(ats) Con il giuramento dei neo consiglieri nazionali Mike Egger (UDC/SG) e Philipp Bregy (PPD/VS) - che prendono il posto rispettivamente di Toni Brunner e Viola Amherd - è iniziata oggi la sessione primaverile delle Camere federali. La Camera del popolo in seguito ha:

- Trasferimento Condannati: adottato all'unanimità il Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa sul trasferimento dei condannati. Gli stranieri condannati in via definitiva non potranno così più sottrarsi alla pena recandosi - anche legalmente - nel loro Paese di origine. Il dossier passa agli Stati;

- Accordo Con Bulgaria: approvato all'unanimità un accordo concluso con la Bulgaria sulla cooperazione di polizia nella lotta contro la criminalità. L'intesa, che non richiede modifiche legislative, mira ad accelerare lo scambio di informazioni e a potenziare il lavoro di indagine. Il dossier passa agli Stati;

- Hooliganismo: approvato, con 125 voti a 56 e 3 astensioni, la Convenzione del Consiglio d'Europa volta a lottare contro l'hooliganismo. Il trattato, che non implica nessuna modifica della legge, fissa le condizioni quadro affinché le autorità competenti dei Cantoni e delle città, nonché gli enti privati, tra cui le società sportive o quelle di trasporto pubblico, possano prevenire in maniera più efficace la violenza in occasione di manifestazioni sportive. Il dossier passa agli Stati;

- Federalismo: tacitamente bocciato una mozione del "senatore" Beat Vonlanthen (PPD/FR) che chiedeva un finanziamento a lungo termine dell'Istituto di federalismo di Friburgo. La Camera ha infatti ritenuto che non spetta alla Confederazione garantire il finanziamento a lungo termine di un istituto fondato dai Cantoni ma che sono soprattutto questi ultimi a dovere intervenire. La Commissione preparatoria si è però detta consapevole dell'importante lavoro svolto dall'istituto in questione, per questo motivo ha depositato una mozione in cui chiede che la Confederazione partecipi in misura adeguata al suo finanziamento;

- Stranieri Criminali: trasmesso al governo una mozione del "senatore" Philipp Müller (PLR/AG) che chiede di adeguare le disposizioni sull'espulsione degli stranieri che commettono reati, eliminando gli attuali incentivi (come il ricorso al decreto d'accusa) ad applicare la clausola dei casi di rigore. L'esecutivo si è detto pronto a intervenire se necessario;

- Eritrea: trasmesso, con 127 voti contro 51 e 2 astenuti, al governo una mozione del "senatore" Damian Müller (PLR/LU) che chiede di riesaminare i casi dei migranti provenienti dall'Eritrea. Il governo era favorevole all'atto parlamentare: il riesame dei dossier dei profughi eritrei è del resto già iniziato, ha spiegato la consigliera federale Karin Keller-Sutter. Finora sono state valutate, nel quadro di un progetto pilota, alcune centinaia di casi concernenti persone sole. Nella metà dei dossier la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) è giunta alla conclusione che può essere revocato lo statuto dell'ammissione provvisoria. La situazione è invece diversa per le famiglie e i minorenni. Al termine della valutazione verrà stilato un rapporto.;

- Indebitamento: trasmesso al governo una mozione del senatore Claude Hêche (PS/JU) volta a facilitare alle persone fortemente indebitate di restituire il dovuto, anche mediante un condono;

- Formazione Giovani Immigrati: bocciato, con 115 voti contro 67, una mozione della sua Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura che mira a estendere a tutti gli adolescenti e giovani adulti immigrati l'Agenda integrazione Svizzera, strumento che vuole velocizzare l'integrazione delle persone coinvolte nella formazione professionale, nell'attività lavorativa e nella società. Per la maggioranza occorre intervenire nel diritto degli stranieri (e non in quello dell'asilo). Il settore è inoltre di competenza dei Cantoni. Infine, un'analisi della questione e dei bisogni è già in corso e prima di decidere è opportuno attenderne i risultati;

- Sanzioni Amministrative: tacitamente approvato un postulato della sua Commissione delle istituzioni politiche che chiede al governo di illustrare come potrebbe essere introdotto nel diritto svizzero un sistema generale di sanzioni amministrative pecuniarie. Nel quadro della revisione della Legge federale sulla protezione dei dati il Consiglio federale aveva rinunciato a introdurre tale possibilità preferendo un sistema penale. La Commissione delle istituzioni politiche ha però chiesto di esaminare altre soluzioni. Nessuna è perfetta, ha ammesso la relatrice Valérie Piller-Carrard (PS/FR).

- Donne In Governo: bocciato, con 107 voti contro 72 e un'astensione, una iniziativa parlamentare del "senatore" Raphaël Comte (PLR/NE) che voleva inserire nella Costituzione un articolo che avrebbe obbligato l'Assemblea federale a provvedere a un'equa rappresentanza di genere nelle elezioni;

- Pensione Ex Ministri: bocciato, con 118 voti contro 64 e una astensione, una iniziativa parlamentare di Thomas Burgherr (UDC/AG) che chiedeva di riformare la previdenza professionale dei consiglieri federali allo scopo di ridurre l'importo della pensione (pari attualmente a circa 220'000 franchi all'anno). Le convinzioni politiche, e non l’indennità finanziaria, devono motivare una persona a diventare consigliere federale, ha spiegato invano Lukas Reimann (UDC/SG). Per la maggioranza, invece, la normativa vigente si giustifica con lo statuto speciale dei consiglieri federali, che devono potere prendere la propria decisione di dimettersi a prescindere da considerazioni di ordine finanziario inerenti alla previdenza per la vecchiaia. Altrimenti potrebbe succedere che un magistrato rimanga in carica unicamente in virtù di interessi pecuniari, ha affermato Valérie Piller Carrard (PS/FR) a nome della commissione. Gli stipendi dei consiglieri federali sono inoltre piuttosto bassi rispetto a quelli di persone che occupano posizioni con responsabilità nell'economia privata. Il disciplinamento vigente prevede poi che la pensione venga ridotta quando un ex ministro ottiene un reddito da attività lucrativa.

Ordine del giorno di domani, martedì 5 marzo (08.00-13.00):

- Revisione della Legge sulle telecomunicazioni (divergenze);

- Inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza. Protocollo relativo alla riduzione dell'acidificazione, dell'eutrofizzazione e dell'ozono troposferico;

- interventi parlamentari di competenza del DATEC.