Iniziativa popolare sulle borse di studio e revisione totale della legge sui sussidi all'istruzione
Analogamente al Consiglio federale, la Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) raccomanda di respingere l'iniziativa sulle borse di studio. La Commissione rinuncia a presentare un controprogetto diretto, ma vuole completare il controprogetto indiretto del Consiglio federale in alcuni punti centrali, contribuendo in tal modo all'armonizzazione materiale dei sussidi all'istruzione a livello nazionale. A tal fine, presenterà anche una mozione di commissione volta a promuovere una maggior partecipazione finanziaria della Confederazione.

La CSEC-N si è nuovamente occupata dell'iniziativa popolare sulle borse di studio (13.058 n), che si prefigge di armonizzare a livello nazionale la concessione di sussidi all'istruzione per il livello terziario mediante il trasferimento di competenze normative dai Cantoni alla Confederazione. Nell'ottobre 2013 la CSEC-N aveva interrotto le deliberazioni sull'iniziativa per dare a una Sottocommissione la possibilità di esaminare un controprogetto diretto all'iniziativa e di procedere all'esame preliminare del controprogetto indiretto elaborato dal Consiglio federale sotto forma di una revisione totale della legge sui sussidi all'istruzione. I lavori della Sottocommissione della CSEC-N sono sfociati in un ampliamento del controprogetto indiretto, volto a rafforzare l'armonizzazione materiale dei sussidi all'istruzione e a distribuire in modo più efficace i mezzi finanziari della Confederazione. Anche i Cantoni che non ne fanno parte verrebbero in tal modo incoraggiati ad aderire al Concordato intercantonale sulle borse di studio, senza ingerenze della Confederazione nell'autonomia dei Cantoni.

Con 18 voti contro 7, la CSEC-N è entrata in materia sulla legge sui sussidi all'istruzione e ha ripreso le proposte della Sottocommissione in tre punti essenziali: anzitutto i sussidi della Confederazione devono essere versati soltanto ai Cantoni che si sono conformati alle disposizioni del Concordato sui sussidi, dal profilo formale ma anche materiale. Questa decisione cruciale è stata presa con 14 voti favorevoli e 10 contrari. Con 11 voti contro 10 e 3 astensioni, la Commissione ha inoltre deciso di rinviare unicamente ai pertinenti articoli del Concordato, senza riprendere le disposizioni nella legge. La maggioranza ravvisa il rischio di una normativa parallela che, in ultima istanza, nuocerebbe all'armonizzazione dei sussidi all'istruzione, mentre la minoranza è favorevole a inserire nella legge le disposizioni del Concordato, poiché in tal modo il Parlamento avrebbe una maggiore influenza con conseguenze positive sul processo di armonizzazione in corso. In secondo luogo, con 15 voti contro 9 e 1 astensione la CSEC-N ha deciso che il finanziamento della Confederazione ai sussidi dei singoli Cantoni dovrà essere definito in base ai contributi effettivi di questi ultimi e non in base alla popolazione. In tal modo i Cantoni saranno incentivati ad aumentare i loro contributi. In terzo luogo, con 18 voti contro 7, la Commissione si è espressa a favore dell'inserimento nella legge della formazione professionale superiore.
 
Non ha invece trovato alcuna maggioranza la proposta della Sottocommissione di sancire nella legge sui sussidi all'istruzione che il contributo finanziario versato dalla Confederazione ai Cantoni ammonti almeno alla metà di tutti i contributi cantonali effettivi. La Commissione ha respinto con 14 voti contro 11 questa proposta che comporterebbe un aumento massiccio dei contributi della Confederazione. Nel contempo ha però adottato con 17 voti contro 8 una mozione di commissione volta ad aumentare l'impegno finanziario della Confederazione: nell'ambito del prossimo messaggio ERI, la quota di sussidi all'istruzione della Confederazione dovrà aumentare al fine di incentivare nuovi Cantoni ad aderire al Concordato intercantonale. Per il momento non è ancora stata precisata l'entità dell'aumento.
Nella votazione sul complesso la CSEC-N ha approvato con 17 voti contro 7 la legge sui sussidi all'istruzione. Una minoranza ritiene invece che la normativa attuale sia sufficiente e propone quindi di non entrare in materia.

Quanto all'iniziativa sulle borse di studio, con 16 voti contro 8 e 1 astensione la CSEC-N propone di respingerla, senza proporre un controprogetto diretto.

In applicazione dell'articolo 61a capoverso 1 della Costituzione federale, le conoscenze attuali sul sistema educativo del nostro Paese sono rilevate mediante il monitoraggio dell'educazione e ogni quattro anni sono oggetto del Rapporto sul sistema educativo svizzero. La CSEC-N ha preso atto nella seduta odierna di questa opera di riferimento pubblicata lo scorso 11 febbraio.

Presieduta dal consigliere nazionale Matthias Aebischer (PS/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 13 febbraio 2014 e oggi nei locali dello Swiss Center Technorama a Winterthur. A parte della seduta era presente il consigliere federale Johann Schneider-Ammann. A Winterthur la Commissione ha avuto l'occasione di gettare uno sguardo sulle interessanti attività sperimentali svolte in diversi ambiti e di discutere con alcuni rappresentanti del Consiglio di fondazione e del Direttorio. 


Berna, 14 febbraio 2014 Servizi del Parlamento