17.041 Il preventivo 2018 della Confederazione, presentato nel giugno scorso dal Consiglio federale, prevedeva una chiusura grosso modo in pareggio. La versione della commissione degli Stati mirava invece a un saldo positivo di 33 milioni di franchi, mentre quella presentata oggi dal Nazionale permetterebbe di registrare un attivo di 464 milioni.
Il risultato potrebbe cambiare anche di molto nel corso della sessione invernale. In ben ventidue punti la maggioranza in commissione è stata di un solo voto, ha spiegato oggi ai media a Berna Daniel Brélaz (Verdi/VD). Ogni presenza in Parlamento sarà quindi fondamentale.
A questo si aggiungono non meno di 80 proposte di minoranza che verranno presentate. Uno dei voti di misura ha riguardato ad esempio l'aiuto allo sviluppo, con una stretta maggioranza che ha proposto di tagliare 100 milioni.
Riguardo ai fondi «liberati» dalla bocciatura della previdenza 2020 - in totale 441,8 milioni - la commissione si oppone ad un utilizzo solamente in favore dell'AVS. Rifiuta però anche l'alternativa proposta dal governo, volta ad utilizzare una parte dell'importo per il Fondo per l'infrastruttura ferroviaria.
La maggioranza - 16 voti contro 9 - vuole anche tagliare 41 milioni per gli aiuti sociali ai richiedenti asilo. Si è però in compenso mostrata sensibile nei confronti dell'agricoltura, proponendo 96 milioni di spese in più in questo settore, con 84 destinati ai pagamenti diretti.
La commissione del Nazionale si è mostrata meno generosa di quella degli Stati per quel che riguarda il settore della formazione e della ricerca. Per i politecnici propone ad esempio di aumentare i contributi di 37 milioni, contro i 53 milioni proposti dall'omologa. È poi contraria ad aggiungere 16 milioni per gli istituti di promozione della ricerca.