(ats) In un'atmosfera un po' meno tesa, anche se permane l'obbligo della mascherina, il Parlamento ritorna al lavoro lunedì, 13 settembre, per la sessione autunnale. L'agenda dei lavori annovera argomenti scottanti, come il miliardo di coesione, l'abolizione del valore locativo o la riforma dell'AVS. Ciliegina sulla torta: l'elezione del nuovo Procuratore generale della Confederazione.

Anche se l'accesso a Palazzo federale è stato reso più facile per i visitatori, mascherine e plexiglas la faranno ancora da padrone, tenuto conto del tasso di vaccinazione della popolazione non proprio da primi della classe.

Export di armi

Il primo giorno dei lavori, dopo aver ascoltato gli obiettivi strategici del Consiglio federale, il Consiglio nazionale affronterà l'iniziativa popolare che vuole vietare le esportazioni di armi verso Paesi teatro di una guerra civile.

La maggioranza dovrebbe respingere l'iniziativa in favore di un controprogetto indiretto.

Energie rinnovabili

Il Consiglio degli Stati esaminerà il sostegno alle energie rinnovabili, un progetto elaborato dalla Camera del popolo dopo il "no" alle urne alla nuova legge sul CO2. In concreto, viene proposta una soluzione transitoria per il sostegno a tutte le tecnologie pulite a partire dal 2023, nell'attesa che si ponga mano alla revisione della legge sull'energia. Il progetto dovrebbe essere approvato durante questa sessione.

Nuove uscite causa Covid

I due rami del Parlamento saranno chiamati anche ad approvare nuove spese iscritte nel bilancio del 2021. Si tratta di 411 milioni di franchi, di cui 233 andranno al fondo per l'infrastruttura ferroviaria. Le misure per combattere il coronavirus richiedono 164 milioni.

Un altro argomento che farà discutere è l'obbligo per le persone da rimpatriare o espellere di sottoporsi - anche facendo uso della coercizione - a un test Covid-19. Molti Paesi infatti non sono disposti ad accogliere loro connazionali se non testati negativamente. La commissione preparatoria è d'accordo col progetto del Consiglio federale ed intende farlo entrare in vigore immediatamente.

Miliardo di coesione

Nonostante il fallimento dei negoziati per un accordo istituzionale con l'UE, il tema è ben lungi dall'essere morto e sepolto. Per facilitare le relazioni con Bruxelles, il Consiglio federale intende sbloccare il secondo miliardo di coesione. Le commissioni preparatorie hanno dato il rispettivo benestare nella speranza che questo gesto di buona volontà possa ammansire Bruxelles, piccata per il dietrofront elvetico.

Le camere avevano condizionato il versamento della somma all'abolizione delle misure discriminatorie - vedi tra l'altro il mancato riconoscimento dell'equivalenza della Borse - adottate dall'Ue nei confronti della Confederazione per accelerare i negoziati. Ora si tratta di togliere tale condizione per dare il via libera al miliardo di coesione destinato ai Paesi dell'est.

Valore locativo, verso abolizione?

Un altro tema caldo riguarda la riforma dell'imposizione degli alloggi, il cui punto focale è l'abolizione del valore locativo. La commissione competente del Consiglio degli Stati vuole eliminarlo per le abitazioni in proprietà sia a livello federale e cantonale. Il Consiglio federale crede che tale misura debba essere estesa anche alle seconde case, se si vuole veramente semplificare il sistema.

Nel settore dei trasporti, il Consiglio nazionale esaminerà la nuova legge sulle piste ciclabili, una normativa che dovrebbe dotare la Svizzera di una rete di percorsi interconnessi e sicuri.

Il Consiglio nazionale voterà anche sui crediti per il trasporto regionale di passeggeri nei prossimi quattro anni e sulla legge per regolare il progetto Cargo Underground lanciato dal settore privato.

Nuovi stimoli per il turismo

La Camera del popolo discuterà anche un programma di stimolo per il settore del turismo duramente colpito dalla crisi del coronavirus. La Camera dei Cantoni valuterà l'iniziativa parlamentare per aumentare le detrazioni fiscali per la custodia extra famigliare dei figli.

Nuovo procuratore

Acefalo da oltre un anno, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) dovrebbe finalmente poter contare su un nuovo capo. Il 29 settembre, l'Assemblea federale eleggerà un nuovo procuratore capo per sostituire il dimissionario Michael Lauber, rimasto invischiato nello scandalo FIFA.

Dopo due tentativi abortiti, la commissione che si occupa dell'elezione dei magistrati ha estratto dal cilindro colui che dovrebbe fare l'unanimità: Stefan Blättler, attualmente comandante della polizia bernese.

Il nuovo Procuratore generale potrà rimanere in carica fino all'età di 68 anni se il Consiglio nazionale dovesse accettare una proposta in tal senso del Consiglio degli Stati. Blättler ha 62 anni.

Patto Onu migrazione...

Il Consiglio nazionale discuterà anche la semplificazione del quadro giuridico per le fondazioni, la sospensione del Patto Onu sulla migrazione, il rafforzamento di Frontex, la creazione di un'assicurazione contro i terremoti. All'ordine del giorno figurano iniziative diverse cantonali per introdurre una tassa sui viaggi aerei e l'estensione della moratoria sugli OGM.

... e riforma AVS

Nel menù del Consiglio degli Stati figura un altro dossier spinoso: le divergenze riguardanti la riforma dell'AVS. Oramai accolta l'idea di un innalzamento dell'età pensionabile delle donne a 65 anni, a dividere i due rami del Parlamento è il sistema di compensazione concesso alle lavoratrici.

Il programma dei "senatori" contempla anche dossier quali gli stipendi dei manager delle ex regie federali e l'estensione dell'uso dei profili di DNA nelle procedure penali.

Donazione di organi

Le camere discuteranno anche del controprogetto all'iniziativa per la donazione di organi. In agenda anche il sostegno all'industria dello zucchero, l'abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali e la legge sui prodotti del tabacco.

Quest'ultima realizza un'iniziativa popolare che vuole eliminare la pubblicità per il tabacco al fine di proteggere la salute dei giovani. L'iniziativa dovrebbe essere respinta a favore di un controprogetto.

Tra gli altri temi in agenda: l'abolizione dei dazi sui prodotti industriali e un progetto di legge che dovrebbe obbligare in futuro i servizi di streaming come Netflix, HBO e Disney a destinare almeno il 4% delle rispettive entrate lorde alla produzione di film svizzeri.