Nell’ambito della visita di lavoro la Delegazione AELS/UE si è potuta fare un’idea del dibattito sulla politica europea in Norvegia, Paese partner dell’AELS. La Delegazione si è interessata in particolare ai lavori di una commissione indipendente istituita dal Governo norvegese nel maggio del 2022 («EEA Inquiry Commission»).
La commissione è incaricata di esaminare le esperienze fatte dalla Norvegia nell’ultimo decennio con l’accordo sullo Spazio economico europeo (SEE). L’analisi della commissione riguarderà, tra l’altro, l’importanza del mercato interno dell’UE per l’economia norvegese, le ripercussioni della libera circolazione delle persone sul mercato del lavoro locale e sulle condizioni di lavoro, l’accettazione sociale dell’adesione allo SEE e il margine di manovra della Norvegia nell’attuazione del diritto SEE. L’«EEA Inquiry Commission» comprende sette rappresentanti dei sindacati norvegesi, delle associazioni economiche, della comunità scientifica e dell’Associazione dei Comuni. Il rapporto d’inchiesta è previsto per l’inizio del 2024.
In occasione della visita in Norvegia la Delegazione AELS/UE ha incontrato la presidente Line Eldring e altri due membri della «EEA Inquiry Commission». La Delegazione ha avuto inoltre colloqui con Ine Eriksen Søreide, presidente della Commissione permanente per gli affari esteri e la difesa del Parlamento norvegese, Trine Lise Sundnes, presidente della Delegazione norvegese presso i Comitati parlamentari dell’AELS e dello SEE, ed Eivind Vad Petersson, segretario di Stato presso il Ministero degli esteri norvegese.
Da questi colloqui è emerso che l’adesione allo SEE rappresenta per la Norvegia il contesto ideale per le relazioni con l’UE. Una sua adesione a quest’ultima’, peraltro già respinta in occasione di due referendum nel 1972 e nel 1994, non è per contro all’ordine del giorno. I parlamentari norvegesi hanno convenuto che l’attuazione del diritto SEE a livello nazionale non darebbe praticamente adito a discussioni. La maggior parte delle norme adottate dall’UE sarebbe vantaggiosa anche per il Paese scandinavo e soltanto pochissimi ulteriori sviluppi del diritto SEE sarebbero politicamente controversi. In linea di principio, in Norvegia lo sviluppo dinamico del diritto non sarebbe percepito come uno svantaggio, bensì come un vantaggio dello SEE, in quanto garantirebbe un accesso senza ostacoli al mercato interno dell’UE.
Durante i colloqui sono stati trattati anche la cooperazione tra la Norvegia e l’UE nel settore dell’energia e i negoziati in corso per rinnovare il contributo norvegese alla riduzione delle disuguaglianze economiche e sociali nell’UE («EEA/Norway Grants»). Per finire, la Delegazione ha incontrato anche rappresentanti dei partner sociali norvegesi per uno scambio sulle questioni sociopolitiche nel contesto della libera circolazione delle persone.
In questa visita la Delegazione AELS/UE era rappresentata dal suo presidente, il consigliere agli Stati Benedikt Würth (Alleanza del centro, SG), dal suo vicepresidente, il consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC, ZG), dai consiglieri nazionali Hans-Peter Portmann (PLR, ZH) e Nicolas Walder (I Verdi, GE) e dal consigliere agli Stati Carlo Sommaruga (PS, GE).