L'Esecutivo ricorda nella sua presa di posizione, di non aver voluto liste nere degli assicurati morosi. È stato il Parlamento ad aver concesso questa possibilità ai Cantoni: come detto nove di essi ne hanno una. Ai pazienti che non pagano i premi malattia vengono garantite le cure d'urgenza.
Il Consiglio federale ricorda che la giurisprudenza cantonale in materia definisce in modo ampio il concetto di "cure d'urgenza" e che i diritti costituzionali dei pazienti vanno salvaguardati.
Per questo motivo, il Consiglio federale si rallegra del fatto che alcuni cantoni abbiano deciso di ripensare l'applicazione delle liste nere. Spetterà comunque al Parlamento decidere, dopo quanto accaduto nei Grigioni, se intende mantenere oppure no la possibilità per i Cantoni di stilare liste di proscrizione.
A fine 2017, un uomo sulla cinquantina è morto a causa dell'Aids all'ospedale cantonale di Coira perché la sua cassa malati si era rifiutata di rimborsare le terapie che avrebbero potuto evitare l'insorgere della malattia, prima, e rallentarne il decorso, poi.
L'uomo, sieropositivo, aveva fatto richiesta di rimborso della terapia contro il virus dell'Hiv nel 2016, quando non aveva ancora sviluppato l'Aids. La sua cassa malati, la Ökk, gliel’aveva rifiutato: non era un trattamento d'urgenza. A nulla erano valse le dichiarazioni dei suoi medici, che mettevano in guardia dal possibile esito fatale di un mancato trattamento. Nel 2017 il paziente aveva sviluppato l'Aids ed era tornato a chiedere alla cassa malati di assumersi i costi delle cure. Anche allora, la Ökk aveva risposto picche. Vittima di diverse patologie collaterali, l'uomo è infine deceduto.
Secondo Aiuto Aids Svizzera, la morte di questa persona dipende anche dal fatto che si trovava sulla lista nera. Secondo almeno una decina di persone sieropositive in Svizzera, schedate, lottano per avere il rimborso dei 2 mila franchi mensili per la terapia che contrasta il virus dell’Hiv e impedisce l'insorgenza dell’Aids.
Il numero degli assicurati morosi che si trovano su una lista nera cantonale è di oltre 30 mila. L'uomo deceduto a Coira viene descritto come un normale operaio che aveva dei debiti ed era stato interessato da un'esecuzione richiesta dalla sua cassa malati.