Non è scontato che la Camera del popolo finisca l'esame del preventivo in un solo giorno. Le priorità di politica fiscale differiscono infatti notevolmente a seconda dei partiti. Oggi tutte le 43 proposte di minoranza sono state respinte dal plenum a vantaggio degli emendamenti sostenuti dalla commissione delle finanze.
Alla vigilia del dibattito, il Consiglio federale ha calcolato un deficit di circa due miliardi di franchi per l'anno prossimo, con spese di 80,725 miliardi di franchi ed entrate di 78,643 miliardi. Numerose misure economiche e sanitarie dovute alla pandemia dovranno infatti essere finanziate anche nel 2022.
"Siamo sotto pressione, è da decenni che non ci troviamo in una situazione così stressante per il bilancio della Confederazione", ha messo in guardia il ministro delle finanze Ueli Maurer. "Ciononostante siamo abbastanza rilassati perché abbiamo una buona situazione di partenza", ha aggiunto, precisando che il margine di manovra per spese inutili è limitato. Il Consiglio federale si attende un deficit di oltre 2 miliardi di franchi.
Fra i punti discussi, spiccava in particolare una proposta della commissione di politica estera di aumentare di circa 953,1 milioni di franchi (quasi 2 miliardi in totale) i fondi versati all'UE quale contributo di coesione per "dare un segnale positivo" e consentire alla Svizzera di partecipare a pieno titolo ai programmi di ricerca europei. Il versamento sarebbe stato soggetto a una condizione: la firma entro la metà del 2022 dell'accordo sull'associazione della Confederazione a Orizzonte Europa, Digital Europe, ITER, Euratom ed Erasmus+. La proposta è stata bocciata con 93 voti a 84 e 6 astensioni.
Come agli Stati, l'uscita supplementare più significativa riguarda un pacchetto di 233 milioni di franchi per garantire a medio e lungo termine il finanziamento del Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF). Per quel che concerne l'Ufficio federale dell'agricoltura, il plenum ha deciso di aumentare i mezzi destinati ai supplementi accordati all'economia lattiera (8 milioni), così come quelli destinati agli aiuti alla produzione vegetale (7 milioni).
La Camera ha pure deciso ulteriori uscite nei settori della ricerca, dello sport e della pianificazione territoriale. Ha approvato 1,2 milioni di franchi per MeteoSvizzera a sostegno di un progetto sui pericoli naturali e un progetto di digitalizzazione, così come 660'000 franchi per la creazione di un ufficio indipendente destinato alle vittime di abusi i ambito sportivo. Nel bilancio dell'Ufficio federale della pianificazione del territorio (ARE) saranno aggiunti 100'000 franchi per un programma di promozione delle PMI.
Le divergenze con gli Stati sono cinque. La più importante riguarda un taglio di 21 milioni delle spese per il personale di tutti i dipartimenti, auspicato dalla Camera dei Cantoni. A differenza degli Stati, il Nazionale vuole inoltre aumentare di 10 milioni di franchi i fondi di Sifem, società finanziaria della Confederazione volta al finanziamento dello sviluppo.
Rispetto agli Stati, il Nazionale vuole anche raddoppiare l'importo per il programma "Energia Svizzera", sostenendo i proprietari di case, l'industria e la formazione nel settore energetico con altri 11,2 milioni di franchi. Infine, la Camera del popolo vuole aiutare le organizzazioni familiari con un milione di franchi supplementari e i progetti a favore della protezione dell'infanzia e dei diritti dei bambini con 390'000 franchi.
Alla luce di queste decisioni, le spese aumenteranno di circa 273 milioni di franchi rispetto al progetto del Consiglio federale e 38 milioni in più rispetto agli Stati.
Visto che con queste ulteriori uscite il freno all'indebitamento non sarebbe rispettato, la Camera ha deciso di includere nelle spese straordinarie non solo gli aiuti per il trasporto pubblico duramente colpito dalla pandemia (215 milioni), ma anche i 57,5 milioni per l'acquisto di medicinali e vaccini.
Nella votazione complessiva, il progetto è stato approvato con 130 voti a 44. Gli Stati si occuperanno delle divergenze la settimana prossima.