissione ha deciso di proporre al Consiglio degli Stati di accogliere la mozione 17.3667. La mozione incarica il Consiglio federale di rilevare statisticamente i crimini d’odio fondati sull’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione di genere o le caratteristiche sessuali. La Commissione ritiene di fondamentale importanza che questi dati siano rilevati obbligatoriamente in modo efficiente e uniforme in tutti Cantoni per rafforzare la tutela delle categorie di persone menzionate nel titolo della mozione. La rilevazione dei dati deve servire a portare alla luce eventuali lacune da colmare e ambiti in cui intervenire con la prevenzione. Anche nel contesto dell’imminente votazione popolare del 9 febbraio 2020 «Divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale», la Commissione ritiene che la mozione costituisca un ulteriore passo per affrontare l’omofobia e la transfobia.

No al referendum sui Giochi olimpici

La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati è contraria all’introduzione di un referendum facoltativo su un eventuale sostegno della Confederazione ai Giochi olimpici. Con 9 voti contro 4, la CSEC-S ha deciso di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 18.445 in tal senso, sostenuta dalla sua Commissione omologa.

La maggioranza della Commissione ritiene che l’introduzione di una tale disposizione costringa il comitato organizzativo a chiarire i dettagli di un’eventuale progetto in una fase ancora esplorativa. L’introduzione di un referendum discriminerebbe la Svizzera rispetto ai Paesi concorrenti che non sarebbero sottoposti a questo vincolo.

I membri favorevoli all’iniziativa ritengono che questo tipo di manifestazioni necessiti di un ampio sostegno da parte della popolazione e considerano opportuno che ci si accerti con sufficiente anticipo della presenza di tale sostegno. L’oggetto ritorna alla Commissione del Consiglio nazionale.

Cooperazione e mobilità internazionali in materia di formazione

La CSEC–S propone all’unanimità di adottare la revisione totale della legge federale sulla cooperazione e la mobilità internazionale in materia di formazione (19.072). Il disegno di legge amplia il margine di manovra e pone le basi per continuare a promuovere efficacemente la cooperazione e la mobilità internazionali nel settore della formazione.

La revisione totale della legge istituisce una base giuridica sia per la partecipazione ai programmi di formazione dell’UE sia per l’attuazione di propri programmi di promozione della Svizzera. Rispetto al disegno del Consiglio federale, la Commissione propone di esplicitare il ruolo della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione nell’eventuale delega della concessione di sussidi ad una agenzia nazionale così come la struttura e la forma giuridica di quest’ultima.

Questa legge, inoltre, crea una cornice più larga per le misure di promozione, colma lacune materiali e formali e precisa talune nozioni. La discussione occuperà il Consiglio degli Stati in occasione della prossima sessione primaverile.

La CSEC-S approva la modifica della legge sulle epizoozie

La Commissione si è occupata della modifica della legge sulle epizoozie (19.030). All’unanimità raccomanda alla propria Camera di accogliere il progetto senza apportarvi alcuna modifica. L’obiettivo della revisione di legge è chiarire la partecipazione e le responsabilità della Confederazione nella gestione della banca dati centrale sul traffico di animali. È previsto che Identitas AG continui a gestire la banca dati come ha fatto finora. Il progetto prevede di disciplinare a livello di legge la delega a Identitas AG della gestione della banca dati.

La Commissione si felicita del fatto che la Confederazione abbia affidato ancora a Identitas AG il compito di gestire la banca dati, rimanendo comunque azionista di maggioranza. Osserva che in caso di epizoozia tale situazione permetterà un trattamento affidabile di questi dati sensibili. Nell’ambito del dibattito di entrata in materia, la Commissione si è occupata delle prestazioni fornite da Identitas AG, della necessaria affidabilità dei dati e della questione a sapere perché le attuali regolamentazioni riguardanti gli equidi non sono state elevate al rango di legge. È previsto che il progetto venga trattato dal Consiglio degli Stati nella prossima sessione primaverile.

Nessun programma «Gioventù e Alimentazione»

Con 6 voti contro 2 (senza astensioni), la Commissione non ha dato seguito all’iniziativa parlamentare 19.463 n Iv. Pa. Wehrli. Realizzare un programma Gioventù e Alimentazione e così non ha approvato la decisione della sua Commissione omologa. L’iniziativa vorrebbe definire un programma «Gioventù e Alimentazione», più precisamente sul modello dei programmi «Gioventù e Sport » e «Gioventù e Musica». Lo scopo principale dell’iniziativa è promuovere la salute dei giovani. Il programma deve inoltre promuovere prodotti regionali e rispettosi dell'ambiente e contribuire alla sostenibilità.

Sebbene ritenga che vi sia necessità di intervenire nell’ambito della promozione della salute presso i giovani, contrariamente alla sua Commissione omologa la CSEC-S non reputa tuttavia adeguata la via proposta da questa iniziativa (sulla decisione della CSEC-N si veda il comunicato stampa dell’8 novembre 2019). Da un lato, la Commissione vorrebbe evitare ingerenze nella sovranità cantonale in ambito scolastico. Dall’altro, fa notare che la Confederazione dispone già di una strategia in materia di alimentazione e che non occorre un coordinamento supplementare, essendo già garantito dalla Fondazione Promozione Salute Svizzera. Alcuni membri della Commissione appoggiano l’iniziativa. Ritengono che i numerosi provvedimenti e programmi – talvolta adottati su base volontaria – necessitino di essere coordinati a livello federale per potere trasmettere in modo coerente e sistematico ai giovani conoscenze nell’ambito dell’alimentazione.

Audizioni sulla legge sull’IUFFP

La CSEC-S ha condotto audizioni sulla legge sull’IUFFP (19.070). Sono stati invitati a parteciparvi la presidente e la vicepresidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (oltre ad alcuni altri suoi rappresentanti), esponenti di Travail.Suisse, dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam), di swissuniversities, nonché del Centro di ricerca congiunturale KOF. La Commissione procederà all'esame materiale dell’oggetto nel corso della sua prossima seduta del 18 febbraio 2020.

La Commissione ha deciso di sospendere la deliberazione della mozione 19.3667 n Mo. Consiglio nazionale (Bourgeois). Migliorare il coordinamento nella lotta al doping per esaminare approfonditamente quanto essa chiede.

Presieduta dal consigliere agli Stati Hannes Germann (UDC, SH), la Commissione si è riunita a Berna il 30 e il 31 gennaio 2020. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Viola Amherd, responsabile del DDPS, e il vicepresidente del Consiglio federale Guy Parmelin, responsabile del DEFR.