(ats) La compensazione per i terreni agricoli espropriati deve essere sei volte il prezzo massimo determinante. Lo ha stabilito oggi il Consiglio nazionale, che ha approvato la revisione della legge federale sull'espropriazione (LEspr) per 141 voti a 43.

La norma riguardo a una maggiore indennità per i terreni coltivabili non era prevista dal governo nel suo disegno, bensì è stata introdotta in fase preparatoria dalla Commissione degli affari giuridici del Nazionale (CAG-N). Presente in sala, la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha definito, invano, la proposta contraria alle sentenze del Tribunale federale (TF) e ne ha sottolineato l'arbitrarietà.

L'aggiunta della commissione "va contro la Costituzione", ha affermato Beat Flach (PVL/AG), sostenuto da PS e PLR, secondo i quali tale norma favorisce ingiustizie e ineguaglianze. Di altro avviso Andrea Gmür-Schönenberger (PPD/LU): "I prezzi sono troppo bassi, nessuno deve uscirne perdente. Inoltre nessun contadino sarà incentivato a cedere le proprie terre, è la base della sua esistenza". Quest'ultima linea ha infine prevalso per 113 voti a 69.

Legge risalente al 1930

La LEspr concerne la facoltà data allo Stato di espropriare un terreno necessario, ad esempio, alla costruzione di una strada o di una linea ferroviaria. In cambio, ai privati viene corrisposto un indennizzo. Pur riconoscendone il buon funzionamento negli anni, secondo il Consiglio federale la legge, del 1930, andava rivista.

Ciò perchè risale a un'epoca in cui non esisteva la procedura completa dei piani nella sua concezione odierna e in cui spesso le opere erano approvate con una semplice autorizzazione ufficiale interna all'amministrazione. Le persone coinvolte potevano opporsi a un'espropriazione solo in un secondo tempo. Oggi invece, nella maggior parte dei casi, la partecipazione degli interessati è sollecitata in anticipo.

Dal 2000 inoltre, la decisione sull'ammissibilità e la portata dell'espropriazione è coordinata con la decisione di approvazione dei piani.

Il governo ha quindi chiesto nel giugno 2018 al Parlamento di adeguare le prescrizioni procedurali alle esigenze attuali, anche per evitare incertezze di carattere giuridico, mentre aveva respinto una revisione totale, preconizzata dal Parlamento.

Vittime del rumore non favorite

La Camera del popolo ha invece seguito il Consiglio federale su un altro punto controverso, bocciando la proposta di rafforzare i diritti dei proprietari di terreni vittime del rumore provocato da aeroplani, treni o automobili, avanzata dalla CAG-N. Questa auspicava pure che i sorvoli diretti di un'area abitata o la significativa estensione in un corridoio aereo esistente fossero presi in considerazione in un piano di espropriazione e indennizzati.

Tra le novità della revisione di legge vi è la semplificazione delle disposizioni sull'organizzazione e sulla struttura delle commissioni federali di stima. Attualmente la Svizzera è suddivisa in 13 circondari, ripartizione mantenuta, ciascuno dei quali è affidato a una di queste commissioni, con un presidente, due supplenti e vari giudici specializzati.

Tali commissioni sono organizzate come autorità di milizia e attive a titolo accessorio, definiscono le indennità. Ciò sarà in principio mantenuto, ma dovrà essere possibile assumere membri e istituire una segretaria permanente.

Con la modifica legislativa, le procedure di espropriazione e di approvazione dei piani saranno seguite da un'unica procedura di conciliazione e di valutazione dinanzi a una commissione federale di stima. Quest'ultima dovrà unicamente decidere in merito alla compensazione.

TF nominerà membri commissioni

A nominare i membri delle commissioni sarà il Tribunale federale e non il Tribunale amministrativo federale (TAF), come invece aveva inizialmente stabilito dal governo. Questa modifica è stata introdotta senza opposizioni dalla CAG-N.

Infine, sono state accettate all'unanimità due proposte individuali di Giovanni Merlini (PLR/TI): in particolare, il mandato dei membri delle commissioni non potrà essere rinnovato due volte. Il dossier è pronto ora a passare sui banchi del Consiglio degli Stati.