La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati constata con preoccupazione che le misure esistenti da anni contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive non sono applicate in modo coerente. Per richiamare i Cantoni, le associazioni e le società sportive ai loro obblighi e compiere finalmente dei progressi, la CPS-S ha adottato all’unanimità il postulato «Lotta alla tifoseria violenta» (19.3533).

​Secondo la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S), gli episodi di violenza e le interruzioni di partite recentemente riportate dalla cronaca hanno dimostrato con chiarezza che, nonostante quanto sinora intrapreso, il problema della violenza in occasione di eventi sportivi è tuttora irrisolto. Durante un’indagine conoscitiva al riguardo, la Commissione ha preso atto che le attuali basi legali prevedono tutta una serie di strumenti contro la violenza in occasione di eventi sportivi. La Commissione è stata informata del fatto che il concordato anti-hooligans adottato nel 2012 dalla CDDGP sintetizza le buone prassi di tutta Europa. Oltre all’obbligo di presentarsi alla polizia, le basi legali consentono ora di attuare il divieto di accedere a un’area, il divieto di accedere a uno stadio, i controlli dell’accesso, i controlli della mescita di alcool, le ricerche condotte con l’aiuto della popolazione, l’arresto di persone e il trasferimento dei costi della sicurezza alle società sportive. Malgrado ciò la Commissione constata con preoccupazione che le misure a disposizione vengono applicate solo in parte e non con la necessaria coerenza. Visto che nonostante il concordato la situazione è rimasta praticamente invariata, la CPS-S ha adottato all’unanimità il postulato «Lotta alla tifoseria violenta» (19.3533), che chiede al Consiglio federale in che modo sia possibile richiamare i Cantoni, le associazioni e le società sportive ai loro obblighi in questo ambito. Occorre inoltre esaminare le possibili modalità per sostenere e promuovere la lotta alla tifoseria violenta e a fenomeni analoghi in generale e in particolare nell’ambito del concordato anti-hooligan. Non da ultimo, il rapporto dovrà illustrare in che modo sia possibile verificare l’attuazione del concordato.

Indipendentemente dai risultati del rapporto, la CPS-S si attende che i Cantoni, ma anche le società e le associazioni, conferiscano a questo problema la necessaria priorità e che applichino le misure esistenti da anni. La Commissione ritiene insostenibile che pochi facinorosi costituiscano una tale minaccia per la sicurezza degli eventi sportivi, provocando enormi costi di polizia. La CPS-S continuerà a seguire la questione da vicino e ne discuterà di nuovo.

Esaminando l’oggetto 18.059 «Sicurezza fisica, sicurezza pubblica e servizi in occasione di incontri calcistici e di altre manifestazioni sportive», con il quale il Consiglio federale popone di approvare l’omonima Convenzione del Consiglio d’Europa, la CPS-S ha colto l’occasione per approfondire questa problematica nell’ambito di un’indagine conoscitiva. Oltre ai capi del DDPS e del DFGP, hanno fornito informazioni sulla situazione attuale l’Ufficio federale dello sport, la CDDGP e la CCPCS. La Commissione ritiene che la Convenzione del Consiglio d’Europa rappresenti, grazie a un potenziamento della collaborazione internazionale, un elemento importante degli sforzi intrapresi in questo ambito. Con 12 voti contro 1, la CPS-S propone alla sua Camera di entrare in materia sull’oggetto del Consiglio federale e di approvarlo.

Revisione della legge sul servizio civile

Nel quadro delle deliberazioni sulla revisione della legge sul servizio civile (19.020) la
CPS-S ha deciso, con 9 voti contro 2 e 2 astensioni, di sospendere l’oggetto. In tal modo la Commissione reagisce a una lettera della CG MPP e, in considerazione della costante diminuzione del numero di persone reclutate nella protezione civile, decide di valutare un raggruppamento delle due organizzazioni prima che sia adottata la revisione della legge sul servizio civile. Di conseguenza la trattazione dell’oggetto prevista durante la sessione estiva sarà posticipata.

Credito quadro per tre Centri ginevrini

Con l’oggetto 18.094 il Consiglio federale propone un credito quadro di 128 milioni di franchi per proseguire il sostegno ai tre Centri ginevrini per il periodo 2020-2023. Sono sostenuti mediante tale credito quadro il Centro per la politica di sicurezza (GCSP), il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD) e il Centro per il controllo democratico delle forze armate (DCAF). Dalla loro istituzione i tre Centri si sono profilati come poli di competenza riconosciuti a livello mondiale. La Commissione prende atto che i Centri ginevrini forniscono contributi determinanti nell’ambito della politica estera, di sicurezza e della pace, offrendo nel contempo formazioni ad esempio in materia di gestione delle crisi. In considerazione dei loro importanti contributi agli obiettivi della Svizzera in materia di politica di sicurezza e della pace, la CPS-S propone all’unanimità alla sua Camera di approvare il credito quadro.

La Commissione della politica di sicurezza si è inoltre chinata per la prima volta sul rapporto concernente il futuro delle truppe terrestri, pubblicato la scorsa settimana.

Presieduta dal consigliere agli Stati Josef Dittli (PLR, UR), la Commissione si è riunita il 23 maggio 2019 a Berna. A parte della seduta era presente la consigliera federale Viola Amherd, capo del DDPS, nonché la consigliera federale Karin Keller-Sutter, capo del DFGP.