Vista l'opposizione del Nazionale, i "senatori" hanno oggi rinunciato a questa clausola. La decisione è sensata poiché, ad esempio, le convenzioni di sicurezza sociale con la Serbia e il Montenegro non erano state sottoposte a referendum e che quindi tale decisione avrebbe potuto essere mal capita a livello internazionale, ha precisato il relatore commissionale Pirmin Bischof (PPD/SO).
Il nuovo accordo armonizza in particolare la previdenza per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità degli Stati contraenti e regola il versamento delle rendite all'estero. Viene così nuovamente disciplinato il coordinamento delle assicurazioni sociali tra Berna e Pristina. Dal mese di aprile 2010, la convenzione conclusa a suo tempo con la ex Jugoslavia non viene infatti più applicata al Kosovo.
Si avvicina dunque il momento in cui i lavoratori kosovari anziani, attivi in Svizzera per anni, potranno finalmente percepire una rendita AVS o AI. Fino ad ora i circa 100'000 cittadini kosovari che rientrano in Patria non possono farsi versare le rendite AVS e AI svizzere. Invece del versamento, su richiesta è però possibile ottenere il rimborso dei contributi AVS.
A partire dall'entrata in vigore della nuova convenzione, che dovrà essere ratificata anche dal legislativo dello Stato balcanico, i cittadini kosovari in età di pensionamento che non avranno domandato il rimborso dei contributi potranno esigere il versamento della rendita all'estero, ma non avranno la facoltà di far valere retroattivamente i diritti per il periodo precedente.