(ats) Nella sua seduta odierna, il Consiglio nazionale ha:

- Sifem: mantenuto l'ultima divergenza che l'oppone agli Stati in in merito al progetto volto a trasferire in una legge l'attuale regolamentazione a livello di ordinanza riguardante la società SIFEM - Swiss investment fund for emerging markets. Le due camere si oppongono sull'eventuale obbligo, per la SIFEM, di collaborare con i servizi federali competenti, in particolare la DSC e la SECO. Il Nazionale vorrebbe limitarsi a un più generico "la SIFEM può collaborare". Il dossier torna agli Stati;

- Politica Economica Esterna: preso atto del Rapporto di politica economica esterna 2023;

- Civi: adottato, con 122 voti contro 60, un postulato della sua Commissione delle finanze che chiede al governo di esaminare le modalità di un aumento dei tributi versati dagli istituti che impiegano civilisti. Lo scopo è innalzare il grado di copertura dei costi dell'Ufficio federale del servizio civile (CIVI) ad almeno il 100% entro il 2027. "In questo momento in cui le finanze federali si trovano in una situazione molto delicata, è chiaro che bisogna cercare di far sì che venga attuato il principio che chi beneficia di una prestazione ne copra anche i costi", ha sostenuto Alex Farinelli (PLR/TI) a nome della commissione. Chiedendo, invano, la bocciatura dell'atto parlamentare, Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE) ha sostenuto come non tutte le entità che ricorrono ai civilisti abbiano i mezzi finanziari necessari per far fronte all'aumento;

- Apertura Domenicale: approvato, con 109 voti contro 79 e 2 astensioni, una mozione di Philippe Nantermod (PLR/VS) che chiede di consentire l'apertura domenicale dei negozietti di prossimità, ossia quelli che impiegano un numero limitato di dipendenti e con un assortimento di prodotti simile a quello di un alimentari. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- Sicurezza Giuridica: approvato, con 93 voti contro 90 e 6 astenuti, una mozione di Thomas Rechsteiner (Centro/AI), che chiede di limitare a un anno la durata delle investigazioni nelle procedure antitrust. Su richiesta della Segreteria della Commissione della concorrenza tale durata può essere prorogata di al massimo un ulteriore anno. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- Leasing: approvato, con 103 voti contro 87 e una astensione, una mozione di Gerhard Pfister (Centro/ZG) che chiede di fare chiarezza in merito ai sovvenzionamenti trasversali occulti e ai costi non trasparenti nel settore del leasing delle automobili. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- Vendita Diretta: approvato, con 150 voti contro 35 e 6 astenuti, una mozione dell'ex consigliera nazionale Meret Schneider (Verdi/ZH) che chiede l'introduzione di misure per agevolare l'accesso dei contadini alla vendita diretta. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- Imprese Federali: approvato, con 137 voti contro 48 e 6 astensioni, una mozione di Jürg Grossen (PVL/BE) che chiede di limitare quella che lui definisce "concorrenza sleale da parte delle imprese federali". Per il bernese, "è fondamentale che l'attività delle imprese di proprietà della Confederazione o a essa vicine non indebolisca la competitività e la capacità di innovazione dell'economia svizzera". Gli Stati devono ancora esprimersi;

- Biodiversità: approvato due mozioni di Manuel Strupler (UDC/TG) che chiedono di modificare i parametri per calcolare la quota del 3,5% di superficie coltiva da destinare alla promozione della biodiversità (SPB). Gli Stati devono ancora esprimersi;

- Medicina: approvato, con 144 voti contro 43 e 4 astenuti, una mozione di Benjamin Roduit (Centro/VS) che chiede di fare in modo che l'ammissione degli studenti di medicina sia basata in primo luogo sui criteri della competenza e della qualità dei candidati. Per il vallesano il governo dovrebbe provvedere a una migliore offerta di posti di studio e di stage negli ospedali, in particolare nei settori delle cure di base e delle cure ambulatoriali. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- Formazione: approvato cinque mozioni identiche che chiedono al Consiglio federale di riqualificare i diplomi utilizzando, per esempio, denominazioni come "professional bachelor" o "professional master". Secondo i mozionari tale cambiamento dovrebbe mettere fine agli svantaggi dei giovani svizzeri nei confronti dei coetanei europei, in particolare tedeschi e austriaci, dove simili denominazioni sono ormai moneta corrente. Per i professionisti svizzeri, questa decisione potrebbe avere conseguenze molto pesanti. Poiché infatti nel nostro Paese questi titoli non esistono, si riducono le chance di trovare un impiego sia qui che all'estero. Da notare che una mozione simile era stata bocciata un anno fa dal consiglio degli Stati. La maggioranza dei "senatori" aveva messo in guardia dal "mischiare" due tipi di formazione diversi, ossia quello professionale, senz'altro eccellente, e quello accademico, dove la ricerca svolge un ruolo importante. Oggi Guy Parmelin ha ricordato i passi in materia già fatti dal governo. La procedura di consultazione della riveduta Legge sulla formazione professionale sarà avviata al più tardi nel terzo trimestre di quest'anno, ha aggiunto il consigliere federale chiedendo - invano - al plenum di bocciare gli atti parlamentari.

Ordine del giorno di domani (08.00-13.00 e 15.00-19.00):

Assemblea Federale

- Tribunale amministrativo federale. Elezione di due membri;

- Tribunale federale. Elezione di un giudice non di carriera;

Consiglio Nazionale

- modifica della legge federale sulla cartella informatizzata del paziente, proposte della conferenza di conciliazione;

- "Esposizione nazionale", mozione CSEC;

- interventi parlamentari di competenza del DEFR;

- revisione della legge sul CO2 per il periodo successivo al 2024, divergenze;

- interventi parlamentari di competenza del DATEC;

- iniziative parlamentari;

- modifica della legge sui brevetti, divergenze;

- approvazione della Convenzione tra la Svizzera e la Slovenia per evitare le doppie imposizioni;

- approvazione di un Accordo aggiuntivo alla Convenzione tra la Svizzera e la Francia per evitare le doppie imposizioni;

- interventi parlamentari di competenza del DFF.