(ats) Il Tribunale federale (TF) va sgravato dai casi di scarsa rilevanza. È quanto ritiene il Consiglio nazionale che con 108 voti contro 76 ha adottato oggi la pertinente revisione legislativa.

Con la modifica della Legge sul Tribunale federale (LTF) si vuole inserire limiti in particolare per casi non eccessivamente importanti, come le multe inferiori ai 500 franchi. Il governo proponeva un limite di 5000 franchi, ma la maggioranza non ha voluto essere cosi restrittiva. Va considerato anche l'opinione del cittadino ricorrente, ha sostenuto Pirmin Schwander (UDC/SZ).

Una minoranza chiedeva di allinearsi alla proposta governativa: Beat Flach (PVL/AG) ha ad esempio criticato il fatto che sia possibile rivolgersi al TF anche per una semplice multa di 1000 franchi per la quale non sono previste pene detentive né iscrizioni al casellario giudiziale. Questo sovraccarico di lavoro per il TF non ha senso, ha aggiunto.

La Camera ha anche introdotto restrizioni per le naturalizzazioni agevolate e il diritto degli stranieri. In questi casi le istanze inferiori devono poter decidere definitivamente.

Il Nazionale ha pure deciso di bocciare una proposta mirante ad abrogare il ricorso sussidiario in materia costituzionale. Questo tipo di ricorso è un pilastro del sistema giuridico svizzero, ha sostenuto Martin Naef (PS/ZH). Se venisse abrogato, le decisioni dei tribunali cantonali potrebbero essere direttamente portate a Strasburgo, minando la credibilità della Svizzera, ha aggiunto Lisa Mazzone (Verdi/GE).

Se l'obiettivo della riforma è ridurre l'onere del TF, solo sopprimendo il ricorso sussidiario in materia costituzionale si potrà riuscire nell'intento, ha affermato Karl Vogler (PCS/OW). Tale strumento dà speranze ingiustificate ai ricorrenti ma causa molto lavoro al TF, ha aggiunto Christa Markwalder (PLR/BE) ricordando che praticamente tutti i ricorso vengono bocciati.

Contrariamente al progetto governativo, la Camera del popolo ha deciso di stralciare dal progetto la possibilità per il Tribunale federale di riportare le opinioni divergenti nelle sue sentenze. L'organizzazione di deliberazioni orali e pubbliche in caso di disaccordi viene ritenuta sufficiente.

Il dossier va agli Stati.