La Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) chiede all’unanimità l’approvazione di un credito d’impegno dell’importo di 66,1 milioni di franchi per la trasformazione digitale dell’Ufficio centrale di compensazione (UCC). Si tratta di modernizzare l’organizzazione, i processi lavorativi e i sistemi informatici dell’UCC. A causa degli elevati costi di investimento, il programma è ora gestito come un cosiddetto «progetto chiave» dell’Amministrazione federale – con la relativa verifica sistematica.

Finanziamento della trasformazione digitale dell’Ufficio centrale di compensazione

Il 12 settembre 2025 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il proprio disegno per il finanziamento della trasformazione digitale dell’UCC (25.076 n). Per coprire i costi esterni del programma è richiesto un credito d’impegno per un importo totale di 66,1 milioni di franchi. Secondo le stime attuali, a questo credito si aggiungono risorse interne dell’UCC pari a circa 57,2 milioni di franchi. Il costo complessivo del programma di trasformazione digitale ammonta quindi a 123,3 milioni di franchi, che tuttavia vengono interamente rimborsati alla Confederazione tramite i fondi di compensazione AVS/AI/IPG. Nell’ambito del dibattito di entrata in materia sono stati accolti con favore l’orientamento definito dal Consiglio federale e gli auspicati aumenti di efficienza nell’UCC per far fronte al previsto volume supplementare futuro. Oltre al potenziale di risparmio per la Confederazione, la CdF-N ha affrontato aspetti legati ai progetti, come il rischio di dipendenza dagli offerenti o la strategia open source. La CdF-N propone all’unanimità al Consiglio nazionale di approvare la richiesta di credito del Consiglio federale.

Dibattito di entrata in materia su ulteriori 106 milioni di franchi per il 2025

Nell’ambito di un chiarimento generale la CdF-N si è inoltre occupata dell’Aggiunta II al Preventivo 2025 (25.042), richiesta dal Consiglio federale con il suo messaggio del 19 settembre 2025. Il Consiglio federale sottopone al Parlamento crediti aggiuntivi con incidenza sul freno all’indebitamento per circa 106 milioni di franchi e crediti d’impegno che ammontano a complessivi 486,9 milioni di franchi. Il dibattito generale si è incentrato soprattutto sul credito aggiuntivo per la riserva invernale complementare intesa a far fronte a un’eventuale penuria di elettricità nonché sulle misure di sostegno volte a rafforzare la sede di Ginevra quale pilastro della politica dello Stato ospite della Confederazione. Secondo le stime attuali, nel corso dell’anno sarà possibile stanziare crediti aggiuntivi senza sollecitare il freno all’indebitamento.

Dopo il dibattito generale in seno alla CdF-N, le proposte del Consiglio federale vengono ora esaminate dalle sottocommissioni competenti nell’ambito della deliberazione di dettaglio.

Finanziamento di progetti di costruzione civili

La CdF-N propone all’unanimità alla propria Camera di autorizzare crediti d’impegno di complessivi per 511,8 milioni di franchi per la realizzazione di diversi progetti di costruzione civili (25.040 s). Ha così dato seguito alla decisione unanime del Consiglio degli Stati della sessione autunnale 2025. È stato motivo di discussione in particolare il credito d’impegno di 19,8 milioni di franchi per il risanamento del centro federale d’asilo a Giffers (FR).

Azzeramento degli strumenti di capitale AT1: ripercussioni di politica finanziaria in caso di annullamento della decisione della FINMA

Il 1° ottobre 2025 il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha deciso di annullare la decisione dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) del 19 marzo 2023 relativa all’azzeramento di tutte le obbligazioni AT1 del Credit Suisse per un valore nominale di circa 16,2 miliardi di franchi (cfr. decisione parziale nella causa B-2334/2023). La CdF-N ha chiesto al Dipartimento federale delle finanze di informarla sulle possibili ripercussioni finanziarie della decisione del TAF per la Confederazione. La CdF-N prende atto che il Consiglio federale non ha finora costituito alcun accantonamento a questo scopo. Attualmente gli uffici federali competenti stanno analizzando la decisione del TAF e calcolando la probabilità che si verifichi un danno per la Confederazione a seguito di una possibile azione di responsabilità nei confronti dello Stato. Dato che la FINMA impugnerà la decisione del TAF dinanzi al Tribunale federale, il procedimento può durare ancora diversi anni.

La CdF-N ha discusso in che misura il Consiglio federale dovrebbe essere incaricato dal Parlamento di garantire che i costi di un'eventuale responsabilità dello Stato non siano sostenuti né direttamente né indirettamente dai contribuenti. La Commissione ha respinto la proposta di presentare una mozione di commissione. Continuerà tuttavia a seguire con attenzione gli sviluppi della questione.

