(ats) La giornata odierna al Consiglio nazionale inizierà con il giuramento di Fabian Molina (PS/ZH), ex presidente nazionale di Gioventù socialista. Sostituisce il dimissionario Tim Guldimann, ex ambasciatore svizzero a Berlino.

Il 67enne ex diplomatico è stato il primo svizzero all'estero eletto in Parlamento a Berna. Anche dopo l'entrata in carica nell'autunno 2015 ha continuato a vivere a Berlino - dove aveva rappresentato la Svizzera dal maggio 2010 - con la famiglia. "Sono uno svizzero all'estero e gli svizzeri all'estero vivono all'estero", aveva detto all'epoca.

La Camera del popolo discuterà poi di una mozione che chiede di rafforzare la presenza diplomatica elvetica in Eritrea. Inizialmente l'atto parlamentare, depositato dall'UDC, domandava l'apertura di una ambasciata, ma il Consiglio degli Stati ha preferito modificarla per lasciare più margine di manovra all'esecutivo.

La commissione preparatoria sostiene la riformulazione della mozione poiché sarà comunque possibile intensificare le relazioni esistenti tra la Svizzera e l'Eritrea. Una minoranza chiederà invece la bocciatura dell'atto parlamentare poiché escludendo l'obiettivo principale inizialmente formulato - ovvero l'apertura immediata di un'ambasciata in Eritrea - la modifica proposta risulta troppo vaga.

Al Consiglio degli Stati la seduta inizierà con l'esame delle divergenze - minori - sulla creazione delle basi legali per consentire di "spiare" gli assicurati. I punti essenziali del progetto, che precisa le condizioni per la sorveglianza da parte di detective privati delle persone sospettati di voler frodare le assicurazioni, sono già stati adottati dai due rami del Parlamento.

I "senatori" si occuperanno poi di diversi atti parlamentari sul tema costi della salute: una mozione chiede di mantenere per tutte le franchigie opzionali lo sconto massimo al 70% del rischio supplementare assunto, una secondo di mantenere invariate le franchigie opzionali attuali e una terza di aumentare dal 70 all'80% la riduzione massima attuale dei premi assicurativi per la franchigia di 500 franchi.

Le prime due mozioni sono dirette contro i piani del Consiglio federale di graduare gli sconti dei premi concessi per le franchigie opzionali in funzione del loro importo. Attualmente per tutte le franchigie opzionali è applicato uno sconto massimo del 70% del rischio supplementare assunto. Nelle intenzioni del governo, i ribassi per adulti dovranno in futuro situarsi tra l'80% (franchigia di 500 franchi) e il 50% (franchigia di 2500 franchi).

Gli Stati si occuperanno poi della proposta di modifica costituzionale - nata da due iniziative cantonali di Zugo e Uri - che vuole lasciare ai Cantoni piena libertà di determinare le procedure d'elezione delle loro autorità. Il Tribunale federale (TF) non potrebbe così più intervenire per stabilire requisiti relativi alle dimensioni dei circondari elettorali.

All'origine delle due iniziative vi sono alcune decisioni del TF che hanno fatto arricciare più di un naso. Nell'ottobre 2016, i supremi giudici avevano accolto un ricorso contro il sistema di elezione del parlamento urano criticando soprattutto il quorum del 10% - giudicato troppo elevato - in quei comuni dove si votava secondo il sistema proporzionale.

Nel luglio 2013, il TF aveva annullato una disposizione costituzionale di Zugo relativa al sistema proporzionale di elezione del parlamento cantonale giudicandola contraria alla libertà di voto e di elezione garantita dalla Costituzione.