La scorsa settimana i "senatori" - su proposta della loro commissione preparatoria, che ha fatto notare come in inverno in Svizzera si consumi più corrente di quanta se ne produca - avevano deciso che gli impianti che dimostrano di avere una produzione elevata durante il semestre invernale potranno beneficiare di un aumento del 20% dei contributi d'investimento.
Oggi il Nazionale non ha però voluto fare un gesto in questo senso, almeno per il momento. La rivendicazione viene affrontata nel grande progetto di riforma dell'energia, ha sottolineato Susanne Vincenz-Stauffacher (PLR/SG) a nome della commissione. A suo avviso deve essere trattata in questo ambito.
Legge non ancora matura
La promozione delle energie rinnovabili, che finora sono state sostenute principalmente mediante la cosiddetta rimunerazione per l'immissione di elettricità (RIC), dovrebbe infatti essere iscritta in una più ampia revisione della Legge federale sull'energia (LEne). Questa non è però ancora matura per l'esame parlamentare.
Per evitare che tra 16 mesi vengano a mancare gli strumenti di promozione, il progetto in discussione oggi - che concretizza un'iniziativa parlamentare di Bastien Girod (Verdi/ZH) - colma le lacune che rischiano di crearsi fra le scadenze. Per farlo è stata escogitata una soluzione transitoria, che resterà in vigore fino al 2030.
Il progetto in discussione non si limita però a prolungare la situazione attuale. La RIC sarà ad esempio sostituita con contributi d'investimento. Le modifiche sono compatibili e anticipano la futura ampia revisione della LEne.
Obiettivo
L'obiettivo è che anche i nuovi impianti eolici, piccoli impianti idroelettrici, impianti di biogas, impianti geotermici e impianti fotovoltaici ricevano, a condizioni ben definite, una rimunerazione unica. È inoltre previsto un sostegno supplementare alla produzione di energia elettrica da biomassa o da grandi impianti idroelettrici. Per i grandi impianti fotovoltaici i contributi di promozione saranno aggiudicati mediante aste.
Per quel che concerne gli impianti idroelettrici, sarà ad esempio possibile beneficiare di un contributo d'investimento per la costruzione di nuove installazioni con una potenza di almeno 1 MW, oppure per gli ampliamenti e i rinnovamenti considerevoli di impianti che - in seguito - avranno una potenza di 300 chilowatt (kW). Inoltre, le nuove centrali con una capacità di almeno 1 MW dovrebbero poter beneficiare di contributi agli investimenti per un massimo del 60% dei costi. Rispetto alla legge in vigore, le risorse a disposizione per i grandi impianti idroelettrici vengono raddoppiate (a 0,2 centesimi/kWh).
Il finanziamento di tutti questi strumenti di promozione avverrà ancora attraverso il supplemento di rete, il cui ammontare rimarrà immutato a 2,3 centesimi/kWh.