Finanziamento del traffico regionale viaggiatori negli anni 2026–2028

Nell’ambito della procedura di corapporto la CdF-N ha esaminato il progetto del Consiglio federale relativo alla compensazione delle prestazioni del traffico regionale di viaggiatori (TRV) per gli anni 2026–2028 (25.055 s). Ha quindi valutato dal punto di vista della politica finanziaria l’aumento del credito d’impegno deciso dal Consiglio degli Stati nella sessione autunnale 2025 insieme al progetto del Consiglio federale. Con 13 voti contro 12 la CdF-N propone alla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni della propria Camera (CTT-N) e al Consiglio nazionale di approvare il credito d’impegno di 3364,5 milioni di franchi richiesto dal Consiglio federale. La maggioranza della CdF-N ritiene che l’aumento del credito d’impegno invierebbe un segnale sbagliato, dato che il traffico regionale viaggiatori fa parte di una misura del pacchetto di sgravio 2027. Innanzitutto, la discussione sul pacchetto di sgravio 27 dovrebbe essere condotta nella Camera prioritaria. La minoranza della Commissione propone di allinearsi alla posizione del Consiglio degli Stati e di approvare un aumento di 160,2 milioni di franchi del credito d’impegno. Il TRV è un servizio pubblico essenziale e l’aumento del credito coprirebbe comunque soltanto in parte il fabbisogno segnalato dalle aziende di trasporto pubblico.

Importanza di politica finanziaria di una nuova imposta sulle transazioni finanziarie

Da agosto 2024 la CdF-N si occupa degli aspetti di politica finanziaria di una nuova imposta sulle transazioni finanziarie. Sulla base di una decisione della Commissione del 19 maggio 2025, ha ora condotto ampie audizioni su questo tema con l’obiettivo di ottenere una panoramica completa dello strumento dell’imposta sulle transazioni finanziarie per il finanziamento dei compiti statali.

Rappresentata da Dagmar Kamber Borens, membro del comitato direttivo dell’Asset Management Association Switzerland, l’organizzazione professionale della gestione patrimoniale ha avuto l’opportunità di esprimere la propria opinione. Da parte del mondo accademico, la CdF-N ha sentito il professor Dr. Sergio Rossi dell’Università di Friburgo e il professor Dr. Marc Chesney dell’Università di Zurigo. Erano presenti anche il Dr. Michele Salvi del think tank Avenir suisse e il Dr. Thomas Bauer dell’organizzazione sindacale Travail.Suisse. Dalle audizioni è emerso che le opinioni divergono notevolmente sia sull’opportunità e sulla fattibilità dell’introduzione di una nuova imposta sulle transazioni finanziarie sia sul possibile substrato imponibile.

In questa fase la Commissione prende atto dei pareri preziosi e illuminanti che le sono stati trasmessi. La questione dell’adeguamento di un’imposta già esistente sulle transazioni finanziarie potrebbe riproporsi in futuro.

Verifica delle risorse presso fedpol

Nell’ambito della discussione sul preventivo 2024 la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha presentato il postulato 23.4349, con il quale ha incaricato il Consiglio federale di sottoporre a una verifica esterna la situazione delle risorse dell’Ufficio federale di polizia (fedpol). La verifica effettuata dal Controllo federale delle finanze (CDF) mostra che l’attuale organico della Polizia giudiziaria federale (PGF) non è sufficiente per svolgere pienamente i compiti di indagine. Il CDF è favorevole a un potenziamento graduale dei servizi investigativi della PGF, a condizione che ciò sia in linea con le priorità della futura strategia di politica di sicurezza del Consiglio federale. Ciò è particolarmente degno di nota, poiché il CDF raramente sostiene un aumento dei posti di lavoro.

La CdF-N ha preso visione del rapporto sul postulato del Consiglio federale e del rapporto di verifica del CDF. Vi è consenso sulla necessità di intervenire. L’attuazione dovrà ancora essere discussa. La CdF-N si occuperà della questione nel corso del corrente trimestre, quando esaminerà il preventivo di fedpol.

Incorporazione di Agroscope nell’Amministrazione federale

Quale centro di competenza della Confederazione per la ricerca agricola, Agroscope è oggetto di un processo di riforma strutturale dalla legislatura 2015–2019. La CdF-N ha contribuito a definire tale processo e lo ha seguito da vicino sin dal 2018 (v. tra l’altro le mozioni da essa presentate 18.4087, 18.4088, 20.3014). Nell’aprile 2025 il Consiglio federale ha approvato un rapporto in adempimento della mozione modificata 18.3404 Häberli-Koller. Con essa il Consiglio federale è stato incaricato di esaminare i vantaggi e gli svantaggi di una trasformazione dell’istituto di ricerca da unità dell’Amministrazione federale centrale a istituto autonomo di diritto pubblico della Confederazione con personalità giuridica. La CdF-N ha preso atto del rapporto del Consiglio federale. Essa constata che, secondo il Consiglio federale, nelle circostanze attuali i vantaggi di mantenere Agroscope all’interno dell’Amministrazione federale prevalgono nettamente rispetto a quelli di una sua esternalizzazione. Quest’ultima comporterebbe un radicale processo di cambiamento che, vista l’attuazione in corso della strategia di localizzazione di Agroscope, comporterebbe rischi considerevoli.

Ulteriori oggetti dell’alta vigilanza finanziaria

Le sottocommissioni competenti della CdF-N hanno fatto rapporto alla Commissione sui risultati delle loro visite di servizio presso la Segreteria della migrazione e l’Ufficio federale di statistica. Infine, la Delegazione delle finanze ha informato la Commissione sugli aspetti più importanti del suo lavoro dall’aprile 2025.

Presieduta dalla consigliera nazionale Sarah Wyss (PS, BE), la Commissione si è riunita il 16 e il 17 ottobre 2025 a Berna.