Ci sono molte persone, e tra loro molti giovani, che, impossibilitate a pagare i propri debiti, subiscono pignoramenti fino al minimo vitale, venendo di fatto escluse dal sistema economico, aveva ricordato l'autore della proposta, il "senatore" Claude Hêche (PS/JU).
Le conseguenze possono essere drammatiche: esclusione sociale ed economica, impossibilità di finanziare la formazione dei figli, problemi coniugali, difficoltà a ritrovare un alloggio, impossibilità di ritrovare un lavoro. Per Hêche, è importante dar loro una seconda possibilità.
Il Consiglio federale si era già detto pronto a legiferare in questo ambito e aveva formulato alcune proposte. facendo leva su un rapporto sul tema, l'allora ministra di giustizia Simonetta Sommaruga aveva suggerito lo scorso settembre la possibilità di dichiarare vincolanti i concordati privati. I debitori potrebbero quindi sanare la propria situazione da soli.
Per i debitori, prigionieri di una spirale dalla quale non sanno come uscire, il Governo proponeva una procedura di prelievo, accompagnata da un servizio qualificato e seguito dall'azzeramento del debiti rimanenti. Una simile soluzione dovrebbe incitare le persone coinvolte ad abbandonare il più presto i servizi sociali.