La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) ha concluso il dibattimento sulla legge federale sulla Scuola universitaria federale per la formazione professionale (legge SUFFP 19.070) e, con 10 voti contro 0 e 2 astensioni, propone alla sua Camera di accogliere il progetto. Viene così dato il via libera all’accreditamento dell’attuale Istituto universitario federale per la formazione professionale in quanto alta scuola pedagogica. La Commissione ha inoltre avviato il trattamento del messaggio ERI.


La Commissione è dell’opinione che il punto di forza della SUFFP risieda in particolare nel suo orientamento alla prassi. Una parte dei suoi membri ritiene tuttavia che questa peculiarità sarebbe posta in pericolo dalla prevista trasformazione della SUFFP in un’alta scuola pedagogica. Dopo essere riuscita a eliminare i dubbi di fondo sul progetto, la Commissione ha apportato allo stesso unicamente modifiche di lieve entità. Nel quadro della discussione riguardante una possibile «accademizzazione» dei cicli di formazione presso la SUFFP, essa desidera che la SUFFP istituzionalizzi la collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni del mondo del lavoro a livello operativo. Auspica inoltre di iscrivere nella legge il compito del Consiglio federale di disciplinare la partecipazione delle organizzazioni del mondo del lavoro alla definizione degli obiettivi strategici della SUFFP. Le due modifiche sono state accolte dalla Commissione senza controproposte. Una minoranza propone di definire più esplicitamente i diritti di partecipazione delle associazioni degli studenti. Il Consiglio degli Stati si chinerà sul progetto durante la sessione estiva.


Messaggio ERI

Il Consiglio federale sottopone a scadenza quadriennale al Parlamento il messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (messaggio ERI). In esso figurano un bilancio del periodo appena trascorso nonché gli obiettivi e le misure da adottare per il periodo di promozione successivo. Il credito richiesto per gli anni 2021-2024 ammonta a 28 miliardi di franchi. La Commissione ha preso atto delle considerazioni e conclusioni elaborate dalla Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati in merito al messaggio ERI (cfr. comunicato stampa del 13 maggio 2020 ). La Commissione ritiene che gli investimenti nei settori educazione, ricerca e innovazione e la posizione di preminenza del nostro Paese in questo ambito siano elementi essenziali per assicurare il benessere della Svizzera anche nel corso della fase successiva alla profonda crisi pandemica. Essa ha deciso l’entrata in materia in merito al messaggio 2021-2024 (20.028) e ha dato avvio alla deliberazione di dettaglio.

La Commissione ha inoltre presentato due postulati. Con 7 voti contro 4 e 1 astensione, essa incarica il Consiglio federale di elaborare in collaborazione con i Cantoni un «Piano d’azione per la formazione – aula scolastica digitale» e di presentare un relativo rapporto (20.3458. Con 9 voti contro 3 auspica l’elaborazione di un piano per lo sviluppo della formazione professionale digitale da parte del Consiglio federale in collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni del mondo del lavoro (20.3459). Al riguardo andrebbe presentata una strategia corredata degli obiettivi, delle tappe, delle misure e del finanziamento.
 
Presieduta dal consigliere agli Stati Hannes Germann (UDC, SH), la Commissione si è riunita a Berna il 18 maggio 2020. A parte della seduta era presente Guy Parmelin, vicepresidente del Consiglio federale e capo del DEFR.